Cementir Holding, volumi di vendita in rialzo nel 2024

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Si chiude con volumi di vendita in crescita il 2024 di Cementir Holding, tra cemento, calcestruzzo e aggregati, secondo i dati di preconsuntivo approvati ieri dal consiglio di amministrazione insieme all’aggiornamento del piano industriale al 2027, con tanto di fatturato, margini e dividendi in aumento. «Il 2024 è stato un altro anno soddisfacente per il nostro gruppo, che ha dimostrato una notevole resilienza nonostante il complesso contesto geopolitico e macroeconomico», ha commentato Francesco Caltagirone jr, presidente e amministratore delegato della società del Gruppo Caltagirone. «Ci prepariamo ad affrontare il prossimo triennio», ha poi aggiunto, «con una presenza industriale rafforzata, grazie all’ammodernamento del forno 4 in Belgio, che migliorerà l’efficienza attraverso un maggiore impiego di combustibili alternativi». Ma anche grazie «alla seconda linea di produzione in Egitto, ora pienamente operativa e capace di generare ricavi aggiuntivi dalle esportazioni e all’opportunità di decarbonizzare completamente il nostro impianto di Aalborg entro il 2030 con un investimento contenuto». Ecco perché «guardiamo con fiducia rinnovata alle sfide future», ha concluso Caltagirone jr.

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Nel dettaglio, nell’anno alle spalle i volumi venduti di cemento e clinker (10,7 milioni di tonnellate) sono aumentati dello 0,5% rispetto al 2023, «grazie al buon andamento in Turchia e in misura minore negli Stati Uniti e Egitto, che ha compensato la riduzione dei volumi nelle altre aree geografiche», spiega il comunicato. I volumi di vendita del calcestruzzo (4,6 milioni di metri cubi) sono aumentati invece del 7%, con le vendite di aggregati che hanno raggiunto 10,1 milioni di tonnellate, in crescita del 7,1%. Così i ricavi sono stati pari a 1.686,9 milioni (-0,4% sul 2023), a fronte dei ricavi non-GAAP fotografati a 1.648,8 milioni (-2,7% sul 2023), con un risultato ante imposte a 284,9 milioni (-2% rispetto al 2023).

Guardando ai prossimi tre anni, sono confermate le cinque priorità strategiche del gruppo, tra sostenibilità, valorizzazione delle persone, innovazione, miglioramento della competitività e crescita e posizionamento. In particolare, la società «continua a combinare crescita organica, acquisizioni strategiche e investimenti mirati nei mercati chiave», spiega. E dunque, «mira a rafforzare l’integrazione verticale e la propria posizione competitiva nelle regioni Nordic & Baltic, Belgio e Turchia, consolidando la leadership globale nel cemento bianco attraverso azioni mirate nei mercati strategici e cogliendo opportunità di crescita esterna nel core business».

RATING “A” DA CDP
Nella rotta verso il 2027 i numeri sono visti tutti in crescita nonostante lo scenario macroeconomico che continua a essere caratterizzato da un’elevata incertezza, con una crescita globale debole ma con andamenti differenziati tra le varie aree. In questo contesto Cementir Holding prevede per il 2025 di raggiungere ricavi consolidati per circa 1,75 miliardi, «grazie a una ripresa dei volumi, un aumento dei prezzi trainati dall’inflazione». Questo, a fronte di un margine operativo lordo di circa 415 milioni e una posizione di cassa netta di circa 410 milioni a fine periodo, a parità di perimetro.

Per il resto, il piano industriale proietta i ricavi in aumento a circa 2 miliardi nel 2027, con un tasso di crescita medio annuo del 6-7%. Il Margine operativo lordo, visto a circa 465 milioni, avrà invece un tasso di crescita medio annuo di circa il 5%. Nello stesso tempo saranno messi in campo investimenti annui medi per circa 86 milioni per lo sviluppo della capacità produttiva, il mantenimento dell’efficienza degli impianti, la salute e sicurezza e la digitalizzazione. Ma sono previsti ulteriori investimenti in sostenibilità cumulati per 53 milioni puntati su progetti che consentiranno una riduzione delle emissioni di CO2. Infine, la posizione di Cassa netta sarà di circa 700 milioni a fine 2027 derivante da una generazione di cassa di oltre 400 milioni. Agli azionisti è invece riservato un dividendo crescente con un payout compreso tra il 20% e il 25% dell’utile di periodo. Intanto il gruppo ha fatto sapere di essere stato inserito per la prima volta nella prestigiosa “A List” nel Climate Change di Cdp. Ma ha anche mantenuto la sua leadership nella gestione delle risorse idriche ottenendo un punteggio di A- in Cdp Water, per il terzo anno consecutivo.

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