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L’asta Princeps di Numismatica Picena vi aspetta: nella sessione live di venerdì 21 febbraio vi aspettano ben 420 monete dei papi e degli Stati Pontifici dall’inizio del XV alla fine del XVIII secolo in un’autentica galleria di pagine di storia numismatica sotto le insegne delle chiavi e della tiara.

Pubblicata nel portale DeaMoneta (clicca qui per accedere al catalogo) l’asta Princeps di Numismatica Picena propone ai collezionisti una selezione di monete per la maggior parte in argento, mistura e rame che partendo dal pontificato di Giovanni XXIII (1410-1419) arrivano a quello di Pio VI (1775-1799) attraversando secoli di splendore della corte papale e periodi di profonda crisi come quelli del sacco di Roma e delle tempeste giacobine di fine Settecento.

Le offerte pre asta sono aperte previa registrazione gratuita nel portale DeaMoneta e sulla stessa piattaforma sarà possibile partecipare all’. Passando a esaminare più in dettaglio il catalogo, i lotti 1-131 sono riservati alle monete papali in generale, i lotti 132-270 sono focalizzati invece su coniazioni di zecche marchigiane e, infine, i lotti 271-420 sono appannaggio di una “collezione di monete di mistura e rame di papa Pio VI di un distinto raccoglitore”.

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Lotti 1-131: monete dei papi e degli Stati Pontifici

Dalla sezione di apertura dell’asta Princeps di Numismatica Picena vi mostriamo in prima battuta il lotto 1, un grosso d’argento (molto raro) di Giovanni XXIII coniato a Roma nel 1410-1419 con base di 120 euro; al lotto 10 spicca invece un raro doppio carlino di Clemente VII (1523-1534) con base di 400 euro che al ritratto papale abbina la scena di Gesù che salva Pietro dalle acque rivolgendosi a lui con le parole QVARE DVBITASTI.

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Molto gradevole, al lotto 20, il testone romano di Sede Vacante 1559 alla base di appena 100 euro mentre al lotto 48 ecco la sempre apprezzata piastra di Clemente IX (1667-1669) con al rovescio la cattedra di san Pietro: proposta in qSpl, questa moneta è della variante censita solo dal MIR, molto rara, ed è proposta da 800 euro di base.

Non mancano le monete di rame di pregio, come il baiocco della Sede Vacante 1740 al lotto 64, rarissimo e in Bb, alla base di 50 euro; da quel Conclave risultò eletto papa Benedetto XIV la cui monetazione è rappresentata ad esempio dallo zecchino del lotto 65, coniato nel 1744 e Spl, proposto da 400 euro.

asta princeps di numismatica picena live deamoneta monete oro argento bronzo mistura marche umbira lazio papa papali stato pontificio rarità valore collezioneRientrano in questa parte dell’asta Princeps di Numismatica Picena anche alcune interessanti monete della 1a Repubblica Romana, a iniziare dai due baiocchi romani del lotto 89, moneta della più grande rarità e proposta in conservazione più che Bb da 250 euro. La restaurazione del potete temporale dei papi e l’ultima fase di tale parabola storica sono altrettanto ben rappresentate, ad esempio dal raro scudo della Sede Vacante 1846 al lotto 103 (Spl/qSpl, base 300 euro).

asta princeps di numismatica picena live deamoneta monete oro argento bronzo mistura marche umbira lazio papa papali stato pontificio rarità valore collezioneLotti 132-270: coniazioni pontificie di zecche marchigiane

In questa ricca sezione si inseriscono numerose rarità di officine monetarie “minori” ma che per secoli batterono moneta a nome dei papi di Roma, spesso dando vita a coniazioni interessanti e dal fascino unico. Prendiamo ad esempio il lotto 135, un terzo di grosso per Ancona di Paolo II (1464-1471) raro e migliore di Bb, proposto a 100 euro di base d’asta oppure il giulio a nome di Leone X (1513-1521), sempre zecca di Ancona, proposto al lotto 148 (molto raro, poroso ma buon Bb, base 200 euro).

Rarissimo anche il giulio per Ancona a nome di papa Marcello II, regnante per meno di un mese nel 1555: una moneta che, proposta al lotto 178 in Bb/qBb merita 150 euro di partenza mentre estremamente raro è il testone di Sisto V (1585-1590) datato 1588 e con al rovescio la Madonna di Loreto sulla Santa Casa: ambita da numerosi collezionisti di papali, questa moneta pur in MB merita 400 euro di base.

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asta princeps di numismatica picena live deamoneta monete oro argento bronzo mistura marche umbira lazio papa papali stato pontificio rarità valore collezioneAi lotti 251 e 252 due ulteriori rarità sistine, due monete coniate a Montalto che testimoniano l’affezione di papa Peretti per la propria città natale: si tratta della mezza piastra 1588 con la Vergine fra due santi (Lorenzo e Apollonia) proposta in Mb a 500 euro e del testone 1587 con la Madonna fra due schiere di cherubini (Mb/qBb, 350 euro la base).

Lotti 271-420: monete di Pio VI di un distinto raccoglitore

La terza sezione dell’asta Princeps di Numismatica Picena si focalizza sulla fine del Settecento e sulla messe di moneta spicciola emessa sotto Pio VI non solo dalla zecca di Roma ma anche dalle tante officine provvsionali sparse fra Lazio, Umbria e Marche: baiocchi, sampietrini e madonnine che talvolta costituiscono autentiche rarità o particolarità. Per Roma, iniziamo mostrandovi il lotto 288, una madonnina “fra Repubblica Romana e Restaurazione” coniata su un alberello giacobino da due baiocchi (molto rara, Spl, base 150 euro) e a seguire un raro sampietrino con doppia impronta di san Pietro (in rilievo e in incuso): un errore di zecca raro e Bb proposto alla base di 40 euro.

asta princeps di numismatica picena live deamoneta monete oro argento bronzo mistura marche umbira lazio papa papali stato pontificio rarità valore collezioneRarissimo il baiocco anconetano al lotto 332 e coniato nel 1796: migliore di Bb, con le usuali debolezze di conio, parte in catalogo da una base di 200 euro mentre richiede una prima offerta di almeno 250 euro la madonnina da cinque baiocchi della zecca di Ascoli, estremamente rara e in buon Bb, al lotto 337.

Dalle Marche all’Umbria per la rara madonnina coniata a Gubbio nel 1797: una moneta proposta nell’asta Princeps di Numismatica Picena a 100 euro di base e rara. Rarissimo, invece, il quattrino per la zecca di Matelica al lotto 375 proposto in qSpl con iridescenze rosse e meritevole di ben 300 euro di base.

asta princeps di numismatica picena live deamoneta monete oro argento bronzo mistura marche umbira lazio papa papali stato pontificio rarità valore collezioneFreschissima e di estrema rarità anche la madonnina da cinque baiocchi di San Severino (taglio a stelle) che l’asta Princeps di Numismatica Picena del 21 febbraio offre al lotto 391: in buon Bb, è stimata 200 euro. Dalla stessa zecca proviene anche un rarissimo quattrino in Bb che merita 600 euro di base, a riprova di come anche gli “spiccioli” del passato possano rivestire un’importanza eccezionale per i collezionisti.

Concludiamo la nostra rassegna spostandoci a Terni, dalla cui zecca uscì nel 1797 la madonnina proposta al lotto 409 (molto rara, Mb, 250 euro) e quindi a Viterbo per un sampietrino non raro ma in eccellente conservazione per il tipo (Spl) che al lotto 416 parte da 60 euro di base. A voi il piacere di sfogliare tutti gli altri lotti dell’asta Princeps di Numsimatica Picena che, vi ricordiamo, si svolgerà live in sessione unica venerdì 21 febbraio dalle ore 15.30 su DeaMoneta.

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