Consulta, ecco chi sono i nuovi giudici: il “padre” del premierato, l’ex parlamentare di Forza Italia e i figli d’arte

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Sono Massimo Luciani, Roberto Cassinelli, Maria Alessandra Sandulli e Francesco Saverio Marini i quattro nuovi giudici della Corte Costituzionale, eletti oggi dal Parlamento. Sostituiscono Silvana Sciarra, Augusto Barbera, Franco Modugno e Giulio Prosperetti. Sono stati eletti dopo ben 19 fumate nere: mesi di inpasse, superati solo grazie all’accordo raggiunto tra maggioranza e opposizione. Ecco chi sono i nuovi giudici della Consulta.

MASSIMO LUCIANI – Nato a Roma nel 1952. Avvocato e accademico dei Lincei, tra il 1992 e il 2022 è stato professore nella Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Roma, La Sapienza, dove ha insegnato, fra l’altro, Istituzioni di Diritto pubblico e Diritto costituzionale. È stato presidente dell’Associazione Italiana dei Costituzionalisti ed è autore di circa 400 pubblicazioni scientifiche: tra i suoi scritti si contano volumi sulle libertà economiche, sulla giustizia costituzionale, sui sistemi elettorali, sul referendum, sul pensiero politico di Giacomo Leopardi e sulla bandiera. Entrato nel quartetto dei nuovi giudici costituzionali in quota Pd, è stato il più votato dei quattro nomi, con 505 preferenze.

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FRANCESCO SAVERIO MARINI – Consigliere giuridico della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, viene eletto in quota FdI, con 500 voti. Classe 1973, professore di diritto Pubblico all’università di Roma Tor Vergata è considerato il “padre” del ddl di riforma costituzionale per il premierato. Era quello di Marini il nome scelto per sostituire Silvana Sciarra, quando la poltrona vacante alla Consulta era solo una. Ma proprio a causa del ruolo “politico” del consigliere di Meloni, l’opposizione aveva fatto muro, rifiutando di siglare alcun accordo con la maggioranza. Marini è figlio d’arte perché anche il padre Annibale ha insegnato a Tor Vergata ed è stato presidente della Consulta per nove mesi, tra il 2005 e il 2006. Già prima dell’attuale incarico con il governo Meloni, Marini ha lavorato a Palazzo Chigi nel 2011, come capo della segreteria tecnica dell’allora sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Antonio Catricalà, ai tempi del governo di Mario Monti.

ROBERTO NICOLA CASSINELLI – Avvocato 69enne di Genova, ex parlamentare con Silvio Berlusconi, viene eletto giudice della Consulta in quota Forza Italia, con 503 preferenze. Nella scorsa legislatura era deputato, dopo essere già stato dal 20 aprile 2017 senatore nella precedente e prima ancora deputato nella sedicesima legislatura. Allievo del professore Franco Bonelli, esercita da oltre trent’anni la libera professione di avvocato, è patrocinante presso la Corte di Cassazione ed è stato per due mandati consigliere dell’Ordine degli Avvocati del Foro di Genova. Aderì giovanissimo al Partito Liberale, per poi unirsi a Forza Italia dalla sua nascita, nel 1994. Nel 2022 comparve, a sorpresa, come uno dei nomi votati per l’elezione al Quirinale.

MARIA ALESSANDRA SANDULLI – Professoressa ordinaria di diritto amministrativo all’Università di Roma Tre, è stata eletta con 502 preferenze, come figura ‘tecnica’, non riconducibile ai partiti. Giurista napoletana, 68 anni, anche Sandulli è figlia d’arte: il padre Aldo Mazzini Sandulli fu presidente della Consulta tra il 1968 e il ’69. Si è laureata in Giurisprudenza nel 1977 all’Università La Sapienza con una tesi sui problemi dell’informazione radiotelevisiva, vincendo nello stesso anno il Premio Saint-Vincent per il giornalismo. È avvocata dal 1979 ed è abilitata al patrocinio davanti alle giurisdizioni superiori dal 1985. È autrice di numerose pubblicazioni nel campo del diritto pubblico e in particolare del diritto amministrativo e collabora con l’enciclopedia Treccani. A novembre 2014 era stato Matteo Renzi a proporla come giudice per la Consulta in quota azzurra senza spuntarla: a far discutere, allora, fu la sua decisione di appoggiare nel 2005 l’appello “Salviamo la Costituzione” contro la riforma della giustizia di Berlusconi.



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