Per la prima volta nel nostro Paese, Korian Italia mette a disposizione dei pazienti una rivoluzionaria e innovativa tecnica di intervento di artroprotesi d’anca grazie alla piattaforma robotica ROSA Hip Robot.
Si tratta della prima operazione eseguita in Italia e della terza in tutta Europa, resa possibile grazie alla piattaforma Robotica Rosa Hip per gli interventi di chirurgia protesica dell’anca. Un’eccellenza sanitaria italiana e, in particolare, toscana: il primo intervento, infatti, si è svolto nei giorni scorsi presso la Casa di Cura Frate Sole di Figline e Incisa Valdarno (FI), eseguito dal Dottor Michele Franci, Responsabile Equipe e Medico Specialista in Ortopedia e Traumatologia di Korian.
Dopo una sessione di formazione internazionale a cura di un medico sudafricano, unico al di fuori degli Stati Uniti ad utilizzare Robot Rosa per interventi all’anca, il Dottor Franci ha ottenuto la certificazione per l’innovativo utilizzo del sistema robotico che rappresenta una svolta significativa in ambito sanitario e che comporta numerosi benefici per pazienti e medici.
“In Korian abbracciamo da sempre la filosofia dell’innovazione, l’impegno per la ricerca, la tecnologia e l’esperienza in ambito sanitario, per offrire un servizio di qualità ai nostri pazienti e contribuire concretamente al progresso in campo medico-scientifico grazie alla competenza e all’expertise dei nostri professionisti”, commenta Federico Guidoni, Presidente e CEO di Korian Italia. “Grazie a una sessione di formazione internazionale, segno di una collaborazione proficua per la sanità a livello mondiale, il Dottor Franci, chirurgo di consolidata esperienza, è pioniere di un nuovo corso dell’ortopedia nel nostro Paese e, con il suo know-how, testimonia l’eccellenza della Toscana come regione guida in ambito di innovazione sanitaria, non solo in Italia, ma a livello europeo”.
Tra i principali vantaggi di ROSA Hip Robot, la capacità del sistema di eseguire calcoli precisi a partire da circa 7 scatti radiografici dell’anca. Il suo sistema di assistenza robotizzata non richiede il posizionamento di sensori sul paziente, ma consente di lavorare solo sulle immagini raccolte, garantendo così una minore invasività dell’operazione. Gli studi preliminari realizzati in Sudafrica e USA hanno dimostrato che, rispetto ai classici interventi, questa nuova tecnologia consente di fornire precise informazioni su offset e lunghezza degli arti, ed è in grado di determinare in maniera più accurata e precisa il posizionamento del cotile per l’impianto di protesi.
Si ritiene che un beneficio concreto delle operazioni all’anca eseguite con ROSA Hip Robot possa essere il più rapido tempo di recupero del paziente nel periodo post-operatorio. Infatti, grazie all’indicazione di parametri più precisi da parte del robot e ad una più accurata determinazione del posizionamento del cotile che garantisce maggior stabilità della protesi, ci si attende un recupero migliore dopo l’intervento. Per approfondire questo aspetto sono in corso studi scientifici.
Inoltre, oggi Rosa Hip Robot viene utilizzato negli interventi all’anca con accesso anteriore mini-invasivo, ma a breve potrà essere utilizzato anche in interventi con altri accessi chirurgici, risultando così utilizzabile da parte di un maggior numero di chirurghi, anche di quelli che non eseguono operazioni per via anteriore.
“Partecipare ad una formazione internazionale insieme a professionisti di altri Paesi è stato cruciale per permettermi di realizzare, per la prima volta nel nostro Paese, un intervento di questo tipo, in grado, si spera, di migliorare l’ortopedia grazie ai numerosi vantaggi che il robot consente”, ha commentato il Dottor Michele Franci, Responsabile Equipe e Medico Specialista in Ortopedia e Traumatologia di Korian. “ROSA Hip Robot è uno strumento collaborativo, un alleato del medico pensato per agire sulla base degli input forniti dal professionista, e segna un punto di svolta importante per tutto il settore, grazie alla fusione di competenze umane e tecnologiche al servizio del paziente”.
Il nuovo rivoluzionario intervento non si ferma in Valdarno: dopo la prima operazione a cura del Dottor Franci, infatti, i pazienti potranno sperimentare i benefici della nuova tecnica anche al San Giuseppe Hospital di Arezzo seguiti del Dottor Jacopo D’Ascola, che ha maturato la medesima expertise durante la sessione di formazione internazionale a Colonia.
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