Domenica niente Angelus per il Papa, prosegue le terapie senza febbre – Notizie

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“Riposo assoluto”: è questa la principale indicazione dei medici per Papa Francesco, ricoverato da ieri al Policlinico Gemelli di Roma per una infezione alle vie respiratorie. Proprio per rispettare questa indicazione del riposo, Papa Francesco domani non reciterà l’Angelus, neanche dall’ospedale, ma invierà solo un testo.

In altri termini, i fedeli domani non vedranno il Papa, neanche attraverso il video. Potranno solo leggere le sue parole che verranno diffuse, come ogni domenica, a mezzogiorno. Quanto alle sue precise condizioni di salute, “Papa Francesco ha riposato tutta la notte. Non ha presentato episodi febbrili. Gli accertamenti eseguiti nel corso della giornata confermano l’infezione delle vie respiratorie. La terapia è stata leggermente modificata in base agli ulteriori riscontri microbiologici. Gli esami di laboratorio odierni riscontrano il miglioramento di alcuni valori”, è lo scarno bollettino medico arrivato in serata. Francesco, nella sua stanza di ospedale al Gemelli, alterna il riposo alla preghiera e alla lettura. 

 

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Nel corso della mattina ha anche ricevuto la comunione, fa sapere sempre la sala stampa vaticana, aggiungendo che “Papa Francesco è stato aggiornato dei tanti messaggi di vicinanza e affetto ricevuti ed esprime la sua gratitudine, chiedendo nel contempo di continuare a pregare per lui”. Riposo e, al momento, niente visite. Con il quadro medico diffuso stasera, è facile presupporre che il ricovero durerà ancora per diversi giorni.

Secondo diverse fonti che hanno potuto contattare le persone in questo momento vicine al Papa, grazie agli accertamenti ospedalieri il virus che ha provocato l’infezione sarebbe stato isolato ed è cominciata una terapia con un antibiotico specifico per via endovena. Si potrebbe prevedere dunque, come in tutte le terapie antibiotiche, una cura di almeno cinque giorni e quindi il Papa dovrebbe rimanere in ospedale fino a mercoledì e sarebbe così annullata anche l’udienza generale.

Ma potrebbero servire giorni in più per il recupero fisico completo del Pontefice che, oltre all’infezione, è comunque un paziente di 88 anni. Da verificare dunque come Francesco risponderà alle cure e al momento ufficialmente non vengono precisati i giorni di ricovero necessari. La giornata comunque era cominciata bene dopo una notte in cui il Papa ha dormito serenamente. La mattina ha fatto colazione e ha chiesto i giornali da leggere. Poi la preparazione del testo dell’Angelus che verrà inviato domani ai media per essere diffuso.

Il Papa in ospedale guarda al futuro, nomina suor Petrini

Le terapie e la vita ospedaliera, nonché la richiesta dei medici di “riposo assoluto” non fermano Francesco. Oggi è arrivata una nomina importante, quella di suor Raffaella Petrini a capo del Governatorato. Annunciata nelle settimane scorse nell’intervista tv con Fabio Fazio, oggi Francesco ha deciso di metterla nero su bianco anche se la scelta della “governatrice”, come l’ha chiamata lo stesso Papa, partirà solo dal primo marzo. Un colpo d’acceleratore che fa seguito alle diverse nomine fatte nei giorni scorsi per le diocesi degli Stati Uniti, punto del pianeta delicato con la nuova amministrazione Trump. Ma il Papa di recente ha anche voluto confermare nei ruoli di decano e vice-decano del collegio cardinalizio due dei porporati di sua maggiore fiducia, Giovanni Battista Re e Leonardo Sandri. Domani Francesco non reciterà l’Angelus ma comunque invierà un testo: altra decisione che mostra come non si voglia fermare del tutto e comunque fare il Papa anche dal letto di ospedale.

 

Francesco ha fretta. L’età, 88 anni, e le tante fragilità fisiche spingono per le decisioni che di fatto disegnano il Vaticano negli anni futuri. Una donna, e non più un cardinale come era nella tradizione, prende dunque le redini del potere esecutivo del più piccolo Stato del mondo, ma anche tra i più centrali a livello geopolitico. Una nomina che segue quella della prefetta del Dicastero per gli istituti religiosi, suor Simona Brambilla, decisa il 6 gennaio. In entrambi i casi si tratta di scelte senza precedenti per la Chiesa dalle quali sarà difficile tornare indietro. Ma il Papa ha comunque voluto fissarle per tempo. Si avverte dunque una accelerazione, spiegano osservatori vaticani, di mettere tutte le caselle al loro posto ma anche la volontà di dimostrare che la malattia non piega la tenacia di questo Papa. Alle domande sulla sua salute, spesso risponde ridendo: “Ancora vivo”. Un messaggio che sembra solo una battuta ma risuona anche oggi come un preciso messaggio, ‘io ancora sono qui’. Per questo ha deciso di pubblicare tre nomine pur dal letto dell’ospedale (oltre a suor Petrini, Francesco ha scelto due nuovi vescovi per altrettante diocesi africane).

 

Suor Petrini, classe 69, ha tutte le carte in regola per diventare il capo dello Stato Città del Vaticano, il braccio esecutivo della Santa Sede: dalla laurea in Scienze politiche alla Luiss al Master of Science in Organization Behaviour, alla Barney School of Business dell’Università di Hartford, Usa, fino alla Licenza e al Dottorato alla Pontificia Università San Tommaso d’Aquino, una delle più prestigiose nel panorama ecclesiastico; infine l’esperienza come segretario generale dello stesso Governatorato retto dal cardinale Fernando Vérgez Alzaga. Ma il fatto che tra quindici giorni prenderà il suo posto non era una decisione scontata per la Curia e Francesco l’ha voluta blindare. Ci sono poi le nomine a Washington e Detroit, dove Bergoglio ha voluto mettere due vescovi a lui fedeli, puntellando la sua linea a favore dei migranti contro le decisioni di Donald Trump. In altri termini il Papa sceglie di non perdere tempo. Non l’ha mai fatto in tutto il suo Pontificato ma l’idea che il tempo corre, tra l’età e i malanni, sembra diventata una ulteriore spinta.

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