IL REPORT
Viterbo la provincia più “riciclona” del Lazio. E Nepi il miglior comune a livello regionale. Rispetto all’anno precedente tutte le province, tranne Rieti che resta stabile, incrementano le loro performance nella raccolta differenziata dei rifiuti. Ma è la Tuscia che, con il 66,30%, si piazza in testa, guadagnando quasi 2 punti percentuali rispetto all’anno precedente (seppure il miglioramento nella scorsa edizione fosse stato il doppio).
È quanto emerge dall’Ecoforum del Lazio di Legambiente, appuntamento che si è svolto a Rieti. Nella Tuscia con una popolazione di 308mila abitanti nel 2023 si sono prodotte 83,261 tonnellate di rifiuto differenziato e 125.506 di rifiuto urbano (407 chilogrammi pro-capite). Nel 2022 la percentuale di immondizia differenziata era del 64,4%, salita del 66,3% nel 2023, ultimo anno in cui i dati sono stati elaborati. Andando a sbirciare dentro i cassonetti, emerge che i viterbesi sono bravi nel recuperare la frazione organica (oltre 30mila tonnellate in un anno), la carta e il cartone (oltre 14mila), il vetro (oltre 13mila) e la plastica (oltre 8mila). Andando ad analizzare invece i dati dei capoluoghi, a Viterbo si è registrato un leggero calo nella differenziata (-0,7% nel 2023 rispetto al 2022). Nello specifico, durante l’anno di riferimento dello studio nella città dei Papi sono state prodotte 27.371 tonnellate di rifiuto urbano e 15.023 di differenziata, ovvero il 54,9%. Una percentuale, quindi, ben più bassa rispetto alla performance della Tuscia: sono pertanto i comuni più piccoli a trainare la differenziata in provincia. E in effetti, allargando lo sguardo al territorio oltre il capoluogo, si vede che nel Viterbese i comuni insigniti del titolo di ricicloni sono l’80% del totale: erano appena 18 nel 2017 e sono saliti a 48 su 60 nel 2023. Per fare un raffronto, dopo la Tuscia si piazza Latina con il 71,9%.
«Questi dati – ha commentato il presidente della Provincia, Alessandro Romoli – confermano l’impegno nella gestione sostenibile dei rifiuti. Il fatto che Viterbo si attesti come la provincia più riciclona del Lazio è un risultato che premia il lavoro congiunto delle amministrazioni comunali, dei cittadini e di tutti gli operatori del settore. La crescita della raccolta differenziata dimostra che una gestione virtuosa è possibile e che gli investimenti e le politiche adottate stanno dando i loro frutti. Tuttavia, non possiamo fermarci qui: dobbiamo continuare a migliorare, potenziando l’infrastruttura dell’economia circolare e affrontando le criticità, in particolare nei centri più grandi come il capoluogo. Questo riconoscimento deve essere uno stimolo per proseguire su questa strada, rafforzando ulteriormente le politiche ambientali a beneficio del nostro territorio e delle future generazioni».
Curiosità, i più bravi in assoluto si trovano a Nepi con l’84,7% di differenziata, seguiti da Vetralla con l’83,5%. «In questo Ecoforum premiamo – ha dichiarato Maria Domenica Boiano direttrice di Legambiente Lazio – le amministrazioni che si distinguono per una gestione virtuosa della raccolta differenziata. Tuttavia, c’è ancora molto da fare. Una attenzione particolare bisogna poi porre ai comuni capoluogo dove, a Rieti ancor più che a Viterbo, assistiamo a una decrescita negativa della differenziata». I premiati che si sono aggiunti ai Comuni Rifiuti Free per la provincia di Viterbo sono stati (in ordine di maggior percentuale di differenziata): Bolsena; Acquapendente; Blera; Capodimonte; Capranica; Sutri; Canino; Castel Sant’Elia; Arlena di Castro; Ronciglione; Montefiascone; Fabrica di Roma; San Lorenzo Nuovo; Valentano; Tuscania; Bomarzo; Latera; Vallerano; Gradoli; Civita Castellana; Vejano; Grotte di Castro; Piansano; Castiglione in Teverina; Farnese; Orte; Canepina; Monterosi; Monte Romano; Proceno; Onano; Vignanello; Marta; Civitella d’Agliano; Bassano in Teverina e Bassano Romano. Già premiati Nepi, Vetralla, Villa San Giovanni in Tuscia, Faleria, Graffignano, Corchiano, Vitorchiano, Vasanello, Carbognano, Gallese, Arlena di Castro, Cellere, Tuscania.
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