L’Umbria ha un legame profondo con il turismo. Paesaggi incantevoli, grande spiritualità e un patrimonio enogastronomico invidiabile che rappresenta il principale strumento d’attrazione per il turismo esperienziale legato alle sue eccellenze agro-alimentari. Ecco quanto emerge da un’indagine condotta sul campo dell’Osservatorio dell’Isnart sull’Economia del Turismo, secondo cui olio extra vergine d’oliva tartufo, birra artigianale e il cioccolato, non solo invogliano tanti turisti (nel territorio umbro) ma fanno girare in modo sostanziale l’economia.
Umbria attrattiva con il turismo esperienziale
L’indagine dell’Osservatorio Isnart sul turismo esperienziale in Umbria è stata presentata alla Borsa Internazionale del Turismo (BIT) a Milano dal Segretario Generale della Camera di Commercio dell’Umbria, Federico Sisti, e dal dirigente Isnart Paolo Bulleri.
“L’indagine – afferma Sisti – evidenzia come il turismo esperienziale rappresenti per l’Umbria un’importante realtà in continua crescita, capace di attrarre volumi crescenti di turismo, peraltro con capacità di spesa nettamente superiore alla media nazionale grazie a una serie di fattori chiave, tra cui l’ottimo rapporto prezzo-qualità che offre la nostra regione”.
“Un segmento di sicuro interesse e di opportunità – rimarca Sisti ricordando che la Regione e l’Ente camerale umbro ci stanno già lavorando – che l’indagine Isnart analizza guardando ai settori emergenti che non hanno ancora espresso tutto il loro potenziale, tralasciando ad esempio il vino, visto che l’enoturismo è già molto affermato e consolidato e di esso ormai si conosce tutto. L’altro cardine del lavoro dell’Osservatorio sono i grandi eventi enogastronomici, che generano un impatto economico positivo e che rappresentano elemento di promozione di grande importanza per il turismo regionale”.
Quali sono le eccellenze del territorio umbro?
L’indagine sulle imprese ha coinvolto 500 attività legate alla produzione di olio, tartufo, birra e cioccolato, ricordando come i turisti adorino questi prodotti. Il 48,6% delle imprese coinvolte nella ricerca appartiene al settore olivicolo, seguito dagli agriturismi (16,6%), dagli hotel (9%) e dai produttori di tartufo (6,2%).
Nell’anno appena trascorso, più del 20% dei turisti ha scelto l’Umbria per la sua offerta gastronomica, mentre circa il 30% è stato attratto dall’eccellenza della ristorazione. Tra i dati più importanti risaltano alcune cifre: l’8,8% dei visitatori ha acquistato prodotti tipici locali; il 6,1% ha partecipato a eventi enogastronomici; la percentuale di turisti al 9,5% ha scelto di pranzare in ristoranti stellati o gourmet; il 13,9% ha visitato cantine e frantoi; l’8,9%, infine, ha preso parte a fasi di produzione agroalimentare.
L’olio umbro extravergine d’oliva è riconosciuto a livello internazionale e rappresenta un elemento chiave del turismo esperienziale. Numerose aziende, infatti, organizzano degustazioni e visite ai frantoi, per dare al turista un momento unico. Sul tartufo l’Umbria si è dimostrata una delle regioni leader nella sua produzione, con esperienze che vanno dalla ricerca nei boschi alla degustazione in ristoranti altolocati. Il 6% dei visitatori ha raccontato di aver partecipato almeno una volta alla tradizionale “caccia al tartufo”.
Il settore della birra artigianale in Umbria è in forte espansione, con birrifici che offrono esperienze immersive tra visite ai laboratori e degustazioni guidate. L’11,1% dei turisti ha visitato un birrificio nel 2024. Per chiudere col tesoro dell’Umbria, sua maestà “il cioccolato“, protagonista eventi come l’Eurochocolate (a Perugia) e tour guidati nelle fabbriche di cioccolato che attirano migliaia di visitatori ogni anno.
Quanto incidono gli eventi sul turismo in Umbria?
L’Umbria ospita numerosi eventi enogastronomici che attirano visitatori da tutto il mondo e queste manifestazioni hanno un impatto economico positivo sul bilancio e, al tempo stesso, rappresentano strumenti di promozione fondamentali per il turismo regionale.
Il turismo esperienziale, in sintesi, è un’opportunità per lo sviluppo sostenibile dei borghi umbri, visto che le aziende stanno investendo in certificazioni green e in nuove tecnologie per ridurre l’impatto ambientale. Il turismo digitale, infine, sta trasformando la promozione del territorio, con piattaforme di prenotazione online e realtà aumentata al fine di implementare l’esperienza dei visitatori. Ecco perché si può dire che l’Umbria è tra le destinazioni più ambite per il turismo esperienziale in Italia.
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