Come sta cambiando il mercato della lunga percorrenza: lo studio

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Secondo una ricerca condotta da CheckMyBus, se in passato chi sceglieva l’autobus per un viaggio a lunga percorrenza tendeva a prediligere tratte di grande distanza, con una media di circa 600 chilometri, oggi le cose sono cambiate: le 20 destinazioni più cercate sul portale registrano una distanza media di 200 km, segnando una tendenza verso viaggi di lunghezza inferiore rispetto al passato.

Nello specifico, secondo i dati di CheckMyBus, queste le tratte più calde: Brindisi Aeroporto – Lecce; Roma – L’Aquila; L’Aquila – Roma; Milano Malpensa Aeroporto – Torino; Roma – Pescara; Pescara – Roma; Taranto – Bari Aeroporto; Torino – Milano Malpensa Aeroporto; Lecce – Brindisi Aeroporto; Chieti – Roma.

C’è bisogno e voglia di intermodalità

La domanda, che sorge spontanea, non ha una risposta certa, ma questa nuovo trend potrebbe essere attribuito a diverse concause, tra le quali una maggiore offerta di collegamenti regionali, il cambiamento delle esigenze dei viaggiatori e la crescente competitività con altri mezzi di trasporto.

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Un dato interessante emerge dall’analisi dei collegamenti aeroportuali. In alcune regioni, come ad esempio la Puglia, gli aeroporti stanno guadagnando un ruolo centrale nella domanda di trasporto su autobus. Gli scali di Brindisi e Bari, per citarne due, sono tra le destinazioni più ricercate, superando persino alcune tratte tradizionalmente più frequentate verso le grandi città. Questo suggerisce una crescente esigenza di mobilità intermodale, in cui l’autobus gioca un ruolo chiave nel collegare i passeggeri alle principali infrastrutture di trasporto aereo.

L’andamento dei prezzi

L’analisi dell’andamento del prezzo medio della tratta Roma – Milano tra il 2023 e il 2024 evidenzia variazioni significative nel corso dell’anno. Nei primi due trimestri del 2024, si è registrato un calo marcato dei prezzi medi rispetto allo stesso periodo del 2023: nel primo trimestre la diminuzione è stata del 49,2%, mentre nel secondo trimestre ha raggiunto il 46,4%. Questa tendenza, dice CheckMyBus, potrebbe essere attribuita a una maggiore competitività nel settore, a strategie promozionali adottate dagli operatori o a una riduzione della domanda in quei mesi.

Nella seconda metà dell’anno, invece, la tendenza si è invertita. Nel terzo trimestre del 2024, il prezzo medio è aumentato del 24,1% rispetto all’anno precedente, un dato che suggerisce l’influenza della stagionalità. L’estate, infatti, è un periodo di alta domanda per i viaggi a lunga percorrenza. Ancora più significativo è l’aumento registrato nell’ultimo trimestre dell’anno, pari al 42,6%, probabilmente legato ad un adattamento delle strategie tariffarie da parte degli operatori e ad una crescita della domanda in vista delle festività. Dopo una fase iniziale di riduzione quindi, si è osservata una netta ripresa nella seconda parte dell’anno, segnalando possibili cambiamenti nelle abitudini di viaggio e nelle strategie commerciali del settore.

L’andamento dei prezzi ha seguito trend differenti a seconda della destinazione. Mentre su alcune tratte i prezzi sono diminuiti in modo significativo, su altre sono rimasti invariati o hanno registrato un rialzo.

Tra i cambiamenti più significativi spicca la tratta Napoli – Milano, che ha subito un forte calo rispetto all’anno precedente: il prezzo medio è sceso da 39,88 euro nel 2023 a 30,18 euro nel 2024. Anche altre tratte hanno seguito una tendenza simile, come la Roma – Milano, dove il prezzo è passato da 35,05 euro a 24,37 euro, segnando una diminuzione rilevante.

D’altra parte, alcune rotte hanno visto un leggero aumento delle tariffe. Ad esempio, la tratta Chieti – Roma che ha registrato un incremento del prezzo medio da 16,00 euro a 21,92 euro, e la tratta Torino – Bergamo Aeroporto, che è passata da 16,91 euro a 18,34 euro.

Insomma, l’andamento dei prezzi varia in base a diversi fattori, come la domanda, la concorrenza tra le compagnie e le condizioni di mercato. In particolare, la riduzione dei prezzi su alcune tratte potrebbe indicare una strategia per attrarre più passeggeri, mentre gli aumenti in altre rotte potrebbero essere dovuti ad una crescita della domanda o ad un adeguamento tariffario da parte degli operatori.

Alcune compagnie di autobus hanno subito una significativa contrazione della propria quota di mercato su tratte storicamente consolidate, mentre altre hanno confermato la loro posizione di rilievo, sia a livello nazionale che internazionale.

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