Pe chiede a Bce di valutare impatto dei conflitti su stabilità prezzi

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Nella seduta plenaria di oggi, in una risoluzione non legislativa adottata con 378 voti a favore (con 233 contrari e 26 astensioni, ndr) i deputati dell’Europarlamento chiedono alla Banca centrale europea (Bce) di fare di più per arginare l’inflazione, che colpisce soprattutto i più vulnerabili della società, e di garantire che l’eventuale introduzione di un euro digitale tenga conto delle preoccupazioni dei cittadini.

Per la prima volta, dunque, l’aula di Strasburgo chiede specificamente a Francoforte di valutare in che modo la guerra e i conflitti incidano sulla stabilità dei prezzi. Gli eurodeputati continuano a dichiararsi preoccupati per il persistere di un’inflazione elevata e per i suoi effetti sui gruppi a basso reddito.

Preoccupazioni in materia di inflazione

I parlamentari sostengono che la Bce ha sbagliato la sua valutazione secondo cui l’inflazione avrebbe dovuto essere solo transitoria e chiedono di migliorare i modelli di previsione economica per consentire una migliore definizione delle politiche. L’Eurocamera denuncia inoltre la “sovvenzione significativa” al settore bancario derivata indirettamente dalle politiche della Banca centrale, che ha portato a ingenti pagamenti di interessi sui depositi bancari presso la stessa Bce, e chiede misure atte ad attenuare il problema.

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Realizzazione dell’euro digitale

Gli eletti comunitari affermano che la fiducia dei cittadini è necessaria per garantire il successo dell’introduzione dell’euro digitale e chiedono che la Banca centrale europea dimostri i suoi vantaggi, prima che l’eventuale decisione di emetterlo sia adottata, trattandosi di una decisione politica, dai legislatori dell’Ue, piuttosto che esclusivamente dal Consiglio direttivo della Bce. Insistono sul fatto che un euro digitale dovrà affiancarsi al contante fisico, che dovrebbe “rimanere ampiamente disponibile e accessibile”. I problemi di stabilità finanziaria e i potenziali cambiamenti nella struttura del settore finanziario derivanti dall’introduzione di un euro digitale devono essere presi in considerazione anche dall’istituzione comunitaria con sede a Francoforte, aggiungono gli eletti a Strasburgo, e non da sola.

Invito a presentare un nuovo “piano geopolitico”

Per la prima volta, quindi, gli eurodeputati chiedono alla Bce di elaborare un piano sulla geopolitica 2025-2030 al fine di comprendere meglio le implicazioni delle guerre e dei conflitti sulla stabilità dei prezzi.

Il Parlamento europeo chiede inoltre di valutare in quale misura i cambiamenti climatici incidono sulla sua capacità di mantenere la stabilità dei prezzi. Nella risoluzione si afferma che l’ente dovrebbe utilizzare gli strumenti disponibili per garantire che le banche prendano sul serio i rischi finanziari ed esterni, compresi quelli climatici e geopolitici.

I deputati insistono, infine, sul fatto che la stabilità dei prezzi rimane l’obiettivo primario della Banca centrale europea e avvertono che il perseguimento degli obiettivi secondaricompromette l’indipendenza della Bce“.

Dibattito con Christine Lagarde

Durante il dibattito in plenaria di lunedì (11 febbraio 2025) con la presidente della Banca Pecentrale, Lagarde, i parlamentari europei si sono scontrati sulla questione di una politica monetaria neutrale rispetto al mercato della Bce e sulla misura in cui la stabilità dei prezzi dovrebbe determinare le sue azioni. Alcuni eurodeputati hanno inoltre sostenuto che Francoforte si dovrebbe concentrare maggiormente sulle esigenze della gente comune, mentre altri hanno affermato che nel mondo volatile di oggi la Bce deve essere meglio preparata ad affrontare gli shock geopolitici.

Tassi d’interesse

Inoltre si sottolinea che il mantenimento di tassi di interesse troppo elevati potrebbe nuocere alla crescita economica. Dunque chiede alla Bce di non abbassare troppo rapidamente i tassi di interesse, tenuto conto del rischio che i livelli di inflazione possano ricominciare ad aumentare mentre è già superiore al 2%. Altro punto da considerare è il ruolo fondamentale svolto dalle aspettative di inflazione e il fatto che un’eccessiva volatilità dei tassi potrebbe distorcere tali aspettative. Il Parlamento invita a valutare l’impatto delle variazioni dei tassi di interesse sui diversi settori economici, tra cui i settori ad alta intensità di capitale.

Si ricorda che politiche di bilancio prudenti da parte degli Stati membri possono integrare gli sforzi della Bce volti a mantenere bassa l’inflazione e tutelare in tal modo i redditi. Affrontare i livelli eccessivi di disavanzo pubblico e debito pubblico è fondamentale per mantenere un’economia stabile e una crescita sostenibile e per consentire ai Governi di disporre del margine di manovra politico necessario per rispondere agli shock negativi.

Il Pe riconosce che gli shock dal lato dell’offerta, provenienti principalmente da fonti esterne, sono stati tra i principali fattori all’origine delle impennate dell’inflazione e che la politica monetaria ha un effetto più diretto sui livelli di inflazione quando deriva principalmente da fattori legati alla domanda piuttosto che da fattori legati all’offerta.

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