“Bene sia fuori patto stabilità”

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Si è aperta questa mattina la Conferenza sulla Sicurezza di Monaco, un appuntamento annuale tradizionale nelle ore in cui c’è stata un’improvvisa accelerazione dei colloqui che decideranno il futuro dell’Ucraina. Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump ha parlato due giorni fa al telefono con l’omologo russo, Vladimir Putin, continua a mostrarsi ottimista e ha annunciato un incontro a tre con Mosca e Kiev che il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha però smentito. Quest’ultimo oggi a Monaco ha detto: “L’Ucraina parlerà con la Russia solo quando Washington, Kiev e gli alleati europei avranno raggiunto una posizione comune”.

Intanto la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, a Monaco ha invitato tutti ad adottare una mentalità da urgenza permanente, come quando l’Ue affrontò l’emergenza sanitaria del Covid. “Mentre procediamo in questo nuovo anno di cambiamenti, l’Europa si sta già riformando. La pandemia, la guerra in Ucraina e la crisi energetica su vasta scala sono stati tempi brutali per tutti noi. Ma in Europa ci hanno anche mostrato che quando adottiamo una mentalità di urgenza, siamo una forza che può spostare le montagne“. 

Ma la notizia del giorno è che von der Leyen ha chiesto agli Stati membri di aumentare le spese per la difesa annunciando che queste spese saranno protette da una clausola di salvaguardia e dunque considerate fuori dai tetti di spesa del Patto di stabilità: “La Commissione Europea proporrà di attivare la “clausola di salvaguardia” del patto di stabilità per  consentire agli Stati membri di aumentare gli “investimenti nella difesa”.

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L’attivazione della clausola di salvaguardia, continua von der Leyen, “consentirà agli Stati membri di aumentare sostanzialmente la loro difesa contro la spesa. Naturalmente, dovremo farlo in modo controllato e condizionato. Proporrò anche un pacchetto più ampio di  strumenti su misura, per affrontare la situazione specifica di  ciascuno dei nostri Stati membri, dagli attuali livelli di spesa per  la difesa alla loro situazione fiscale. Per un massiccio pacchetto di difesa abbiamo bisogno anche di un approccio europeo nel fissare le  nostre priorità di investimento. Ciò consentirà di effettuare  investimenti in progetti difensivi di comune interesse europeo”, conclude.

“Il Governo italiano accoglie con soddisfazione l’annuncio della Presidente della Commissione Europea riguardante nuove iniziative volte a incrementare gli investimenti nel settore della difesa, a partire – come richiesto da tempo dall’Italia – dall’esclusione di tali spese dal Patto di Stabilità”. Così si legge in una nota di Palazzo Chigi. “Si tratta di un primo, fondamentale passo nella giusta direzione – si legge ancora nella nota – che dovrà essere seguito anche dall’istituzione di strumenti finanziari comuni. Il Governo italiano è pronto a lavorare costruttivamente con le istituzioni europee e con gli altri Stati membri per raggiungere insieme questi importanti obiettivi, a partire dalla prossima presentazione del Libro bianco della difesa dell’Ue”.

Vance: “In Europa la libertà di parola è in ritirata”

“Crediamo che sia importante, nell’ambito di un’alleanza condivisa, che gli europei facciano un passo avanti mentre l’America si concentri sulle aree del mondo che sono in grande pericolo”. Lo ha detto il vicepresidente degli Stati Uniti JD Vance a Monaco, il quale ha ribadito però che Usa e Ue sono nella stessa squadra. 

“C’è stato un commissario europeo che in televisione di recente è sembrato felice che il governo romeno avesse appena annullato un’intera elezione. Una cosa simile potrebbe accadere in Germania – ha aggiunto Vance -. Ora, queste dichiarazioni sprezzanti risultano scioccanti per le orecchie americane. Per anni ci è stato detto che tutto ciò che finanziamo e sosteniamo è in nome dei nostri valori democratici condivisi; tutto, dalla nostra politica sull’Ucraina alla censura digitale, è presentato come una difesa della democrazia. Ma quando vediamo tribunali europei annullare elezioni e alti funzionari minacciare di annullarne altre, dovremmo chiederci se stiamo rispettando standard sufficientemente elevati”.   

Il vicepresidente Usa ha poi citato altri esempi come quando la polizia tedesca ha “effettuato incursioni contro cittadini sospettati di aver pubblicato commenti anti-femministi online come parte della lotta alla misoginia su Internet'”, ma anche quando la Svezia ha condannato un attivista che ha preso parte ai roghi del Corano e nel Regno Unito quando un uomo è stato” accusato con un crimine odioso di aver violato le zone di protezione attorno alle cliniche per l’aborto, un uomo che si era messo ad una certa distanza dalla clinica e stava pregando in silenzio senza dare fastidio a nessuno”. Poi un accenno alla vecchia amministrazione Usa a guida Biden quando ha sottolineato che a volte “le voci più forti a favore della censura non provengono dall’Europa, ma dal mio stesso Paese”.

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Kallas: “Sembra che Vance voglia litigare con Ue, noi non vogliamo litigare con gli amici”

“Ascoltando il suo discorso, sembra che cerchi di litigare con noi, ma noi non vogliamo litigare con i nostri amici”. Così l’Alta rappresentante dell’Ue per la Politica estera, Kaja Kallas, intervenendo alla Conferenza di Monaco e rispondendo a una domanda sulle parole del vicepresidente Usa. “Quando ci siamo incontrati di persona abbiamo avuto discussioni molto buone e franche. Gli Stati Uniti sono il nostro grande alleato e anche loro dicono di essere, o di continuare a rimanere, il nostro grande alleato”, ha aggiunto. “Abbiamo altre minacce provenienti dall’esterno. E penso che in politica interna abbiamo tanti tipi di problemi che stiamo risolvendo da soli, ma abbiamo bisogno di lavorare sulle minacce più grandi che ci sono nel mondo insieme agli Stati Uniti”.



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