Il Parlamento ha approvato in via definitiva la Legge di Bilancio 2025. Tra le novità principali, emergono una serie di interventi mirati al sostegno delle famiglie italiane, con misure che spaziano dall’educazione al welfare, dal risparmio energetico alla semplificazione burocratica.
Questo pacchetto di provvedimenti riflette l’impegno del Governo nel garantire un maggior sostegno economico alle categorie più vulnerabili, promuovendo al contempo l’inclusione sociale e la genitorialità. Di seguito vediamo un riepilogo di alcune delle misure più significative.
Fondo alimentare e carta ‘Dedicata a Te’
Con la legge di bilancio 2025 vengono prorogate due misure già in vigore dal 2023 per il contrasto alla povertà:
- Fondo derrate alimentari: Incremento di 50 milioni di euro dal 2025 per la distribuzione di alimenti agli indigenti tramite organizzazioni caritatevoli.
- Social Card (Carta acquisti Dedicata a te): Fondo incrementato di 500 milioni per il 2025 per le carte prepagate per l’acquisto di beni alimentari essenziali. La distribuzione avverrà con il supporto dei Comuni, INPS e Poste Italiane.
Bonus elettrodomestici
Una novità è invece il bonus economico per l’acquisto di elettrodomestici ad alta efficienza energetica con copertura fino al 30% del costo dell’elettrodomestico, con un tetto di:
- € 100
- € 200 per famiglie con ISEE sotto i € 25.000.
Il Fondo stanziato è pari a 50 milioni di euro per il 2025.
L’Assegno Unico e Universale
L’AUU (Assegno Unico e Universale) è la misura principale di sostegno alla genitorialità, destinato a tutte le famiglie con figli a carico fino ai 21 anni (senza limiti di età per figli con disabilità).. Per il 2025, gli importi sono stati rivalutati dello 0,8% in linea con il tasso di inflazione. L’incremento riguarda anche le maggiorazioni per famiglie numerose, figli con disabilità e madri sotto i 21 anni.
Fascia ISEE | Importo mensile per figlio |
---|---|
Fino a € 17.090 | € 190,70 |
Da € 17.090 a € 45.574 | variabile |
Oltre € 45.574 | € 54,50 |
L’importo dell’AUU varia in base all’ISEE e all’età dei figli:
- ISEE fino a €17.090,61: importo massimo di €199,40 per ciascun figlio minore.
- ISEE superiore a €45.574,96 o in assenza di ISEE: importo minimo di €57,00 per ciascun figlio.
Sono previste maggiorazioni per figli con disabilità, nuclei familiari numerosi (dal terzo figlio in poi), madri di età inferiore a 21 anni e nuclei con almeno quattro figli.
Bonus Nascita
Previsto un nuovo assegno una-tantum, pari a € 1.000 , per ogni figlio nato o adottato a decorrere dal 1° gennaio 2025, che sarà riconosciuto dall’INPS su domanda. Il beneficio è destinato alle famiglie con un ISEE inferiore a € 40.000 e viene erogato dall’INPS nel mese successivo alla nascita o all’adozione.
Elevamento dell’indennità di congedo parentale
L’indennità per il congedo parentale aumenta all’80% (rispetto al 60-30% attuale) per due mesi ulteriori, portando il totale a tre mesi, usufruibili entro il sesto anno di vita del bambino o dall’ingresso in famiglia in caso di adozione o affidamento.
Decontribuzione per le lavoratrici madri
La misura di esonero contributivo dedicata alle madri lavoratrici dipendenti con almeno due figli viene estesa alle lavoratrici autonome con reddito non superiore a € 40.000 annui. Riguarda solo redditi non in regime forfettario.
Bonus asili nido
Da segnalare l’ampliamento dell’accesso al bonus per gli asili nido o supporto domiciliare per i figli fino a 3 anni. Le famiglie con un ISEE minorenni fino a €40.000 possono beneficiare di un contributo annuale massimo di €3.600, pari a circa €327 al mese per 11 mesi. Per le famiglie con un ISEE superiore a €40.000, l’importo massimo è di €1.500 annui, equivalenti a circa €136 al mese per 11 mesi. Dal 2025, le somme ricevute a titolo di Assegno Unico non sono più considerate nel calcolo dell’ISEE, ampliando così la platea dei potenziali beneficiari del Bonus Asilo Nido.
Detraibilità delle spese scolastiche per istituti paritari
La detrazione per le spese di frequenza scolastica presso istituti paritari aumenta da € 800 a € 1.000 per alunno o studente. La misura interessa sia scuole dell’infanzia, del primo ciclo di istruzione che le scuole secondarie di secondo grado.
Assegni d’Inclusione e formazione
Anche per il 2025, l’Assegno di Inclusione (ADI) sostituisce il Reddito di Cittadinanza (RdC) come misura principale di contrasto alla povertà per i nuclei familiari con almeno un componente minorenne, disabile o ultrasessantenne. L’importo massimo è di € 500 mensili, con una quota aggiuntiva per chi vive in affitto.
- Requisiti: ISEE fino a €10.140 e reddito familiare non superiore a €6.500 annui, moltiplicati per la scala di equivalenza.
- Importo: integrazione del reddito fino a €6.500 annui, con maggiorazioni per nuclei con over 67 o disabili gravi e contributo per nuclei in locazione pari a €3.640 annui.
Per gli altri nuclei, è previsto il Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL), un incentivo alla partecipazione a percorsi di formazione e inserimento professionale, che prevede un’indennità mensile di € 500 nel 2025. Pensato che chi non rientra nei criteri della NASpI, incentiva la riqualificazione professionale e il reinserimento nel mercato del lavoro. Requisiti: ISEE fino a €10.140 e partecipazione a programmi di formazione o progetti utili alla collettività.
Entrambe le misure mirano a garantire un sostegno economico immediato e a promuovere l’autonomia lavorativa dei beneficiari attraverso politiche attive del lavoro.
Semplificazioni prestazioni INPS
Fino al 31 dicembre 2025, l’accertamento delle prestazioni per patologie oncologiche potrà avvenire sulla base dei soli atti documentali, salvo richiesta specifica di visita da parte dell’utente o necessità da parte della commissione medica.
Sarà inoltre effettuata un unica visita INPS valida sia per ottenere le agevolazioni della legge 104 1992 che per il collocamento mirato al lavoro.
Inoltre per tutte le prestazioni INPS (Assegno unico, disoccupazione, bonus nido, ecc), dal 1° gennaio 2025, nei casi in cui sia richiesto di documentare un pagamento, l’INPS acquisirà le informazioni direttamente dalla banca dati dell’Agenzia delle Entrate, eliminando l’obbligo per l’utente di presentare copia della fattura.
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