IMPRENDITORE NON SEI SOLO: AIUTARE PER RIPARTIRE

Nel mondo imprenditoriale, il fallimento non è solo una questione economica, ma spesso anche una crisi personale profonda. Andrea Turrini, Vice Presidente e Direttore del Fundraising di Imprenditore Non Sei Solo (INSS), racconta come questa associazione offra supporto concreto e gratuito agli imprenditori in difficoltà. Attraverso formazione e consulenza, piuttosto che aiuti economici diretti, INSS lavora per sanare le radici del problema, offrendo nuove prospettive e, in molti casi, salvando vite. In questa intervista, Turrini ci parla della missione dell’associazione, delle sfide nel raccogliere fondi e della possibilità di esportare questo modello anche in altri Paesi.

Sig. Turrini, qual è stata la motivazione che l’ha spinta a intraprendere il suo percorso con “Imprenditore Non Sei Solo”?

Quando sono partito come volontario di INSS, percorso che poi mi ha portato a diventarne una risorsa interna, la motivazione principale che mi ha spinto a partecipare, è stata quella di dare un contesto economico e sociale diverso per mia figlia. Un contesto che fosse migliore di come l’ho trovato io quando sono diventato imprenditore. Credo fermamente che esista una responsabilità del sapere, se tutti condividessimo ciò che sappiamo che potrebbe fare la differenza per gli altri, inevitabilmente la società migliorerebbe.

Il vostro approccio è unico: formazione e consulenza gratuite invece di aiuti economici diretti. Perché avete scelto questa strada?

Perché le maggiori cause che ti portano alla crisi come imprenditore sono interne. L’aiuto economico non risolve i problemi in quanto il risultato economico è la somma delle azioni che vengono fatte o non fatte correttamente in azienda. Se non risolviamo le problematiche che hanno causato la perdita, il problema non si risolverà e si ripresenterà. Perciò noi andiamo a lavorare sulle idee sbagliate, sulla mancanza di informazioni e sulla cultura della gestione aziendale dell’individuo, tramite la consulenza e la formazione gratuita, per sanare la situazione dell’imprenditore in maniera definitiva partendo da lui stesso.

Oltre a evitare fallimenti aziendali, il vostro obiettivo principale è salvare vite umane. Quanto è diffuso il fenomeno della disperazione economica tra gli imprenditori in Italia?

Il fenomeno è molto più diffuso di quello che normalmente le fonti di informazioni ed i media ci comunicano. Come associazione, seguiamo circa 800 imprenditori in difficoltà e ne inseriamo di nuovi mensilmente circa 30 nuovi. Esistono migliaia di partite IVA in difficoltà in Italia ma molti hanno vergogna di ammetterlo per paura del giudizio e del clima sull’argomento.

In qualità di Vice Presidente e Direttore del Fundraising, quali sono le maggiori sfide che affronta nel reperire risorse per sostenere l’associazione?

Le maggiori sfide che incontriamo sono principalmente due: la prima è mantenere la fiducia riposta e la seconda è far conoscere l’associazione in maniera capillare. Essendo l’associazione completamente basata su donazioni private, avere la massima trasparenza e portare risultati concreti, è la maggior sfida che portiamo avanti. Allo stesso tempo, ci rendiamo conto che, anche se tanto lavoro è già stato fatto, tanto ne rimane da fare. Purtroppo tanti colleghi in difficoltà non ci conoscono ancora e quindi dobbiamo diffondere ulteriormente e capillarmente la nostra voce. Non parlo solo del mondo imprenditoriale ma soprattutto del mondo istituzionale e governativo.

Infatti crediamo che, grazie all’esperienza acquisita in questi sei anni, la nostra associazione possa essere un alleato potente per gli organi governativi, per capire esattamente come intervenire in caso di crisi di impresa.

Pensa che il modello di “Imprenditore Non Sei Solo” potrebbe essere replicato anche in altri Paesi?

Assolutamente sì. Nel 2022 abbiamo ottenuto un intervento in europarlamento proprio per condividere il nostro metodo con altri Paesi perché crediamo possa fare la differenza per i colleghi in difficoltà anche in altre nazioni, a fronte dei risultati ottenuti in Italia. Recentemente ho conosciuto altre associazioni a livello europeo che aiutano gli imprenditori in difficoltà per la ripartenza e credo che l’unione di intenti e di forze, possa veramente oggi dare una risposta definitiva e concreta al problema delle imprese in crisi. Credo che ormai i tempi siano maturi per creare una grande coalizione del bene che aiuti i colleghi in difficoltà e credo che un progetto come Imprenditore Non Sei Solo possa essere portato ovunque ci siano dei valori forti.

Nel suo libro Easy Management utilizza 50 infografiche per spiegare il business in modo semplice. Crede che l’approccio visivo possa rappresentare il futuro della formazione manageriale?

Credo che oggi, in un mondo in cui veniamo inondati da migliaia di informazioni ogni giorno, semplificare e rendere facile concetti complessi sia la chiave per portare la formazione a chiunque, indipendentemente dal livello di conoscenza. Non so se questo possa essere il futuro della formazione ma so che sicuramente può essere un contributo nel semplificare la conoscenza e nel portarla a più persone possibili.

Se potesse lanciare un messaggio agli imprenditori che oggi si trovano in crisi, quale sarebbe?

Non siete soli. Sappiamo cosa state provando perché molti di noi ci sono passati. Contattateci sul sito www.imprenditorenonseisolo.it e vi aiuteremo gratuitamente a riprendere in mano le redini della vostra vita e della vostra azienda.

Il 2 aprile 2025 Andrea Turrini sarà a Sofia per presentare INSS e per intervenire come relatore in un evento organizzato da Viola Mind, franchising partner di OSM International Group in Bulgaria.