Maria Vittoria Ceraso, in qualità di vice presidente della Commissione di Vigilanza, istituita per fare luce sulle vicende del bando SAAP affidato a una cooperativa bergamasca, scrive queste parole:
“Nella Commissione di Vigilanza sono state approfondite tutte le ragioni che hanno portato Comune e Cooperative a risolvere consensualmente il contratto in essere, con scadenza 31/8/2025, in relazione al servizio SAAP. A tal proposito ritengo sia emerso chiaramente che nel prendere questa decisione concordata, che aveva come presupposto la gara, nessuno si sia preoccupato di come le tempistiche della stessa avrebbero impattato sui minori e giovani adulti disabili destinatari del servizio. Non sono state fatte comunicazioni alle famiglie, alla scuola e agli stessi operatori come se ad essere oggetto di appalto fossero dei lavori stradali e non una prestazione che è fatta essenzialmente di professionalità, relazioni, legami, valori, tutele verso i soggetti più deboli della nostra comunità.
A differenza di quanto sostenuto dall’Assessore Della Giovanna, per i bambini e giovani adulti con disabilità il concetto di continuità fa riferimento ad uno sviluppo e a una crescita dell’individuo da realizzarsi senza macroscopici salti o incidenti con un’armonica integrazione funzionale delle esperienze e degli apprendimenti. Proprio per questo è fondamentale garantire la continuità, la qualità e l’omogeneità territoriale del servizio SAAP, quali elementi indispensabili per un’effettiva inclusione. Un servizio che deve andare di pari passo con il calendario scolastico e assicurare agli alunni e agli studenti in condizione di disabilità di poter contare sull’assistente alla persona come punto di riferimento senza destabilizzare il percorso di programmazione educativa con cambiamenti in corso d’anno.
Nel caso in questione invece, messi nell’urgenza di decidere in corso d’anno del loro futuro lavorativo, solo 53 educatori su 156 si sono resi disponibili a valutare il passaggio alla nuova aggiudicataria del servizio e ciò significa che due terzi dei 250 bambini e ragazzi disabili con problemi di varia gravità, a metà anno scolastico, non avranno come assistente SAAP l’operatore che lo ha seguito negli ultimi anni.
A tal proposito il Consiglio di Stato con la Sentenza n° 3104/2009 ha sancito il diritto alla continuità educativa o didattica affermando il principio che “il continuo cambiamento dell’insegnante di sostegno e dell’educatore, (con le ovvie ricadute in termini di regressione delle esperienze e degli apprendimenti compiuti dal bambino) abbia compromesso l’omogeneità e la continuità dell’intervento individuale in favore del soggetto disabile”. La decisione riguarda specificamente la continuità di nomina della stessa persona che svolge assistenza da parte del Comune. Annullando la Sentenza del TAR di Trieste che negava tale diritto, il Consiglio di Stato ha stabilito che: “le attività integrative di valenza socio educativa (e tra queste il supporto individualizzato a favore del soggetto assistito prestato dall’educatore) devono essere prestate con modalità idonee a realizzare lo sviluppo della personalità dell’alunno e a garantire la presenza stabile di un educatore che segua costantemente l’alunno disabile nel processo di integrazione”. In concreto ciò significa che l’Ente Locale deve garantire negli anni la nomina dello stesso assistente per l’autonomia o la comunicazione.
L’art. 7 della Convenzione delle Nazioni Unite dei diritti delle persone con disabilità prevede che “in tutte le azioni concernenti i minori con disabilità, il superiore interesse del minore costituisce la considerazione preminente”. Vorrei ricordare come i precedenti affidamenti del servizio SAAP del Comune di Cremona hanno sempre avuto termine di decorrenza l’inizio dell’anno scolastico. L’attuale affidamento determina un cambio di gestione del servizio ad anno scolastico in corso non tenendo conto del superiore interesse del minore e genera pertanto una violazione del diritto alla continuità educativa, situazione che si verificherà anche a scadenza dello stesso in data 28/02/2027.
Inoltre nonostante l’art. 18 del Codice dei Contratti Pubblici stabilisca un termine di 60 giorni dopo l’aggiudicazione per la stipula del contratto l’Amministrazione sta inspiegabilmente accelerando la procedura della sottoscrizione con Progetto A, nonostante lo stesso in Commissione di Vigilanza non si sia addentrato nelle modalità di attuazione del servizio affermando che è in via di definizione. Fa un po’ sorridere lo slittamento deciso dal Comune dal primo al cinque marzo facendo riferimento alle vacanze di Carnevale come se grazie ai 2 giorni di chiusura delle scuole si potesse sopperire alle gravi difficoltà che comporta la riorganizzazione di un servizio che sotto il profilo lavorativo, scolastico e psicologico rappresenta un passaggio delicatissimo considerando le fragilità degli utenti del servizio Saap.
Ecco perché con il mio ordine del giorno chiedo che il Consiglio Comunale si esprima a favore di un differimento della decorrenza dell’affidamento del S.A.A.P. al termine dell’anno scolastico 2024/2025, a tutela del superiore interesse del minore e giovane adulto con disabilità garantendogli il diritto alla continuità educativa con gli stessi operatori ai quali sono stati affidati in virtù di un progetto personalizzato per l’anno scolastico in corso. Inoltre ritengo doveroso segnalare la questione al Garante delle persone con disabilità, istituito a Roma dal 1 gennaio 2025 che ha la funzione di tutelare i diritti delle persone disabili nei diversi contesti sociali e promuovere azioni di integrazione sociale, autonomia e di contrasto ai fenomeni di discriminazione.
Il citato Garante può infatti, nei casi di urgenza dovuti al rischio di danno grave e irreparabile per i diritti delle persone con disabilità, ove non sia stata promossa azione giudiziaria, anche d’ufficio, a seguito di un sommario esame circa la sussistenza di una grave violazione del principio di non discriminazione in danno di una o più persone con disabilità, proporre l’adozione di misure provvisorie. In tali casi, la proposta è trasmessa senza indugio alle pubbliche amministrazioni procedenti. Invito pertanto tutte le persone e le associazioni che come me ritengono che la procedura in atto sia lesiva dei diritti dei bambini e giovani adulti disabili a procedere a segnalare al Garante avv. Maurizio Borgo quanto sta accadendo a Cremona perché laddove l’Amministrazione non ascolta possa farlo invece l’Autorità preposta. I riferimenti sono garantedisabilita@pec.it, segreteria@garantedisabilita.it, tel. 06 83941488″
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