Cinque stelle (il massimo) al Vino Nobile di Montepulciano 2022


Al via oggi nella Fortezza di Montepulciano, la prima delle due giornate dell’Anteprima del Vino Nobile di Montepulciano dedicate alla stampa di tutto il mondo intervenuta per scoprire le nuove annate in commercio, le anteprime dell’ultima vendemmia e confrontarsi da vicino con la denominazione. Una giornata ricca, che ha preso il via presto con i banchi d’assaggio e un seminario sul clima che ha introdotto al rating dell’annata da quest’anno in commercio, la 2022, che è stata valutata con 5 stelle (su 5). “Una Anteprima speciale quella di quest’anno, nella quale abbiamo presentato ufficialmente con i primi vini in commercio a breve il progetto Pieve, all’interno del Tempio di San Biagio – ha spiegato il presidente del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, Andrea Rossi – arricchendo il programma di una giornata in più per la stampa con un seminario specifico sul futuro della denominazione visto da vari punti di vista; il rating dell’annata conferma naturalmente il livello qualitativo costante del Vino Nobile di Montepulciano, frutto di un percorso lungo condiviso da tutta la denominazione”. Nella mattinata è stato consegnato il Grifo Nobile, il riconoscimento del Consorzio a persone impegnate nella comunicazione e nella promozione del vino, al giornalista e critico Raffaele Vecchione.

 

L’annata 2022 5 stelle su 5. I vini del 2022, degustati dopo le fermentazioni malo-lattiche, presentavano colori molto intensi ed esprimono una notevole complessità aromatica. La concentrazione era molto buona e sostenuta da una tannicità abbondante, fine e piacevole, e da una media acidità. A livello analitico si rilevavano valori elevati di intensità e tonalità di colore, di alcool, di estratti e di polifenoli totali e valori medi di acidità e pH. Elementi, questi, riscontrati sui vini anche al momento dell’assaggio d’Anteprima.

 

Nel 1985 la “grande gelata”. Tra clima, viticoltura e paesaggio: il senso del cambiamento. Nel corso del seminario del mattino è stato affrontato questo tema grazie agli interventi di alcuni esperti del settore, tra i quali il Tenente Colonnello Guido Guidi. Secondo la relazione del Prof. Luigi Mariani, agrometeorologo dell’Università di Brescia, rispetto al periodo fresco e piovoso degli anni ‘50-‘80 del XX secolo, punteggiato dalle due grandi gelate del febbraio 1956 e del gennaio 1985 (che imposero sensibili modifiche alla viticoltura e all’olivicoltura) e da alcune grandi alluvioni (Polesine, Sicilia, Sardegna e Calabria 1951, Firenze 1966, Genova 1970), il clima è cambiato parecchio: sono aumentate le temperature di circa 1.5°C a livello di medie annue e di conseguenza è aumentato lo stress termico e lo stress idrico, tuttavia a Montepulciano questa tendenza ha influito positivamente sulle condizioni fenologiche del Sangiovese. Si è anche allungata e anticipata la stagione vegetativa il che mantiene un rischio sensibile di danni da gelate tardive; al contempo l’uva maura 10-15 giorni sfuggendo così più facilmente alla fase piovosa autunnale. Tutto questo ha spinto i viticoltori ad aumentare l’attenzione al vigneto in termini di adattamento al clima che cambia (penso alla gestione della chioma e dei trattamenti fitosanitari o alla genetica dei portinnesti). Un altro tema analizzato nella mattinata è stato poi quello del legame profondo del clima con la viticoltura e l’ambiente. I paesaggi toscani sono profondamente umani, nel senso che l’opera dell’uomo vi agisce da decine di migliaia di anni. Cosa sarebbero i paesaggi toscani senza la componente atmosferica? I paesaggi atmosferici sono cangianti e fatti di luce, nubi, sole e vento e gli artisti li hanno saputi cogliere nelle diverse epoche grazie alla sensibilità che li caratterizza. In sostanza vite-clima-paesaggi-arte in Toscana sono un tutt’uno e il borgo storico di Montepulciano ne è una delle espressioni più significative.

 

#Portamiconte: un progetto del Consorzio con l’Amministrazione Comunale per educare al consumo consapevole e contro lo spreco alimentare. Nel 2022 è nato l’accordo tra Amministrazione Comunale di Montepulciano, Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano e gli esercenti del territorio, per utilizzare particolari wine bag, realizzate con materiale riciclato e a sua volta ancora riciclabile da destinare ai turisti e ai consumatori del territorio comunale. In virtù della forte presenza turistica nella città del Vino Nobile di Montepulciano (circa 2 milioni di turisti all’anno) e della forte presenza di strutture ricettive con somministrazione di cibi e bevande (oltre 200 esercizi tra enoteche, bar, ristoranti), l’idea di poter portare via le pietanze e le bevande non consumate direttamente sul posto dando un contributo così allo spreco degli alimenti avanzati che altrimenti si genererebbe. Gli obiettivi del progetto sono quelli di sensibilizzare i consumatori a un consumo etico e consapevole del vino, ma anche porre attenzione allo spreco del vino e nello stesso tempo ad avere rispetto per l’ambiente.

 

L’Anteprima del Vino Nobile di Montepulciano proseguirà domenica 16 febbraio con la degustazione comparativa delle Pievi e un seminario sul futuro della denominazione.





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