Prezzi diesel e benzina, aumento accise e i dazi di Trump stanno per creare la tempesta perfetta

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Il prezzo della benzina in Italia si è attestato tra i più elevati d’Europa. La media annuale, considerando la modalità servito, è stata di 1,98 euro al litro, con punte massime di 2,05 euro al litro nei mesi di marzo e aprile. Questo valore supera quello registrato in altre nazioni dell’Unione Europea, come la Germania (1,86 euro/litro), la Spagna (1,72 euro/litro), la Bulgaria (1,39 euro/litro) e la Turchia (1,25 euro/litro).Vediamo meglio:


  • Ecco la tempesta perfetta dei prezzi di diesel e benzina
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  • Differenze regionali e le province più colpite

Ecco la tempesta perfetta dei prezzi di diesel e benzina

Le tensioni sul mercato petrolifero rischiano di aggravare il problema. L’introduzione dei dazi americani e le possibili contromisure di Europa e Cina possono determinare nuovi rincari. Secondo le stime degli analisti, se le tariffe doganali statunitensi venissero confermate, si registrerebbe un incremento immediato del prezzo del Brent e del WTI tra il 3 e il 5%, con un conseguente impatto sui prezzi al dettaglio della benzina.

In Italia, questo potrebbe tradursi in un aumento del costo del carburante self-service, portandolo dagli attuali 1,82 euro al litro fino a 1,90 euro al litro. L’Adoc, associazione a tutela dei consumatori, ha analizzato il fenomeno e, secondo il suo ultimo rapporto, i prezzi della benzina in Italia superano quelli di 23 Paesi UE, con solo Olanda, Danimarca e Grecia che registrano valori ancora più alti, compresi tra 1,84 e 2,00 euro al litro. Anche in alcuni Paesi extraeuropei come Norvegia e Svizzera, i costi superano 1,84 euro al litro, ma restano comunque inferiori a quelli italiani. Il divario con altre economie europee è netto: in Francia e Portogallo il prezzo medio è di 1,76 euro al litro, in Germania di 1,75 euro al litro, in Belgio di 1,63 euro/litro, mentre in Spagna il costo scende fino a 1,56 euro al litro. Vediamo meglio;

Uno degli elementi che determinano i costi così elevati in Italia sono le accise, imposte indirette che gravano sul prezzo finale del carburante. Su un litro di benzina venduto a 1,80 euro, ben 1,05 euro derivano dalle accise, mentre il resto è il costo industriale e dall’Iva. Se queste imposte venissero eliminate, il prezzo della benzina si ridurrebbe sotto 0,80 euro al litro. Solo Olanda e Danimarca impongono un prelievo fiscale maggiore, con accise che possono arrivare fino a 1,14 euro al litro.

Il tutto mentre il Ministero dell’Economia ha annunciato l’aumento delle accise sul gasolio come una misura volta a garantire un riequilibrio fiscale ed ecologico, in linea con le politiche dell’Unione europea. Proprio l’introduzione del decreto accise completerebbe quella che possiamo definire la tempesta perfetta per gli automobilisti italiani.

il governo ha deciso di aumentare progressivamente le accise sul gasolio di 1-2 centesimi all’anno, riducendo quelle sulla benzina di un importo equivalente. L’obiettivo è raggiungere una parità fiscale tra i due carburanti entro il 2030. Secondo l’esecutivo, questa politica contribuirà a ridurre il consumo di gasolio, considerato più inquinante rispetto alla benzina, e a incentivare la diffusione di veicoli a minore impatto ambientale, come le auto ibride ed elettriche. Ma non tutti gli automobilisti sembrano pensarla allo stesso modo.

Differenze regionali e le province più colpite

Un elemento di criticità nel sistema dei prezzi del carburante in Italia è la disomogeneità a livello regionale. Secondo le analisi condotte dall’Adoc e basate sui dati ufficiali del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, la provincia con i prezzi più elevati è Bolzano, dove la benzina in modalità servito ha raggiunto i 1,927 euro al litro, mentre il gasolio ha toccato 1,852 euro al litro. Al contrario, le Marche risultano la regione con i prezzi medi più contenuti.

Anche la differenza di prezzo tra la modalità self-service e quella servita è un fattore critico, con una maggiorazione media compresa tra 0,15 e 0,20 euro al litro, che in alcune aree può superare i 0,25 euro al litro

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