Banca d’Italia: non commentiamo il risiko come in un talk show. Ma ci sono rischi da monitorare su credito e liquidità

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La Banca d’Italia si esprimerà a tempo debito sulle operazioni di consolidamento in corso nel settore (cinque offerte pubbliche lanciate in tre mesi e una scalata silenziosa in corso su Generali). «È ingenuo, difficile ipotizzare che la Banca d’Italia possa commentare queste operazioni come se si fosse in un talk show, con osservazioni e valutazioni estemporanee», ha tagliato corto il governatore Fabio Panetta in una considerazione a margine del discorso tenuto al convegno Assiom Forex 2025 a Torino. 

«Queste sono operazioni – ha aggiunto Panetta – che richiedono un’attenta e complessa analisi degli effetti», del resto non tutti i documenti dei dossier in questo momento «sono disponibili per la valutazione. La vigilanza non funziona così, come, appunto, in un talk show».

Il consolidamento, secondo il governatore, è favorito in primo luogo dall’abbondanza di capitale in eccesso, Inoltre, la prospettiva di un restringimento dei margini sull’attività di prestito, legata alla diminuzione dei tassi di interesse, spinge gli intermediari a ricercare economie di scala o sinergie produttive.

Quali saranno gli effetti del risiko?

«Le operazioni annunciate – ha spiegato Panetta – ridurrebbero il divario dimensionale tra i principali intermediari italiani concorrenti europei. In Italia il valore medio dell’attivo delle prime cinque banche è quattro volte inferiore rispetto a quello delle banche francesi e una volta e mezza più basso di quello degli intermediari spagnoli e tedeschi». Il governatore ha comunque ricordato che le grandi dimensioni comportino sia vantaggi sia alcune criticità, tra cui gli effetti negativi sulla concorrenza e l’implicita garanzia di intervento pubblico in caso di dissesto (il fenomeno del too big to fail). Il consolidamento comunque può essere inquadrato «in una prospettiva di integrazione e consolidamento del mercato europeo».

Queste operazioni sono incentivate dalla necessità di migliorare la redditività, in un contesto in cui i margini sull’attività di prestito si stanno restringendo a causa del calo dei tassi d’interesse. La crescita dimensionale degli intermediari italiani potrebbe ridurre il divario con le grandi banche europee: in Italia, infatti, le prime cinque banche hanno un valore medio dell’attivo significativamente inferiore rispetto ai loro omologhi francesi, spagnoli e tedeschi.

Il ruolo della Vigilanza

Panetta non è entrato nel merito delle singole operazioni, ma ha ricordato che l’iter autorizzativo «si avvia dopo la notifica delle operazioni da parte dei soggetti promotori, che non sono tenuti a informare preventivamente le autorità. La Vigilanza verifica la conformità alle normative italiane ed europee. valutando la capacità di ciascuna operazione di dar vita a intermediari solidi efficienti e capaci di operare secondo principi di sana e prudente gestione al servizio dell’economia reale e senza compromettere la stabilità finanziaria. Nel rispetto di questi criteri – ha concluso il governatore – l’esito delle operazioni è affidato alle dinamiche di mercato e alle scelte degli azionisti».

L’andamento del credito e i possibili rischi

Il sistema bancario è stato al centro del discorso del governatore al convegno dell’Assiom Forex 2025. Panetta ha evidenziato segnali di ripresa nella dinamica del credito, evidenziando che la qualità degli attivi rimane sotto controllo.

Le garanzie pubbliche sui prestiti, estese per contrastare la pandemia, hanno contribuito a contenere le insolvenze. Ma, «in una situazione tornata alla normalità, è opportuno ridimensionare l’intervento pubblico e rivedere le condizioni e le modalità di concessione delle garanzie. La legge di bilancio 2025 ha già mosso passi in questa direzione», ma ulteriori interventi sono necessari.

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Il governatore ha poi rimarcato che le banche devono continuare a rispettare rigorosamente le norme di vigilanza nella concessione e gestione del credito, evitando di finanziare progetti poco meritevoli o di compromettere l’efficacia delle garanzie statali.

L’attenzione alla liquidità

Sul fronte della liquidità le nuove tecnologie bancarie consentono oggi trasferimenti di fondi rapidi e senza vincoli di orario, migliorando la flessibilità per i clienti ma aumentando il rischio di liquidità per gli intermediari. Secondo Panetta, «in un contesto caratterizzato dal riassorbimento della liquidità in eccesso da parte della Bce, le banche devono bilanciare con lungimiranza il vantaggio del basso costo della raccolta a vista con il rischio di fuoriuscite improvvise di depositi».

Negli ultimi anni si è assistito a una ricomposizione della raccolta dai depositi a vista a quelli a termine, grazie al maggiore rialzo dei rendimenti di questi ultimi. «Il divario rispetto alle altre banche europee rimane però ampio» ha spiegato Panetta che ha aggiunto: «Proseguire lungo questa strada rafforzerebbe la stabilità a sistema bancario, soprattutto in un contesto globale che espone intermediari e mercati a shock improvvisi».

Un’attenzione particolare secondo il governatore è richiesta però nell’uso di strumenti finanziari complessi, come i certificates, che sono cresciuti notevolmente anche grazie a benefici fiscali. «Questi prodotti, legati a una o più attività sottostanti, possono migliorare il profilo di rischio-rendimento di portafogli diversificati, ma sono adatti a risparmiatori con adeguate conoscenze finanziarie. É essenziale che le banche ne assicurino una distribuzione responsabile, evitando di proporli a clienti privi delle competenze necessarie per valutarne costi e rischi», ha puntualizzato Panetta sottolineando che, insieme alla Consob, Bankitalia sta seguendo attentamente gli sviluppi di questo mercato, «di cui abbiamo più volte messo in luce gli alti rischi». (riproduzione riservata)



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