ASSOCIAZIONE FLOROVIVAISTI TRENTINI * CONVENGO “QUALCOSA STA CAMBIANDO“: «OCCASIONE DI CONFRONTO TRA ESPERTI, TECNICI E AZIENDE DEL SETTORE»

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12.28 – giovedì 13 febbraio 2025

Testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –

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Grande successo per il convegno organizzato dall’Associazione Florovivaisti Trentini “QUALCOSA STA CAMBIANDO: IL FUTURO DEL FLOROVIVAISMO SOSTENIBILE”. La ricorrenza annuale del convengo si è tenuta il 6 febbraio 2025 presso l’Aula Magna della Fondazione E. Mach di San Michele.

Si è concluso con grande partecipazione il convegno “QUALCOSA STA CAMBIANDO: IL FUTURO DEL FLOROVIVAISMO SOSTENIBILE”, organizzato dall’Associazione dei Florovivaisti Trentini. L’evento ha rappresentato un’importante occasione di confronto tra esperti, tecnici e aziende del settore, mettendo in evidenza le sfide e le opportunità legate alla sostenibilità ambientale.

Durante la giornata, attraverso diverse sessioni tematiche, sono state presentate le più recenti innovazioni e tendenze del florovivaismo sostenibile. Una particolare attenzione è stata dedicata ai substrati innovativi, alla difesa biologica, ai biostimolanti e fertilizzanti organici, ai vasi ecosostenibili e alle buone pratiche per la prevenzione delle malattie delle piante ornamentali.

L’incontro ha visto la partecipazione di numerosi esperti del settore, che hanno condiviso esperienze e conoscenze, dando vita a un dibattito costruttivo e stimolante. Mario Calliari, presidente di Fiori del Trentino, ha sottolineato il valore di queste iniziative:

“Il nostro convegno annuale rappresenta un’occasione fondamentale per aggiornare gli associati sulle ultime innovazioni e sulle sfide del settore. Solo attraverso il confronto e la condivisione di conoscenze possiamo affrontare il futuro del florovivaismo con consapevolezza e determinazione.”
L’Associazione dei Florovivaisti Trentini desidera ringraziare tutti i partecipanti, i relatori e i partner che hanno contribuito al successo dell’evento, confermando l’impegno collettivo verso un futuro più sostenibile per il florovivaismo.

 

Il florovivaismo aderisce alla certificazione “Family in Trentino”

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La Giunta provinciale ha approvato un nuovo disciplinare che introduce la certificazione “Family in Trentino” anche per il settore florovivaistico. L’iniziativa offre l’opportunità di ottenere la certificazione a due categorie: le imprese florovivaistiche di produzione e commercio e i centri di giardinaggio (garden center).

“L’iniziativa nasce dalla volontà dell’ente provinciale di migliorare la qualità del servizio offerto dalle floricolture al target famiglia, arricchendo l’offerta con servizi dedicati ai nuclei familiari”, ha dichiarato Francesca Gerosa, vicepresidente e assessore alle politiche per la famiglia e per i giovani della Provincia autonoma di Trento.

Dopo aver certificato 11 categorie – tra cui comuni, cultura, sport e settore ricettivo – la Provincia, tramite l’Agenzia per la coesione sociale, punta ora al settore delle floricolture, orientandole verso standard “family friendly”. Il disciplinare è stato sviluppato in collaborazione con il Servizio Agricoltura della Provincia, il Distretto Famiglia Rotaliana Königsberg, l’Associazione Florovivaisti Trentini (AfloViT) e alcune floricolture del territorio.

I requisiti per diventare “floricolture family”
Le aziende interessate alla certificazione dovranno soddisfare requisiti obbligatori e facoltativi, volti a migliorare il benessere familiare e la sostenibilità ambientale. Tra i requisiti obbligatori:
Spazi di svago e gioco per famiglie;
Dotazioni family (es. tavoli a misura di bambino, scalda-biberon, salviette);
Spazi dedicati all’allattamento;
Scontistiche per famiglie numerose;
Accessibilità per persone con disabilità;
Informazioni sulla certificazione “Family in Trentino”;
Sensibilizzazione alla sostenibilità ambientale;
Consulenze gratuite per la cura delle piante.

Le aziende certificate dovranno inoltre aderire al Distretto famiglia territoriale di riferimento, esporre la vetrofania del marchio e promuovere iniziative legate al risparmio idrico ed energetico. Per ottenere la certificazione, le imprese possono presentare domanda all’Agenzia per la coesione sociale.

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