“L’altra verità”, per Gasparri inchiesta mafia-appalti fu causa dell’uccisione di Borsellino

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Così il presidente dei senatori di Forza Italia intervenendo alla presentazione in Senato del libro del Generale Mori e del Colonnello De Donno

Di Redazione |

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«C’è un’altra verità, come dice il titolo del libro, perché gli eroi della lotta alla mafia, Mori, De Donno, Subranni e tanti altri, sono stati processati per anni e poi assolti, quando invece una parte importante dell’inchiesta mafia-appalti di Borsellino fu archiviata il 13 luglio 1992 dal dottor Scarpinato, che adesso fa il senatore e con il quale vorrei fare un pubblico dibattito. Il lavoro di Borsellino fu quindi in parte rallentato. L’inchiesta mafia-appalti è la causa dell’uccisione di Borsellino, è uno degli eventi chiave degli intrecci affaristico-criminali della Sicilia, su cui i Ros dei Carabinieri, Mori e De Donno hanno investigato con risultati importanti. Poi invece di avere un cesto di medaglie hanno avuto anni di processo finiti con una assoluzione piena, ma tardiva. E quindi nei libri che sono stati scritti e anche in questo ultimo viene raccontata la storia d’Italia, di cui vogliamo parlare per mettere in luce chi sono stati i buoni e chi i cattivi. Perché nel tempo c’è stata un’inversione di ruoli: i buoni sono stati indicati come cattivi, mentre alcuni si sono autoproclamati buoni senza spiegare bene molte cose».

Così il presidente dei senatori di Forza Italia Maurizio Gasparri intervenendo alla presentazione in Senato del libro del Generale Mori e del Colonnello De Donno “L’altra verità”.«Ancora oggi la Commissione Antimafia si occupa di queste vicende e proprio qualche giorno fa c’è stata una interessante audizione del Colonnello Canale, un carabiniere molto legato al dottor Borsellino. Anche lui ha avuto vicissitudini giudiziarie dalle quali ha impiegato anni per uscirne. In quell’audizione, Canale ha raccontato una serie di vicende. Ad esempio, Borsellino definiva alcuni suoi colleghi dalla Procura, in particolare Pignatone e Lo Forte, ‘il gatto e la volpè. Questo per dire che c’è tutta una vicenda storica di chi ha tradito e di chi era traditore», ha concluso Gasparri. (ANSA).COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA






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