Avviso dell’Asp di Catanzaro per progettare con enti del terzo settore per predisporre ambulatori mobili

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Dalla data di pubblicazione sulla sezione avvisi del sito internet dell’Asp di Catanzaro avranno 15 giorni di tempo gli enti del terzo settore per candidarsi alla coprogettazione di progetti legati all’assistenza sanitaria di primo livello per utenti indigenti ai margini del servizio sanitario locale, con attività che dovranno concludersi entro il 31 dicembre 2029.

Nello specifico, il Programma – Interventi nell’area “Contrastare la povertà sanitaria” prevede «il potenziamento della medicina di prossimità per la presa in carico dei bisogni di salute della popolazione in vulnerabilità socio-economica, attraverso l’outreach e l’attivazione di Comunità, funzionali alla quantificazione e qualificazione dei bisogni di salute inespressi da rappresentare ai servizi territoriali e al loro soddisfacimento immediato. Attraverso un approccio di offerta attiva si prevede l’erogazione delle prestazioni sanitarie mediante personale sanitario e socio-sanitario dedicato da utilizzare in attività di outreach, che operi anche in ambulatori mobili, oltre che in spazi già esistenti, in collaborazione con tutte le articolazioni del territorio, in modo da raggiungere le persone hard to reach e la popolazione invisibile ai servizi sanitari, per soddisfarne i bisogni di cura all’interno di percorsi clinico-assistenziali e prevedendo, qualora necessaria l’erogazione di medicinali e dispositivi, il referral verso le strutture della medicina territoriale o ospedaliere. Funzionali a tale modalità operativa saranno gli accordi di co-progettazione con gli ETS e il coinvolgimento, nel partenariato operativo, dei servizi sociali dei Comuni, per facilitare ingaggio e compliance delle persone in povertà sanitaria».

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Il tavolo sarà chiamato a co-progettare un modello di collaborazione tra l’ASP di Catanzaro ed ETS in grado di soddisfare le seguenti esigenze:

  • attività di mappatura del fabbisogno territoriale, attraverso la ricognizione dei luoghi interessati, al fine di far emergere i bisogni e gli stessi destinatari in collaborazione con i Servizi Sociali dei Comuni dei Distretti di riferimento e gli stakeholder territoriali;
  • attività di formazione all’equipe multidisciplinare;
  • identificazione dei soggetti beneficiari e accompagnamento dei destinatari nell’accesso ai servizi promossi dal progetto;
  • potenziamento dell’utilizzo dei servizi sanitari e socio-sanitari che prevedano azioni atte a favorire la medicina di prossimità, rivolta ai soggetti indigenti o in disagio socio-economico, attestato dall’ ETS accreditato, individuato dall’ Azienda, a seguito della procedura in parola, stante la funzione dell’ETS medesimo, di orientamento dei soggetti in povertà sanitaria verso i servizi sanitari accessibili sul territorio.
  • predisposizione e rafforzamento di attività di setting assistenziali e di outreach in contesti deprivati ad elevata marginalità sociale;
  • implementazione di attività outreach in comunità distanti dai punti principali ed ordinari di erogazione delle prestazioni sanitarie in considerazione di un contesto di isolamento, per conformazione geo/orografica del territorio;
  • attività di sensibilizzazione, di diffusione di materiale informativo di progetto e di educazione sanitaria rivolta alle fasce di popolazione coinvolta dal progetto;
  • erogazione/distribuzione farmaci: Erogazione di medicinali in fascia C o fascia A senza nota AIFA1 o di dispositivi medici durevoli (ad esempio protesi odontoiatriche).

Tra i criteri specifici richiesti agli enti del terzo settore:

  • adeguata capacità operativa almeno quinquennale, nell’ambito di realizzazione dell’iniziativa proposta. Detta capacità operativa è dimostrabile mediante l’indicazione di collaborazioni, progetti e/o programmi terminati e/o in corso nell’ambito di realizzazione dell’iniziativa proposta, espletate in qualità di capofila o partner, e/o mediante partenariati strutturati nel tempo;
  • esperienza almeno quinquennale, nella gestione o nel coordinamento delle attività, comprovata mediante la descrizione della propria opera allegata alla domanda di partecipazione od ogni altro utile elemento di riscontro (ivi compresi eventuali certificazioni, riconoscimenti o altri elementi che attestino la qualificazione dell’ente);
  • capacità operativa dell’ente, dimostrata anche mediante l’indicazione del numero degli associati, dei volontari, dei collaboratori o delle figure professionali impegnati nelle attività, nonché l’indicazione della dimensione territoriale della sua organizzazione (ad esempio numero delle sedi);
  • esperienza di partecipazione a interventi progettuali di assistenza sanitaria e sociosanitaria a sostegno delle categorie in vulnerabilità socio-economica.

Per le attività di co-progettazione con gli Ets, che si sarebbero dovuto svolgere dal 24/10/2024 al 31/12/2029, è prevista sul fondo FSE una copertura finanziaria di 61.116 euro.





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