Dispositivi medici, la “mappa” delle aziende italiane del settore

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Il settore dei dispositivi medici ha un peso tutt’altro che irrilevante nell’economia nazionale: Confindustria Dispositivi Medici, infatti, stima il suo valore complessivo in ben 18,3 miliardi di euro.

La medesima associazione appartenente a Confindustria, che ha come obiettivo quello di unire, rappresentare e valorizzare le imprese italiane del settore, ha tracciato un quadro dettagliato delle aziende che ne fanno parte, da cui sono emerse delle statistiche molto interessanti che andremo a breve a scoprire.

Dispositivi medici: una categoria di prodotti molto vasta

Prima di entrare nel dettaglio è sicuramente utile specificare cosa si intende, esattamente, per “dispositivi medici”: questi prodotti infatti, pur avendo delle finalità mediche, non vanno confusi con i medicinali.

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La definizione completa di dispositivo medico è fornita nell’art.2 del Regolamento UE 2017/745, il quale rappresenta la normativa di riferimento; una norma ulteriore, ovvero il Regolamento 2017/746, disciplina invece i dispositivi medico-diagnostici in vitro.

In breve, la categoria dei dispositivi medici ingloba strumenti, apparecchiature, programmi informatici, impianti e altro tipo di prodotti destinati ad essere utilizzati sull’uomo con finalità mediche, ad esempio per eseguire dei trattamenti, effettuare diagnosi, monitorare lo stato di malattie e lesioni, reperire informazioni tramite esami in vitro e molto altro ancora.

Come si può intuire, dunque, la gamma di dispositivi medici è vastissima: dalle mascherine chirurgiche ai pacemaker, dai termometri ai misuratori di pressione, dagli apparecchi acustici alle App mediche, gli esempi sono davvero infiniti.



























4.641 imprese attive che impiegano 117.697 lavoratori

In Italia le imprese attive nel settore dei dispositivi medici sono complessivamente 4.641 e più della metà di esse, ovvero 2.749, si occupa di produzione.

La presenza di queste realtà ha dei risvolti molto importanti in termini occupazionali: secondo le rilevazioni più recenti, infatti, i dipendenti impiegati nel settore sarebbero ben 117.697.

Per quanto riguarda le dimensioni aziendali prevalgono nettamente le PMI, ovvero Piccole e Medie Imprese, le quali rappresentano quasi il 94% del totale; si segnalano inoltre 309 realtà collocabili nella categoria delle start-up e delle PMI innovative.

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Nord assoluto protagonista per numero di aziende

La distribuzione territoriale delle aziende del settore evidenzia delle differenze geografiche piuttosto marcate: il Nord Italia, infatti, recita un ruolo da assoluto protagonista, inglobando ben l’80% delle grandi aziende del settore.

Complessivamente, hanno sede nel Nord Italia 2.935 aziende di tale tipologia, e il primato regionale spetta alla Lombardia, con 1.401 aziende, seguono il Veneto con 522 e l’Emilia Romagna con 507.

Numeri inferiori nel Centro-Sud, ma non mancano le start-up

Sono decisamente più basse le cifre del Centro, con 934 aziende presenti sul territorio, le quali sono localizzate prevalentemente nel Lazio (472) e in Toscana (309).

È significativo, tuttavia, il fatto che nelle regioni del Centro abbia sede il 25% delle start-up nazionali, segno evidente del fatto che queste aree sono piuttosto attive dal punto di vista imprenditoriale.

A Sud e nelle Isole la presenza di aziende del settore è inferiore: nel Mezzogiorno, infatti, si contano complessivamente 772 imprese.

Sebbene in queste zone d’Italia abbia sede appena il 3% delle grandi aziende del settore, le realtà blasonate non mancano, come la “storica” Farmaceutici Damor S.p.A., titolare di brand molto noti come Fitostimoline Plus (fitostimolineperte.it): quest’azienda ha a Napoli non solo la sua sede legale, ma anche il suo sito produttivo.

Anche a Sud e nelle Isole, inoltre, è significativa la presenza di start-up: in questi territori infatti le aziende appartenenti a questa categoria sono il 4% del totale, un dato, questo, che a Nord non supera il 2%.

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Per quel che concerne l’avviamento di nuove attività in questo settore, dunque, l’intera Italia dimostra di essere vivace.

Le informazioni presenti nel contenuto hanno esclusivamente scopo informativo, possono essere modificate o rimosse in qualsiasi momento, e comunque in nessun caso possono costituire la formulazione di una diagnosi o la prescrizione di un trattamento.

Le informazioni contenute non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto medico-paziente o la visita specialistica.

Si raccomanda di chiedere sempre il parere del proprio medico curante e/o di specialisti riguardo qualsiasi indicazione riportata.

Se si hanno dubbi o quesiti sull’uso di un medicinale è necessario consultare il proprio medico.





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