Bonus nascite 2025, come fare domanda e a chi spetta: requisiti e cosa sapere sul portale Inps o presso un Caf autorizzato

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Bonus Bebè : online la procedura per presentare la domanda
L’INPS, con messaggio 3 marzo 2021, n. 918, comunica che è online la procedura per presentare la domanda di assegno di natalità (Bonus Bebè) per ogni figlio nato o adottato dal 1° gennaio al 31 dicembre 2021.
La domanda va presentata attraverso il servizio online entro 90 giorni dall’evento (nascita, adozione, affidamento). Per gli eventi già avvenuti a partire dal 1° gennaio 2021, i 90 giorni decorrono dalla data di pubblicazione del messaggio.
Il termine ultimo per presentare la domanda è la fine del mese precedente a quello di compimento del primo anno di vita del bambino o del primo anno di ingresso nel nucleo familiare. In questo caso l’assegno di natalità decorre dal mese di presentazione della domanda e comprende le sole mensilità residue fino al compimento di un anno dall’evento.
Nel messaggio vengono fornite tutte le informazioni sulla modalità di presentazione della domanda, sulle soglie ISEE e i relativi importi del bonus.
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Introduzione

Tra le misure previste dalla Manovra c’è anche quella del Bonus nascite per il 2025 (“Carta per i nuovi nati”). Si tratta di un’iniziativa volta a contrastare il calo demografico e che prevede un contributo economico di 1.000 euro, erogato in un’unica soluzione, per ogni figlio nato o adottato a partire dal 1° gennaio 2025.
C’è però un requisito fondamentale: l’Isee familiare non deve superare i 40.000 euro annui. La somma verrà erogata entro il mese successivo alla nascita o all’adozione e non andrà a influire sul reddito complessivo dei familiari che ne beneficeranno
Quello che devi sapere
I requisiti per avere il Bonus nascite 2025
Possono fare domanda per il Bonus nascite i cittadini italiani residenti in Italia, i cittadini dell’Unione Europea con diritto di soggiorno e i cittadini extra-Ue con permesso di soggiorno di lungo periodo o per motivi di lavoro/ricerca. Fondamentale è il requisito reddituale: l’Isee familiare non deve superare i 40.000 euro annui. È importante sottolineare che l’Assegno Unico Universale non viene incluso nel calcolo Isee, ampliando così la platea dei beneficiari
Per approfondire:
Manovra finanziaria, tutti i bonus della Legge di Bilancio 2025
Cos’è l’ISEE
Ma a cosa serve l’Isee? Si tratta di un indicatore che serve a valutare e confrontare la situazione economica dei nuclei familiari che intendono richiedere una prestazione sociale agevolata. Gli Isee elaborati nel corso del 2024 hanno validità fino al 31 dicembre 2024
L’erogazione
Per richiedere il Bonus, con tutta probabilità, bisognerà presentare domanda sul portale Inps o presso un Caf autorizzato. La somma verrà erogata entro il mese successivo alla nascita o all’adozione e non andrà a influire, come detto, sul reddito complessivo dei familiari che ne beneficeranno
Quali documenti serviranno
Basandosi su procedure simili per altri Bonus, si può ipotizzare che le famiglie al momento della richiesta dovranno presentare alcuni documenti utili, come:
certificato di nascita del bambino
attestazione Isee in corso di validità
documento d’identità del richiedente
La strategia del governo Meloni
Questo aiuto alle famiglie si inserisce nell’obiettivo del governo Meloni di combattere la denatalità presente nel nostro Paese. Nel 2023, secondo i dati Istat, i nati residenti in Italia sono stati 379mila, con un tasso di natalità pari al 6,4 per mille (era 6,7 per mille nel 2022). La diminuzione delle nascite rispetto al 2022 è stata di 14mila unità (-3,6%). Dal 2008, ultimo anno in cui si è assistito in Italia a un aumento delle nascite, il calo è di 197mila unità (-34,2%). Il numero medio di figli per donna scende così da 1,24 nel 2022 a 1,20 nel 2023, avvicinandosi di molto al minimo storico di 1,19 figli registrato nel lontano 1995.
Nel mondo, l’Italia è tra i Paesi con il minor numero medio di figli per donna. Peggio di noi fanno solo Corea del Sud (0,8) e Singapore (1,1), mentre Ucraina e Spagna hanno numeri pari a noi (1,2). Leggermente meglio la Cina (1,3)
Gli altri aiuti alle famiglie
Oltre al Bonus nascite, il governo Meloni ha pensato anche ad altri strumenti, poi inseriti in Manovra, per dare un supporto economico alle famiglie italiane. Eccone alcuni:
L’Assegno Unico Universale, ad esempio, è una misura continuativa che sostituisce vari bonus, destinata a tutte le famiglie con figli a carico fino ai 21 anni.
C’è poi il Bonus asilo nido che copre parte delle spese per l’iscrizione dei bambini al nido, riducendo i costi legati alla prima infanzia. È destinata a famiglie con figli nati nel 2024 e può raggiungere un tetto massimo di 3.600 euro annui. Per ottenere il bonus occorre fare domanda entro il 31 dicembre dell’anno di interesse (in tal caso verrà restituita una somma unitaria) oppure richiederlo ogni mensilità. La variabile resta l’Isee.
Chi ha figli, e un Isee sotto i 15mila euro, potrà poi beneficiare anche della nuova “dote famiglia”: un contributo per le spese per lo sport o attività ricreative di ciascun figlio tra 6 e 14 anni.
Anche il Bonus mamme è confermato per tutto il 2025 ma la platea si espande: non è più destinato alle sole lavoratrici dipendenti ma viene rivolto anche alle lavoratrici autonome con almeno due figli e un Isee non superiore ai 40 mila euro (escluse le partite Iva con regime forfettario)

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