Ogni giorno, in Italia, una persona spreca in media 700 grammi di cibo, gettandoli tra i rifiuti. Il dato, emerso dal Rapporto Waste Watcher 2024, si inserisce in un quadro globale ancora pi� preoccupante: nel 2022, secondo il Food Waste Index Report dell’UN Environment Programme, nel mondo � stato eliminato un miliardo di tonnellate di alimenti. Un costo economico elevatissimo, che incide sui bilanci familiari e sulle filiere produttive. E un impatto ambientale che non pu� pi� essere trascurato: risorse idriche ed energetiche vengono consumate inutilmente, mentre le emissioni di gas serra aumentano. A livello sociale, il paradosso � evidente: tonnellate di cibo finiscono nei rifiuti mentre milioni di persone soffrono la fame. Affrontare questa emergenza richiede strategie concrete, dalla riduzione degli sprechi domestici a politiche di redistribuzione efficaci. Un cambiamento culturale � necessario: ogni gesto conta.
Impatto economico e ambientale
Secondo la FAO (Food and Agriculture Organization), il 14% del cibo prodotto viene perso prima di arrivare al consumatore, mentre il 17% finisce direttamente nei rifiuti. Le conseguenze sono significative: la produzione di alimenti che non verranno mai consumati assorbe enormi quantit� di acqua, energia e terra, contribuendo al degrado ambientale. Ogni anno, questa tendenza � responsabile dell’8-10% delle emissioni globali di gas serra, aggravando il cambiamento climatico e riducendo le risorse disponibili per chi ne ha pi� bisogno. In Europa si sprecano circa 58 milioni di tonnellate di cibo all’anno, con impatti anche sull’economia e sulla sicurezza alimentare. Affrontare il problema richiede azioni concrete lungo tutta la filiera: dalla produzione alla distribuzione, fino al comportamento dei consumatori, per rendere pi� sostenibile il sistema agroalimentare.
Buone pratiche e azioni concrete
Adottare abitudini quotidiane sostenibili pu� fare la differenza. Innanzitutto, pianificare i pasti e stilare una lista della spesa aiuta a comprare solo ci� che serve. Si stima infatti che un’elevata percentuale di persone finisca per scartare un volume considerevole di cibo perch� dimentica di organizzare il frigorifero, sovrastima la quantit� di materia prima necessaria o addirittura dimentica quello che ha gi� acquistato. Conservare correttamente gli alimenti, utilizzando contenitori adeguati e rispettando le date di scadenza, prolunga la freschezza dei prodotti. Anche la riduzione dell’uso di acqua ed energia � fondamentale: cucinare con coperchi, usare elettrodomestici a basso consumo e riutilizzare l’acqua di cottura per irrigare le piante sono gesti semplici ma efficaci. Infine, preferire prodotti locali e di stagione sostiene l’economia del territorio e limita l’impatto ambientale legato ai trasporti. Ogni piccolo gesto, se condiviso, pu� generare un grande cambiamento.
Una innovativa soluzione sostenibile
Un aiuto in questo senso arriva dall’uso di sacchetti adeguati per la corretta conservazione degli alimenti. Come per esempio LifeBag, ideato da Rigenera, azienda specializzata in rigenerazione, compounding e valorizzazione di scarti (bio)plastici e prodotto da Sfregola Materia Plastiche, azienda leader nel mondo della lavorazione e della trasformazione delle materie plastiche: un sacchetto dalle caratteristiche innovative studiato per prolungare la freschezza di frutta e verdura fino a quattro volte rispetto ai metodi tradizionali. Realizzato in materiale biodegradabile e compostabile, � dotato di una speciale struttura monostrato forata, progettata per limitare la proliferazione di microrganismi responsabili del deterioramento degli alimenti. Il suo funzionamento si basa su principi attivi naturali che creano un microclima ottimale, rallentando i processi di maturazione e decomposizione, con un impatto positivo sia sull’ambiente che sulle risorse economiche dei consumatori.
Vita pi� lunga per frutta e verdura
Per utilizzarlo correttamente, � sufficiente inserire all’interno del sacchetto LifeBag gli alimenti perfettamente asciutti e privi di muffe e conservarli in frigorifero. I vantaggi in termini di shelf life sono notevoli: ad esempio, le carote possono durare fino a 26 giorni rispetto ai 12 giorni senza LifeBag, i funghi fino a 25 giorni invece di 6, anche fragole e peperoni hanno una durata pi� che raddoppiata. Alla riduzione dello spreco alimentare, in questo modo, si affiancano un’alimentazione pi� salutare grazie alla maggiore conservazione dei valori nutrizionali di frutta e verdura, e una riduzione dell’uso di risorse necessarie per la produzione di nuovi alimenti, con un impatto ambientale significativamente inferiore.
I CONTENUTI DI QUESTO ARTICOLO SONO STATI PRODOTTI DA LIFEBAG
14 febbraio 2025 (modifica il 14 febbraio 2025 | 00:37)
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