Rinnovo delle tariffe in convenzione: nuovo sollecito alla Regione Piemonte
La lettera della Diaconia Valdese e altre associazioni di settore
Venerdì scorso, 7 febbraio, la Diaconia Valdese, insieme a Uneba Piemonte, Aria, Agidae e Associazione provinciale cuneese case di riposo, ha inviato alla Regione Piemonte una lettera per denunciare ancora una volta la drammatica non sostenibilità economica e patrimoniale degli enti e organizzazioni che, in Piemonte, operano nel settore socio-sanitario, prima fra tutti l’assistenza e accoglienza di persone anziane.
Nella lettera si ricorda che la Regione aveva comunicato a fine 2024 un intervento di adeguamento delle tariffe in convenzione, previsto per la fine di gennaio 2025, ad oggi non ancora attuato.
A fronte del rinnovo del Contratto Nazionale di Lavoro, che la Diaconia Valdese ha sottoscritto ancora nel 2024, e di un generale e marcato aumento dei costi, diventa indispensabile concordare un piano tariffario pluriennale che consenta di pianificare il futuro senza rischiare il default.
Le associazioni segnalano inoltre nella lettera la necessità di affrontare in tavoli tecnici il tema della carenza di personale.
Di seguito il testo integrale della lettera
Torino 7/2/25
OGGETTO: Deliberazione della Giunta Regionale 27 maggio 2024, n. 38-8654 Presa d’atto del ”Patto per un Welfare innovativo e sostenibile”
In riferimento all’oggetto le scriventi Associazioni di Categoria, appartenenti all’area del Terzo Settore e con importante e longeva storia di servizio rivolto alla collettività piemontese, ritornano a rappresentare con forza la situazione di “drammatica” non sostenibilità economica e patrimoniale degli Enti che supportano in via sussidiaria gran parte del settore socio sanitario piemontese.
Pur confermando e apprezzando il dialogo instaurato sia con la parte politica che con quella tecnica della Regione Piemonte, è necessario sottolineare con estrema chiarezza che, sebbene alla fine del 2024 ci sia stato comunicato un intervento normativo di adeguamento tariffario (previsto intorno al 20 gennaio 2025), ad oggi non abbiamo ancora ricevuto alcuna notizia in merito.
Chiediamo pertanto che:
– gli impegni assunti con la Deliberazione di Giunta, richiamata in oggetto, vengano prontamente onorati. Inoltre, ricordiamo che le scriventi associazioni non avevano sottoscritto il Patto, ritenendolo insoddisfacente ai fini di una pianificazione economica sostenibile per le strutture da noi rappresentate, in particolare rispetto al giusto rinnovo dei CCNL e all’aumento generale dei fattori produttivi. Vale la pena sottolineare, inoltre, che i profili tariffari piemontesi (precisando che per tariffa si intende la somma tra le varie componenti e non solo quella a carico del SSR), in relazione agli standard gestionali richiesti e al numero di utenti in convenzione (in numero assoluto basso rispetto a regioni simili per popolazione ed indice di vecchiaia), risultano tra i più bassi in Italia, mentre le tariffe per le prestazioni erogate restano sostanzialmente invariate da oltre un decennio. La nostra responsabilità è di rappresentare le nostre Organizzazioni e i loro Associati facendo emergere, in tutte le sedi opportune e necessarie, che il nostro unico interesse è permettere ai nostri Enti di sostenersi per proiettarsi nel futuro al fine di dare un servizio (sempre più necessario) alla nostra collettività e di garantire ai nostri lavoratori giuste condizioni economiche e organizzative. È evidente e facilmente dimostrabile che le attuali tariffe non sono in grado di garantire il raggiungimento degli obiettivi sopra esposti e, di fatto, rischiano solo di determinare la scomparsa delle nostre attività dai territori.
– Che sia contemplata nella DGR di cui sopra l’opportuna valorizzazione economica che manca per i servizi che meritano pari dignità, in particolare i servizi semi-residenziali (centri Diurni Integrati ed Alzheimer), che, come tutti i servizi socio sanitari, hanno subito un aumento di costo dei fattori produttivi e, quindi, per scongiurare la non sostenibilità, devono essere compensati da un coerente aggiornamento tariffario.
– Che in conclusione, e lo ribadiamo con forza, sia data immediatamente forma e sostanza agli impegni presi con la DGR 38 e contestualmente venga dato avvio concreto e costante ai tavoli di lavoro tecnici per definire con urgenza un piano tariffario pluriennale, che ci permetta di pianificare il futuro senza rischiare un default che avrebbe come causa primaria l’inerzia ed una visione politica parziale e pregiudiziale.
– Infine, non ultimo, che i tavoli tecnici affrontino il tema spinoso, spesso sottovalutato che deve avere immediata discussione della carenza di figure professionali per il nostro settore.
In assenza di risposte concrete ai bisogni descritti ci riteniamo liberi di adottare azioni, anche comunicative, a tutela del futuro dei nostri Associati.
Cordialmente.
Diaconia Valdese, UNEBA Piemonte, Associazione Case di Riposo Cuneo, AGIDAE Piemonte, Aria Piemonte.
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