Archiviata la vittoria-thriller con Verona, la Rivierabanca Rimini scende in campo nell’anticipo della ventisettesima giornata (sabato, alle 20) per provare a sfatare il tabù Gesteco Cividale e vendicare la sconfitta dell’andata (89-90), quando i biancorossi vennero puniti dalla tripla sulla sirena di Redivo. L’impegno della scorsa domenica ha comportato, per la truppa di Dell’Agnello, un grande dispendio di energie fisiche e mentali, ma ha regalato anche la fiducia che solo una prestazione positiva di quel tipo può dare; dall’altra parte, invece, i gialloblu vorranno ripartire dopo due sconfitte di fila (tre nelle ultime cinque): sconfitti (91-77) a Pesaro domenica, Miani e compagni hanno poi anticipato lo scorso mercoledì l’impegno con Cantù, in una partita decisa dalla tripla a pochi secondi dalla fine di Valentini che ha regalato ai lombardi la vittoria (78-77).
L’impegno sarà particolarmente complesso per Rbr, perché i padroni di casa sono quarti a quota 34 punti, possono vantare il quarto attacco del campionato (80,2 punti di media) nonostante le percentuali dall’arco non siano delle migliori (32%), una difesa più che rispettabile (78,4 subiti) e grande presenza a rimbalzo (37,8 a partita, quinto dato del campionato).
Rispetto alla gara d’andata, il roster friulano ha subito qualche modifica, con Doron Lamb che ha sostituito Marks e l’aggiunta di Micheal Anumba (fratello di Simon); a disposizione di Stefano Pillastrini c’è, quindi, un roster piuttosto lungo, che il coach ferrarese utilizza al meglio facendo ruotare diversi quintetti di partenza in base all’avversario da affrontare.
Chi non manca mai dallo starting five è il play Lucio Redivo, top scorer dei suoi con quasi 18 punti di media frutto di oltre 14 tiri a partita (49% da due e 31% da tre). L’argentino è un giocatore molto pericoloso, performante soprattutto nei momenti decisivi della partita e capace di mettersi in proprio costruendo e segnando tiri difficilissimi anche dal palleggio: il numero 3 è il faro dell’attacco gialloblu, come dimostra il fatto che ne sia leader anche per assist (4,1). Al suo fianco c’è l’esperto Doron Lamb, tornato a Cividale dove aveva già militato nella seconda parte della scorsa stagione; veterano di diverse leghe europee, tra cui la nostra Serie A, l’Usa è dotato di un’ottima fisicità (194 cm per 94 kg) che sfrutta per costruire in penetrazione (45% da due con oltre 5 tiri presi a partita dentro l’arco), ma può segnare anche dai 6,75 (35%) e rendersi utile su entrambi i lati del campo con 3,5 rimbalzi ad uscita. Nel pacchetto ali c’è il neo Azzurro Francesco Ferrari, tra i migliori giovani della categoria e capace di giocare sia da tre che da quattro. Il classe 2004 prende la maggior parte dei suoi tiri vicino al canestro (e li segna bene, 58%) ma non disdegna il gioco perimetrale (32%), realizzando quasi 9 punti a cui aggiunge 6 rimbalzi di media. Doppia dimensione anche per Gabriele Miani, come Ferrari dotato di buona stazza (204 cm), e Giacomo Dell’Agnello: se il primo è un ottimo tiratore (38%) soprattutto in situazioni di pick and pop, il secondo è un lungo atipico dalle cui mani passano tantissime delle azioni offensive friulane. Il figlio del coach riminese è, di fatto, un playmaker aggiunto per Pillastrini (2,4 assist a partita), e può contare su uno skillset a tutto tondo (13 punti e quasi 7 rimbalzi) oltre che su una grandissima dose di energia che lo rende competitivo ed efficace sotto canestro malgrado i soli 198 cm.
Dalla panchina si alza Eugenio Rota, playmaker tascabile, dinamico e di grande agonismo: il “Drago” è capace di accendere la partita in qualsiasi momento, ed infatti è spesso presente nelle azioni più importanti, non solo con un canestro (quasi 8 di media, 46% da due e 35% da tre) ma anche con un rimbalzo (oltre 3 a partita nonostante sia 178 cm) o con un assist (3,6). Nei gialloblu farà il suo esordio Micheal Anumba, guardia di 192 cm arrivata da Pistoia, dove aveva trovato poco spazio, per sostituire Martino Mastellari, ai box per un infortunio. Il ventiseienne reggiano ha alle spalle diversi anni in Ncaa nei quali ha dimostrato di saper trovare la via del canestro in più modi (soprattutto dall’arco, 48% nella sua ultima stagione collegiale). Occhio poi alla freschezza ed all’atletismo di Leonardo Marangon, altro giovanissimo (classe 2005) capace di ricoprire più ruoli. Il numero 13 è in crescita costante dall’inizio della stagione (ora viaggia oltre i 4 punti e 3 rimbalzi di media), ha avuto diverse possibilità in quintetto e può rendersi estremamente pericoloso in penetrazione (46%); anche se la mira dall’arco è da aggiustare (20%), poi, Marangon non si può battezzare dai 6,75. Un altro giocatore capace di partire sia in quintetto che dalla panchina è il centro Matteo Berti, unico uomo del roster con caratteristiche da vero uomo d’area: con 212 cm, l’ex Cento e Montegranaro è una presenza importante nel pitturato sia in difesa che a rimbalzo (4,7 a gara), è un buon bloccante e può finalizzare vicino a canestro (4,2 punti di media).
La Gesteco di Pillastrini non è più la sorpresa del campionato, ed occupa meritatamente le prime posizioni della classifica grazie ad uno spirito combattivo ed alle interessanti soluzioni tattiche proposte dall’esperto allenatore ferrarese. Cividale ha dimostrato, infatti, di essere in grado di recuperare anche da più break negativi all’interno di una stessa partita, e la duttilità del roster permette di mantenere alta l’intensità durante tutti i quaranta minuti pur cambiando assetto ed interpreti da una sfida all’altra.
Proprio i diversi cambi di quintetto visti nel corso dell’anno servono a coach Pillastrini a rendere difficile la preparazione delle partite per gli avversari, garantendosi allo stesso tempo soluzioni sempre nuove per il proprio attacco. Con la palla in mano, i gialloblu si rendono pericolosi sfruttando la loro grandissima capacità di muovere continuamente le difese avversarie con ribaltamenti continui che danno ai rivali pochi punti di riferimento oppure approfittando, con pick and roll in serie, gli eventuali errori delle retroguardie che affrontano. Per limitare la fase offensiva friulana, la Rivierabanca dovrà partire dalle caratteristiche individuali dei giocatori in maglia Gesteco avendo ben chiari punti di forza e di debolezza dei singoli uomini in campo. La difesa delle Eagles è basata sull’aggressività, tanto sui palleggiatori quanto sui pick roll, nei quali i lunghi sono bravi a sfruttare il loro dinamismo; di fronte alla possibilità di cambi difensivi, poi, la squadra di Pillastrini è pronta a collassare in area evitando di regalare vantaggi agli attaccanti. Una difesa del genere, quindi, dev’essere attaccata muovendo in maniera rapida ed efficace il pallone ma anche i giocatori senza possesso, evitando di intestardirsi negli uno contro uno e sfruttando un attacco di squadra e corale.
Forza Rimini!!!
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