“Los Angeles 2028? Dobbiamo fare meglio di Parigi 2024” sostiene Fabrizio Bittner, rieletto per la seconda volta alla guida della Fipm, Federazione italiana pentathlon moderno, con il 50,36 per cento. “Peccato si sia creata questa spaccatura: continuerò a fare gli interessi di tutta la Federazione e di tutto il mondo del pentathlon” aveva il dirigente piemontese nell’ottobre dello scorso anno, appena rieletto (ora è anche alla guida del Dipartimento Sport di Forza Italia). A Parigi, lo scorso anno, Giorgio Malan ha riportato una medaglia olimpica in Italia, il bronzo, dopo 36 anni. “A Los Angeles 2028 dobbiamo fare ancora meglio: il percorso è già iniziato, sono fiducioso”.
Il pentathlon fu inventato dal barone Pierre De Coubertin, il fondatore delle Olimpiadi moderne: nell’antichità era riservato ai militari. Cinque le prove: scherma (spada), nuoto (200 stile libero), tiro a segno con la pistola (laser run), corsa campestre (3.000 metri) ed equitazione che dopo Parigi 2024 è stata sostituita dalla “obstacle race”, corsa ad ostacoli. Il Cio ha cancellato l’equitazione con una mezza scusa, un cavallo era stato maltrattato da una atleta ai Giochi di Tokyo 2021. Il pentathlon, che ha esordito ai Giochi nel 1912, ha rischiato addirittura di essere escluso da Los Angeles ma adesso, con la nuova disciplina, si è salvato. “In realtà – spiega Bittner – mi sembra una decisione saggia quella di togliere l’equitazione, creava non pochi problemi organizzativi e il pentathlon era riservato solo ad una elite, militari soprattutto o chi aveva grosse disponibilità di tempo e di denaro. Le gare duravano anche cinque giorni come all’epoca del nostro campione Masala. Adesso si apre una nuova era, è davvero un pentathlon più moderno. I giovani si stanno già adattando in fretta alla obstacle race, una nuova disciplina che richiede impianti meno costosi, circa 35-50.000 euro ciascuno, a meno sia necessaria la copertura”. Bittner ha le idee chiare: “Dobbiamo aumentare gli iscritti (ora circa 5.000, ndr), cercando nuovi spazi in alcune Regioni grazie anche all’impegno di Sport e Salute. Il pentathlon nuovo è meno caro, e questo è importante, ed è anche più divertente. Ora si aprono prospettive davvero molto interessanti”. La Federazione ha il suo centro tecnico federale a Montelibretti, non lontano da Roma: grandi spazi e anche una foresteria con 25 posti letto per gli stage azzurri. Alla Fipm da poco si è aggiunto un nuovo segretario generale, Salvatore Sanzo, ex campione olimpico di scherma con forte esperienza manageriale. C’è un interesse nuovo per il pentathlon, non più sport di nicchia ma sport multidisciplinare che ora cerca di coinvolgere anche i giovani.
Garantito accesso al fondo professionismo femminile
“Con l’approvazione al Senato del dl Milleproroghe, che ora va alla Camera per l’approvazione definitiva, va avanti anche l’articolo che proroga di un anno i benefici fiscali a sostegno del professionismo femminile nel calcio”: lo scrive in una nota il ministero per lo Sport e i giovani, Andrea Abodi. “Grazie all’impegno del governo che ha garantito le necessarie coperture finanziarie, la Commissione del Senato ha potuto votare e approvare la proposta emendativa di maggioranza volta al rifinanziamento del ”Fondo per il passaggio al professionismo e l’estensione delle tutele sul lavoro negli sport femminili”, che venne istituito nel 2021, con l’approvazione dell’articolo 39 del decreto legislativo n. 36/2021. Abbiamo messo a disposizione le nostre risorse e riformulato la proposta emendativa, primo firmatario il senatore Marcheschi che ringrazio – dichiara Abodi – per garantire l’accesso al Fondo non solo alla Figc, che ha già optato per il passaggio al professionismo della Serie A femminile, ma anche a quelle Federazioni che lo delibereranno entro sessanta giorni dall’entrata in vigore della norma. Una misura che il governo mette a disposizione nell’ottica di garantire sempre più pari opportunità, anche nello sport. Il provvedimento consente di rifinanziare con 4 milioni di euro il Fondo per il 2025, ma l’obiettivo è quello di estendere ulteriormente il beneficio per contribuire alla sostenibilità economica della transizione al professionismo sportivo dello sport femminile per quelle discipline che lo riterranno opportuno. Tra le priorità delle politiche del Governo Meloni in materia di sport c’è il sostegno alla pratica sportiva, alla competitività fino all’alto livello e alla rappresentanza negli organismi sportivi, vertici inclusi, delle donne, in conformità ai principi del nostro ordinamento costituzionale che deve trovare attuazione anche nello sport”.
La commissione al lavoro per il censimento degli impianti sportivi
Si è riunito nella sede della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il Gruppo di lavoro permanente per lo Sport “Governo – Regioni e Province autonome”, proposto dal ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, che opera per consolidare la collaborazione tra il Ministro e gli assessorati allo sport degli enti territoriali. Alla riunione, copresieduta dal presidente Vito Bardi, coordinatore della Commissione Sport della Conferenza delle Regioni, e dal ministro Abodi, sono intervenuti i componenti della Commissione Sport della Conferenza, l’amministratore delegato di Sport e Salute Diego Nepi Molineris, il presidente e l’amministratore delegato dell’Istituto per il Credito Sportivo e Culturale, Beniamino Quintieri e Antonella Baldino. Tra i punti all’ordine del giorno: la revisione finale del testo del “Patto Costituzionale per lo Sport”, l’aggiornamento del censimento Nazionale degli impianti sportivi, si è approfondita la necessità di condividere i dati, gli strumenti e le opportunità finanziarie pubbliche per migliorare l’offerta sportiva, a partire dalle infrastrutture. Sono stati trattati anche i temi dell’implementazione del Conto Satellite, sia in ottica nazionale sia europea, dell’organizzazione dei Giochi della Gioventù e dei bandi dedicati allo sport dove operare in modo coordinato. È, infine, emersa l’esigenza di condividere e coordinare tutte le iniziative finalizzate alle politiche di sostegno per l’accesso alla pratica sportiva destinate alle famiglie meno abbienti.
Abodi: “Niente rinnovo per Malagò dopo il terzo mandato”
“Malagò finisce con il terzo mandato. Non c’è rinnovo, perché la legge non lo prevede”: il ministro dello Sport Andrea Abodi da ‘Casa Sanremo’ è intervenuto sulla questione del presidente Coni, Giovanni Malagò, giunto al terzo e ultimo mandato. Abodi è stato di nuovo chiaro e netto sul fatto che le normativa attuale non prevede la possibilità per il presidente Coni di ricandidarsi per il quarto mandato consecutivo (o di avere una proroga). Ma Malagò non si arrende anche se il tempo passa…
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