Foligno, 10 feb. 2025 – Si è svolta anche a Foligno la cerimonia per la commemorazione dei martiri delle foibe, nel piazzale proprio a loro intitolato.
E’ intervenuto il sindaco di Foligno, Stefano Zuccarini che dopo aver salutato le autorità, ha ringraziato i cittadini presenti che “ogni anno intervengono sempre più numerosi, a dimostrazione di quanto sia forte l’esigenza di ricordare questi tragici fatti, per troppi anni colpevolmente e volutamente dimenticati con una scelta censoria, come se ci fossero vittime e stermini di serie A e di serie B ma i morti sono tutti uguali, seppure cambiano i carnefici.
Eccoci dunque, di nuovo insieme, per celebrare il “Giorno del Ricordo” istituito – lo ricordiamo, nel 2004 – dall’allora governo Berlusconi, dopo una lunghissima stagione di oblio, proprio al fine di “conservare la memoria della tragedia degli italiani, e di tutte le vittime delle foibe; dell’esodo degli istriani, dei fiumani e dei dalmati italiani dalle loro terre, durante la seconda guerra mondiale e nell’immediato dopogueraa; e della più complessa vicenda orientale”.
Le foibe sono delle voragini rocciose a forma di cono rovesciato, formate dalla costante erosione di corsi d’acqua, che arrivano a raggiungere sino a 200 metri di profondità: nella sola Istria se ne contano oltre 1700.
Sono stati migliaia gli italiani gettati vivi dentro le cavità, spesso venivano legati tra di loro con del filo spinato, anche dopo essere stati barbaramente picchiati e le donne dopo essere state seviziate e stuprate. I primi della fila venivano colpiti da raffiche di mitra, e cadendo si trascinavano dietro gli altri. Chi non moriva sul colpo, finiva la sua vita tra dolori e ferite strazianti, morendo di dolore, di fame e di sete, o soffocati dal peso degli altri. Umiliati nella vita e nella morte senza pietà dai partigiani comunisti jugoslavi.
Ancora oggi, non possiamo avere un numero chiaro e definitivo degli infoibati, se ne stimano oltre 20mila. Oltre agli infoibati ed ai massacrati nei lager di Tito, almeno altri 250mila italiani – e parliamo sempre di stime al ribasso – furono cacciati dalle loro terre, costretti all’esodo e deportati. Mentre il resto d’Italia festeggiava il 25 aprile, uomini, donne e bambini vennero costretti ad abbandonare le proprie radici, gli affetti, il lavoro, le case.
La barbarie del comunismo titino venne messa a tacere, si tentò quasi di cancellarla dalla storia per una tacita e colpevole complicità – durata per decenni – tra le forze democratiche e la sinistra: solo nel 1991 l’allora presidente della repubblica, Francesco Cossiga, si recò in pellegrinaggio alla foiba di Bassovizza.
‘Il Giorno del ricordo’ deve essere l’occasione per ricordare questi martiri: uccisi due volte, dalla crudeltà umana e dalla volontà di certa politica, che ne voleva rimuovere il ricordo. Rivendico con orgoglio che il Consiglio comunale di Foligno approvò una mozione – da me presentata – per chiedere al governo nazionale la revoca totale di tutte le onorificenze ed i titoli al merito della repubblica italiana che furono assegnati al sanguinario dittatore comunista Josip Broz Tito.
Ebbene quella mozione non ottenne l’auspicata e doverosa unanimità di tutte le forze politiche, così come invece avvenne per riconoscere la cittadinanza onoraria di Foligno alla senatrice ebrea Liliana Segre”. E’ stato reso omaggio anche a Gaetano Pinna “un esule istriano, nonché uno dei pochissimi superstiti di ritorno da El Alamein – ha sottolineato il sindaco- valoroso artigliere paracadutista della Folgore al quale abbiamo voluto intitolare il parco qui accanto”.
Successivamente il corteo si è recato al parco degli Orti Orfini “per deporre un’altra corona d’alloro – ha fatto presente Zuccarini – ai piedi della lapide che abbiamo voluto in memoria di Norma Cossetto: una giovane studentessa italiana, istriana, sequestrata, barbaramente violentata, seviziata e infine gettata – ancora viva – nella foiba di Villa Surani.
A tutti si deve onore, memoria e massimo rispetto: per noi è, e sarà sempre così”. Alla cerimonia, sono intervenuti, tra gli altri, anche gli assessori Decio Barili e Alessandra Leoni, il presidente del Consiglio comunale, Giuseppe Galligari, i consiglieri Riccardo Polli, Marco De Felicis, Rita Barbetti, Pier Francesco Pinna, Leonardo Pacini, Federica Piermarini, Daniela Flagiello, le autorità militari, gli studenti dell’Istituto tecnico economico e tecnologico aeronautico.
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