Un appuntamento per fare il punto, a meno di un anno dall’inizio dei Giochi olimpici e paralimpici, sulle opportunità di questo grande evento sportivo, che vede la Valtellina e tutta la Lombardia in un ruolo di primo piano e per vivere, come ha sottolineato, il Governatore di Regione Lombardia Attilio Fontana, “una prima giornata da spirito olimpico con una manifestazione di popolo” rappresentata poi dalla successiva festa in piazza Garibaldi. E’ stato tutto questo l’incontro istituzionale che i vertici proprio di Regione Lombardia (oltre al presidente Fontana anche l’assessore alla montagna Massimo Sertori), di Fondazione Milano-Cortina, rappresentata da Sergio Schena, del Coni, con la presenza del presidente Giovanni Malagò e della Provincia, con l’intervento del presidente Davide Menegola, hanno avuto oggi a Palazzo Muzio con i sindaci e i rappresentanti degli enti locali.
Opportunità unica
“Milano Cortina 2026 – hanno precisato il presidente Fontana e l’assessore Sertori – rappresenta prima di tutto un’opportunità per tutto il territorio, un volàno per gli investimenti. Un evento che lascerà in eredità infrastrutture e un patrimonio immateriale importante, ma anche un’occasione per valorizzare le eccellenze locali dal punto di vista sportivo, turistico, culturale e tecnologico”.
“A differenza di Expo 2015, evento concentrato esclusivamente su Milano – ha sottolineato Fontana – l’aspetto peculiare delle Olimpiadi invernali è la sua diffusione territoriale, grazie alla quale verranno coinvolti direttamente, oltre al capoluogo, anche un’altra vasta parte dei territori lombardi, in particolare la Valtellina. In questo contesto, il ruolo di Regione Lombardia è cruciale per garantire una visione strategica, capace di dispiegare appieno tutte le opportunità legate all’evento”.
In quest’ottica, la visione di Regione Lombardia, incentrata sulla promozione di sinergie virtuose tra pubblico e privato, è risultata ancora una volta vincente. “Fin dall’inizio – ha detto il governatore – abbiamo condiviso qualsiasi iniziativa inerente le Olimpiadi con tutto il partenariato economico, sociale ed istituzionale che aderisce al ‘Patto per lo Sviluppo’, che rappresenta la sede privilegiata della concertazione pubblico-privato per le politiche strategiche. Questo modello di collaborazione e condivisione è stato la chiave dei primati raggiunti finora dalla Lombardia e risulterà efficace anche per le Olimpiadi”.
Il presidente di Regione ha inoltre ricordato il recente accordo firmato con i sindacati e le associazioni di categoria per la diffusione delle ‘Linee di indirizzo per la sicurezza nei cantieri delle grandi opere’: “È uno strumento per sollecitare le stazioni appaltanti delle opere relative a Olimpiadi, PNRR e Piano Lombardia a un’attenzione particolare ai lavoratori e alla loro sicurezza”.
L’assessore Sertori ha quindi evidenziato il ruolo dei Giochi olimpici e della loro legacy come valorizzazione dei territori. “La Lombardia sarà assoluta protagonista a livello mondiale nell’organizzazione di grandi eventi sportivi. Un motivo di grande orgoglio per la Valtellina, per l’intera nostra regione e per tutto il Paese. E a rendere ancora più significativo il ruolo della Lombardia saranno anche le Olimpiadi Giovanili Invernali del 2028, che abbiamo conquistato insieme a Veneto e Trentino, con il progetto ‘Dolomiti Valtellina 2028’, un traguardo costruito sull’eredità delle Olimpiadi di Milano Cortina. In questo modo si offre al territorio un nuovo importante appuntamento a distanza di due anni”.
Positività
Lo stesso assessore Sertori ha poi voluto evidenziare il grande impegno profuso da tutti per farsi trovare pronti tra poco meno di un anno: “Gli addetti ai lavori le loro Olimpiadi le stanno già facendo – ha evidenziato Sertori -: dall’aggiudicazione dei Giochi è partita una corsa olimpionica per individuare le necessità. Quelle che si stanno realizzando sono tutte opere da fare a prescindere dalle Olimpiadi e che, proprio grazie ai Giochi potranno essere realizzate. In media, proprio per un’opera ci vogliono 10 anni in Italia, qui le stiamo facendo in tre, quattro, cinque anni: bisogna correre, ma sempre nel rispetto delle regole e della trasparenza. In questo senso mi piacerebbe che da oggi in poi entrassimo nello spirito olimpico e che narrassimo solo le positività. Ci sono ovviamente, anche le criticità, ma evidenziarle non fa il gioco dei valtellinesi”.
Giornata storica
Ad aprire l’incontro era stato l’intervento del presidente della Provincia Davide Menegola: “Oggi è una giornata storica per la nostra provincia e un momento cruciale verso le Olimpiadi che rappresentano molto di più di un evento sportivo – ha sottolineato Menegola -. Si tratta di un’opportunità concreta per il nostro territorio: se saremo uniti e lungimiranti avremo effetti positivi a lungo termine e l’eredità olimpica. Dobbiamo cogliere questa occasione per garantirci un futuro fatto di sviluppo sostenibile e turismo di qualità anche oltre il 2026. Possiamo riuscirci, tutti insieme, uniti e lavorando, come abbiamo fatto finora, con grande spirito di collaborazione”.
Innovatori e concreti
Di legacy olimpica e di futuro ha parlato anche Sergio Schena, componente del cda di Fondazione Milano-Cortina: “Devo ringraziare del sostegno ricevuto da tutto il territorio – ha sottolineato Schena -: grazie a questa coesione abbiamo fatto grandi cose. Dobbiamo esserne fieri e andare avanti a testa alta. Siamo stati innovatori, concreti e un esempio per gli altri territori. Io sono fiducioso e mi auguro che questo spirito che ci ha accompagnato sin qui rimanga anche dopo il 2026”.
Le imprese
Al tavolo di Palazzo Muzio presente anche Loretta Credaro, presidente della Camera di Commercio di Sondrio: “Il mondo dell’imprese è “salito a bordo” già nel primo momento successivo all’assegnazione dei Giochi – ha commentato la Credaro -. Subito ci siamo recati a Torino per incontrare i nostri “alter ego” e ci siamo innamorati dell’idea delle Olimpiadi quando ci hanno detto che avrebbero dato tutto quello che avevano per far tornare nel loro territorio le Olimpiadi. Abbiamo ricevuto un volano di speranza che poi abbiamo messo sul territorio con il nuovo Marchio Valtellina e la sponsorizzazione, insieme al distretto agroalimentare della Fondazione Milano-Cortina. Il mondo delle imprese è coinvolto in questa avventura e vuole far sì che venga permeato tutto il tessuto del territorio con questo spirito”.
I sindaci
Prima della conclusione dell’incontro hanno preso la parola i sindaci di Bormio e Livigno, i “cuori olimpici” della Valtellina, per ringraziare tutte le autorità presenti, ma non solo.
“Volevamo far parte di questo grande evento e ora ne sentiamo tutta la responsabilità addosso – ha spiegato Silvia Cavazzi, prima cittadina di Bormio -. Siamo stati subito consapevoli di questa responsabilità e ora è la motivazione che ci fa andare avanti. Con un errore o con inerzia faremmo fare brutta figura alla Valtellina, alla Lombardia e all’Italia e non ce lo possiamo assolutamente permettere. Abbiamo affrontato temi e questioni difficili, ma al nostro fianco ci sono sempre stati partner forti che ci hanno sotenuto anche nei momenti più complicati e di tensione. Oltre a motivazione e responsabilità mi viene in mente la parola condivisione: è stata costituita la Fondazione Bormio che ci permette, per l’appunto, di condividere il grande evento con tutte le categorie. L’auspicio e la certezza è che, prendendo in prestito il motto olimpico, alla fine di questa esperienza saremo più forti, più in alto, più veloci, ma soprattutto, insieme”.
“Sentiamo tanta responsabilità, ma devo dire grazie a tutti – ha fatto eco il sindaco di Livigno Remo Galli -. Il presidente del Coni Malagò è sempre stato vicino alla Valtellina. La novità di questi Giochi è che tutte le infrastrutture sono partite dal territorio: è stato applicato un federalismo vero da parte del presidente Fontana e dell’assessore Sertori, che ringrazio. Ora tocca a noi trasmettere la nostra identità a tutti coloro che verranno a trovarci. Dobbiamo continuare a lavorare insieme per un evento che farà la storia”.
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