Sapori del Piemonte: alla BIT di Milano, Langhe Monferrato Roero e Cuneese insieme per proporre una grande, magica, destinazione

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In occasione della BIT – Borsa Internazionale del Turismo 2025 di Milano, Torino, Cuneese e Langhe Monferrato Roero si sono presentate quali destinazioni magiche, proponendo esperienze uniche in territori ricchi di fascino dove prodotti tipici, arte e cultura si intrecciano con eventi e spettacoli dal richiamo internazionale.

L’evento, dedicato agli operatori del turismo e agli organi di stampa, è stato organizzato nell’ambito del calendario iniziative della Regione Piemonte.

Se c’è una città dove la magia si avverte in ogni piazza, via ed angolo nascosto, quella è Torino. La sua posizione, al centro di un triangolo ideale che unisce altre città come Praga e Lione, le conferisce una dimensione esoterica che ha attraversato secoli di leggende e credenze popolari. La città, infatti, è conosciuta come un crocevia energetico, un punto di intersezione di forze cosmiche che si intrecciano in un equilibrio sottile tra luce e ombra, tra magia bianca e nera.

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La magia bianca di Torino è quella che si associa alla protezione, alla guarigione e al bene. È la magia che si riflette nella bellezza dei suoi monumenti, nei maestosi palazzi storici e nelle piazze che raccontano di un passato luminoso. Ma Torino è anche terra di magia nera, quella che attrae l’oscurità, l’occulto e l’inconscio. Le sue strade sono piene di storie misteriose, di culti segreti e pratiche esoteriche che hanno alimentato la sua fama nel corso dei secoli.

Queste due anime hanno dato luce nel 1998 al Tour Torino Magica® realizzato da Somewhere Tour Operator, un itinerario guidato di grande interesse che permette di guardare la città con occhi diversi divenendo, negli anni, un tour-icona di Torino.

L’itinerario proposto si snoda tra le principali piazze cittadine, da piazza Statuto (vertice del triangolo di magia nera insieme a San Francisco e a Londra) a piazza Castello, epicentro dell’energia positiva della città a piazza Solferino (con la Fontana Angelica) toccando maestosi palazzi, alcuni dei quali Residenze Reali Patrimonio Unesco sino alla Gran Madre, una delle chiese più belle della città considerata come un forte punto di magia bianca dove si dice che anche qui sia sepolto il Sacro Graal, e alla Mole Antonelliana, simbolo della città e uno dei simboli esoterici di magia bianca. Senza tralasciare il Museo Egizio, secondo per importanza dopo quello del Cairo; sembra proprio che il museo custodisca numerosi oggetti dotati di cariche sia positive sia negative, divenendo così un enorme campo energetico di forze della luce e delle tenebre.

Ed è proprio grazie a questo forte legame tra Torino e la magia che la città sarà il palcoscenico del più grande Campionato Mondiale di Magia FISM che per la seconda volta nella storia della magia torna in Italia.
Dal 14 al 19 luglio i migliori artisti del mondo si raduneranno nella capitale sabauda per inventare nuovi prestigi, condividere le nuove creazioni magiche, partecipare a workshop esclusivi e dare vita a spettacoli straordinari.

“Torino è una città che incarna il dualismo della magia – sottolinea Marcella Gaspardone, Dirigente di Turismo Torino e Provincia – e chi cammina tra le sue vie e piazze, sospeso tra storia e leggenda, non può fare a meno di sentirne il fascino; la magia è per la città un attrattore turistico che interessa visitatori da ogni parte del mondo stimolando inoltre professionisti del calibro di Walter Rolfo che proprio all’ombra della Mole porterà a luglio il Campionato Mondiale di Magia FISM”.

Ed è magico il legame che da Torino porta in Langhe Monferrato Roero, più precisamente a Cherasco, dove si trova il Museo della Magia, il più importante museo italiano dedicato alla magia e all’illusionismo fondato da Don Silvio Mantelli in arte Mago Sales, “prete salesiano per vocazione, mago per passione”, la cui carriera ultradecennale, tra attività missionarie, spettacoli e progetti di solidarietà, si lega ad altri due artisti piemontesi celebri in tutto il mondo, Arturo Brachetti e Walter Rolfo.

L’amicizia che unisce Mago Sales ad Arturo Brachetti è storica: risale, infatti, a quando il grande trasformista era un ragazzo affascinato dai giochi di prestigio di Don Silvio ed è cresciuta nel tempo con collaborazioni, spettacoli di beneficenza, fino alla nomina di Brachetti a testimonial del Museo della Magia. Anche per Rolfo, presidente del comitato organizzatore dei prossimi Campionati Mondiali di Magia e di Masters of Magic, l’incontro con Mago Sales è avvenuto in giovane età ed è stato determinante per il suo avvicinamento al mondo della magia. Rolfo è inoltre co-fondatore della Fondazione del Museo della Magia di Cherasco.

La visita al Museo della Magia, aperto il sabato pomeriggio e tutto il giorno domenica e festivi, si snoda attraverso ambienti tematici allestiti scenograficamente che raccontano ogni aspetto dell’arte magica: le origini della magia e dell’illusionismo, i principali strumenti dei maghi, le diverse forme dello spettacolo magico, i personaggi che hanno fatto la storia della magia e i legami della magia con il mondo dell’occulto.
Attraverso le sue sale, i visitatori potranno scoprire la storia, gli strumenti e i protagonisti di una delle più affascinanti forme di spettacolo in un vero e proprio viaggio in cui bambini e adulti vengono coinvolti in un contesto fiabesco e dove “è proibito non toccare” e alla fine si può… assistere ad un vero show magico!

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Il Museo della Magia è una delle belle storie che sa raccontare Cherasco. Fondata nel 1243 su un altipiano al confine tra le Langhe e la pianura cuneese, è una piccola città dal grande fascino per storia, enogastronomia, architettura ed eventi. Tra le sue vie, ordinate e perpendicolari – memoria delle antiche origini romane – s’incontrano palazzi nobiliari, torri medievali e chiese barocche. Oggi Cherasco è nota per le sue specialità enogastronomiche: è infatti uno degli undici Comuni della DOCG del Barolo ed è la “capitale italiana della lumaca” grazie alle attività dell’Istituto Internazionale di Elicicoltura e alla produzione della Chiocciola Metodo Cherasco. Conosciuti e apprezzati per la loro squisita semplicità i Baci di Cherasco® a base di cioccolato e nocciole. Il Comune ha anche una sua DE.CO. con la Robiola di Cherasco a base di latte di capra. Non tutti sanno che la Salsiccia di Bra, unica al mondo perché a base di carne vitello – da mangiarsi rigorosamente cruda – è stata ideata dai macellai braidesi per la clientela ebraica di Cherasco (da visitare la Sinagoga nell’ex quartiere ebraico).
Oltre all’offerta di prodotti tipici, tanti sono gli eventi ad animare la “Città delle Paci” – a Cherasco si firmarono numerosi trattati di pace nel corso dei secoli, tra cui nel 1796 l’armistizio con Napoleone Bonaparte -: mostre d’arte e mercati dell’antiquariato fanno della “città dalle mura stellate” un luogo in cui intrecciare gusto, cultura e bellezze artistiche con vista sulle colline Patrimonio Mondiale dell’Umanità.

“Sicuramente nell’armonia dei nostri paesaggi vitivinicoli risiede qualcosa di magico – sostiene Mariano Rabino, presidente di Ente Turismo Langhe Monferrato Roero – e lo si percepisce negli occhi dei nostri turisti che ci scelgono per l’accoglienza gentile, l’alta qualità dei servizi e le opportunità esperienziali che abbracciano natura, enogastronomia e cultura; Cherasco, in questo senso, ben rappresenta Langhe Monferrato Roero con la sua variegata offerta turistica arricchita dalla presenza di un Museo della Magia unico in Italia”.

Dai paesaggi vitivinicoli delle colline UNESCO alla magia delle vallate del Cuneese, dove permane la cultura occitana, dove i piccoli borghi si assopiscono in inverno sotto la neve per risvegliarsi con i primi tepori primaverili e sbocciare con l’energia estiva. Proprio nel cuore di queste terre, a Dronero in Valle Maira, trova la sua sede Blink, il Circolo magico più felice al mondo. Qui, alcuni appassionati coltivano il loro interesse per il mondo della magia, programmando spettacoli, corsi, laboratori, conferenze e workshop. La rassegna annuale Sim Sala Blink, da loro organizzata, porta ogni anno sul palco dei teatri di Dronero, Busca e Cuneo, artisti di fama nazionale e internazionale divertendo grandi e piccini con sketch di illusionismo, ventriloquio, mentalismo, prestigiazione e cartomagia.

Il Cuneese custodisce inoltre un ricco patrimonio di leggende e tradizioni popolari legate alla magia, che rappresentano un prezioso retaggio della cultura popolare alpina. Ne sono un esempio i Sarvan o Sarvanot, piccoli esseri magici descritti come birichini e divertenti perché adorano fare scherzi agli umani e confondere chi cammina nei boschi. In pianura, così come nelle vallate, si parlava un tempo anche di Masche: donne, magari vedove o con la tendenza a vivere solitarie, che erano note per la loro profonda conoscenza del mondo naturale e delle proprietà delle piante. Per questo motivo i loro intrugli venivano associati spesso a riti magici. Considerate “ancelle del demonio” queste donne venivano sottoposte anche a torture durante processi sommari, estorcendo loro con violenza la confessione di essere una Masca. La Valle Po ha custodito, nella piccola località di Rifreddo, documenti storici risalenti alla fine del ‘400 attestanti le persecuzioni alle streghe, con processi ad alcune donne del luogo. Eventi come Le Notti delle Streghe di Rifreddo – in programma tradizionalmente nel mese di ottobre – mantengono viva la memoria storica, offrendo anche una rilettura educativa e scientifica di tali tematiche. Per scoprire i Sarvanot, invece, bisogna addentrarsi nei boschi delle Alpi di Cuneo, magari scegliendo uno degli itinerari tematici proposti su Visitcuneese.it

Secondo Mauro Bernardi, Presidente dell’ATL del Cuneese: “Il patrimonio culturale, naturale, gastronomico e artistico delle Alpi di Cuneo rende questo territorio unico nel suo genere: un luogo in cui paesaggi straordinari si intrecciano con tradizioni secolari creando un’identità autentica e affascinante. Il Cuneese non smette mai di stupire, offrendo una ricchezza di esperienze che spaziano dalla storia al folklore, dall’arte alla natura incontaminata: basti pensare a emblemi unici quali la Cupola del Santuario Regina Montis Regalis di Vicoforte e alle vette alpine che si stagliano con forza verso il cielo intorno al Re di Pietra, il Monviso. E quando a tutto questo si aggiunge l’elemento della magia, il territorio si trasforma in un palcoscenico di meraviglia, capace di incantare e conquistare chiunque lo visiti.”

La presentazione, moderata dal giornalista Danilo Poggio, si è conclusa con una degustazione di prodotti tipici piemontesi quali i Cuneesi, i Baci di Cherasco® e la Birra Torino Magica®! realizzata in collaborazione con il birrificio artigianale Edit, con un esilarante spettacolo dei maghi Blink che ha unito arte e sapore proponendo numeri di illusionismo con il Tartufo Nero del Cuneese: scovare questo tesoro, in fondo, non è mai stato così divertente!

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