Napoli, rifiuti, il centro storico scopre il “porta a porta”: «Differenziata al 50%»

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Tutto il centro della città avrà un nuovo sistema di raccolta differenziata. Il porta a porta sarà attivo in tutta l’area del centro storico, con specifiche particolari per i grandi esercizi commerciali. Addio campane della differenziata stracolme di rifiuti. Il programma partirà il 24 marzo dai Quartieri spagnoli e si allargherà, pian piano, a tutta l’area del centro storico.

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L’obiettivo è arrivare al 50% di raccolta differenziata. Insomma, un servizio migliore al cittadino. Ma l’appello ai napoletani è anche alla civiltà affinché ci sia un corretto smaltimento dei rifiuti. E per questo saranno aumentati i controlli. Per una vera svolta nel ciclo dei rifiuti, però, bisognerà attendere l’attivazione dell’impianto di compostaggio Ponticelli. «Ci siamo, a breve inizieranno i lavori», l’annuncio da Palazzo San Giacomo.

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Napoli e Asia, raccolta differenziata porta a porta: il nuovo servizio nel centro della città

Il piano, chiamato “Napoli differente nel cuore”, presentato ieri in Municipio, prevede un unico calendario per la raccolta differenziata porta a porta, con declinazioni “ad hoc” per le attività commerciali. Il nuovo sistema entrerà in vigore il prossimo 24 marzo nei Quartieri spagnoli e nella zona di San Ferdinando. Poi si estenderà nelle settimane successive nelle altre aree. Viene distinta l’area del centro antico (quella dei Decumani) da quella del centro commerciale (via Toledo e il quartiere San Giuseppe). Nel dettaglio, il progetto sarà così strutturato: si parte il 24 marzo ai Quartieri spagnoli dove saranno coinvolte 14.400 utenze domestiche e 1.900 attività commerciali. Al “centro antico” saranno coinvolte 14mila utenze domestiche e 1.800 attività commerciali, con attivazione del nuovo calendario il 28 aprile. Nella zona definita “centro commerciale” saranno coinvolte 1.900 utenze domestiche e 480 attività commerciali con attivazione del nuovo calendario il 26 maggio. «Il piano è frutto di uno studio dettagliato del territorio e tiene in considerazione l’evoluzione delle aree interessate anche alla luce della forte presenza di flussi turistici», ha spiegato l’assessore all’Ambiente Vincenzo Santagada. Ciò che vogliono sapere cittadini e commercianti, però, è quando buttare l’immondizia. Ecco come funzionerà: carta e cartone saranno raccolti il lunedì, l’indifferenziato sarà prelevato il martedì e il sabato. I rifiuti organici e bio compostabili invece il mercoledì, il venerdì e la domenica. Unica eccezione per plastica e metalli che avranno attività di raccolta in giorni diversi nei vari quartieri.

Il calendario

Il calendario di raccolta dedicato agli esercizi commerciali prevede per l’umido dei ristoranti ritiri giornalieri tutte le sere, molto frequenti anche per i negozi di ortofrutta e bar. Ritiro tutte le sere anche del multilaterale per bar, ristoranti e negozi di abbigliamento. Inoltre dal lunedì al sabato è previsto il ritiro di cartoni a chiusura serale. L’obiettivo del progetto è di aumentare ancora di più le percentuali della raccolta differenziata. «La differenziata sta crescendo – ha spiegato il numero uno di Asia, Domenico Ruggiero – Questo è solo un primo progetto di una serie che realizzeremo nel 2025 per riuscire ad arrivare al 50 per cento di differenziata alla fine dell’anno». L’assessore Santagada ha invece annunciato anche che nella prossima settimana saranno installati 15 cestini “intelligenti” nelle aree più critiche «anche per supplire al grande flusso di turisti» e che, grazie alla collaborazione dell’assessore alla Sicurezza, Antonio De Iesu, ci saranno 12 telecamere mobili da impiegare nella prevenzione. Proprio sul fronte dei controlli, l’altra novità rivelata dall’assessore all’Igiene urbana: «Nel 2023 sono state elevate 1300 sanzioni, mentre nel 2024, grazie all’impiego di ulteriori 10 ispettori ambientali, le sanzioni sono salite a 4500. Ho chiesto all’assessore De Iesu anche la collaborazione della polizia municipale così che qualora vedano qualcuno che conferisce fuori orario e in maniera errata possano intervenire».

Gli impianti

Ma una volta differenziati, i rifiuti che fine fanno? La necessità è quella di avere impianti così da non dover pagare per portare fuori Regione l’immondizia raccolta. Per questo a Palazzo San Giacomo si spinge per accelerare e iniziare i lavori per l’impianto di compostaggio di Ponticelli. «Potremmo pensare di ridurre la tariffa Tari ed evitare così di trasferire i rifiuti fuori dal nostro territorio», dice Santagada. «La scorsa settimana abbiamo validato il profilo della ditta aggiudicataria e a breve potranno cominciare anche a i lavori», aggiunge l’esponente della Giunta Manfredi. Anche Legambiente, attraverso la presidente regionale Mariateresa Imparato che ha partecipato alla presentazione, si dice d’accordo con la svolta: «Noi facciamo ambientalismo scientifico. Per trattare i rifiuti che facciamo con la raccolta differenziata c’è bisogno di impianti industriali che mancano nella nostra Regione. Anche perché – aggiunge – portando in giro per l’Italia i rifiuti diamo “opportunità” agli ecocriminali che spesso si concentrano sul trasporto dei rifiuti».





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