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In un’intervista ad Amr El–Kady, ceo di Egyptian Tourism Authority, il manager fa il punto sulla situazione turistica in Egitto, sullo stato dell’arte delle nuove infrastrutture e parla di un piano di marketing mirato a promuovere la diversità unica che il Paese è in grado di offrire al visitatore. Tra le opere più grandiose, l’investimento iniziale di 35 miliardi di dollari concordato con gli Emirati Arabi Uniti per lo sviluppo di Ras Al-Hekma, ubicata 200 chilometri a ovest di Alessandria.
Gv: Quali sono gli ultimi sviluppi nel solco della transizione ecologica e quindi del turismo sostenibile in Egitto?
“Prima di tutto, poiché abbiamo ospitato la COP27 Internazionale a Sharm el-Sheikh nel 2022 (Conferenza delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico), abbiamo trasformato Sharm in una città verde applicando pratiche ecologiche negli hotel, nelle strade e in ogni struttura della città per essere un esempio per l’intero Paese che sta affrontando la transizione ecologica. Sia nell’energia verde, nei trasporti ecologici, nel riciclaggio, negli impianti di trattamento delle acque, l’uso di meno plastica: attraverso queste buone pratiche l’Egitto si impegna nel turismo sostenibile in tutti i campi. Ora, ad esempio, l’area attorno alle Piramidi di Giza sta conoscendo una nuova fase di sviluppo che consentirà ai turisti di visitare la zona solo con autobus elettrici invece dei normali trasporti. Quindi si può arrivare con la propria auto, parcheggiate fuori dall’area e prendere un autobus hop-on e hop-off elettrico. Il 28% delle camere in Egitto ricava energia verde ed entro il 2028 contiamo di raggiungere il 40%”.
Gv: Vogliamo parlare del Cairo, una destinazione ideale per un weekend all’insegna della cultura e della tradizione. Quali sono i suoi punti di forza?
“Il Cairo è sempre esistito da più di 5.000 anni, ma con nomi diversi. Quindi tutto è iniziato con le piramidi, poi una serie di città sono state costruite durante le diverse epoche greco-romana poi copta e successivamente araba. Quindi tutto si è unito come un’unica enorme città che accoglie più di 25 milioni di persone. Si immagini 25 milioni di persone che vivono nello stesso posto per 5.000 anni, dove si ritrovano punti di riferimento come piramidi, chiese, sinagoghe e moschee, ma che crea anche tradizioni, culture, cibo, musica, moda. Quindi il Cairo è davvero quello che chiamiamo il crogiuolo dell’Egitto. Quindi tutto ciò che troverete al Cairo rappresenta l’intero Paese. Qui c’è davvero molto da vedere e da vivere”.
Gv: Qual è lo stato dell’arte del Grand Egyptian Museum?
“E’ un’opera all’avanguardia, il design stesso perché è progettato per completare le piramidi di Giza. Quindi dista solo due chilometri dalle piramidi ed è stato ideato per essere allineato con le tre piramidi, come se la luce provenisse dalle piramidi ed entrasse direttamente al museo. La progettazione è una meraviglia in sé. È grande, è spettacolare e le esposizioni al suo interno sono all’avanguardia. Contiene un numero enorme di manufatti e non è solo questo, il viaggio del visitatore all’interno del museo è completamente diverso, perché non si tratta solo di esporre pezzi e manufatti, ma di raccontare storie. Quindi si svilupperanno tre argomenti: uno è rappresentato dai valori che gli antichi egizi avevano nelle loro vite per prepararsi all’aldilà; il secondo è come gli antichi egizi hanno sviluppato la regalità e il dominio di un governo centrale, il primo governo centrale del mondo. Infine, il terzo argomento è come hanno sviluppato la loro società e la comunità vivendo insieme”.
Gv: Quali sono le linee guida della campagna di marketing 2025?”
“Vogliamo mostrare al mondo che l’Egitto ha tutto grazie alla diversità di prodotti ed esperienze che sono ineguagliabili. Abbiamo due mari, il Mar Rosso e il Mediterraneo, abbiamo un fiume, il più lungo del mondo, abbiamo deserti, montagne, valli, città e diversità nella storia. Tra le attività proponiamo dal golf alle immersioni, al benessere, poi la spiritualità visto che la Sacra Famiglia, Gesù bambino e la Vergine Maria hanno trascorso quasi tre anni in Egitto spostandosi nel Paese fuggendo dall’Impero Romano in Palestina. Hanno lasciato quasi 25 punti di riferimento, poi la testimonianza di Mosè, che ricevuto i Dieci Comandamenti nella zona di Santa Caterina nel Sinai. Il nostro motto per i prossimi anni è “diversità ineguagliabile” che difficilmente si può trovare altrove. Questo è il nostro posizionamento di marketing e faremo diverse campagne pubblicitarie”.
Laura Dominici
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