Crociere, tandem italiano per il super hub di Miami

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Il più grande terminal crocieristico al mondo è a Miami, ma parla italiano. È stato costruito da Fincantieri per Msc Crociere, la compagnia dell’armatore sorrentino Gianluigi Aponte. Un investimento di 400 milioni per una nuova infrastruttura che porterà Msc Crociere, il terzo brand crocieristico al mondo, ad avere un punto fermo nel porto che detiene il primato assoluto per la vacanza in nave. Il terminal sarà inaugurato a marzo e già ad aprile ospiterà la Msc World America, la nuova ammiraglia di Msc Crociere che è pronta a lasciare i Cantieri dell’Atlantico di Saint Nazaire in Francia dove è stata costruita. È la gemella di Msc World Europa, già in esercizio, ed è stata ulteriormente migliorata con le ultimissime tecnologie che stanno accompagnando la transizione ecologica. Un investimento che supera 1,1 miliardi di euro per questa nave che avrà anche altre due gemelle: la Msc World Asia e un quarta di cui non è ancora stato definito il nome. 

Ma torniamo al nuovo terminal costruito da Fincantieri Infrastructure, la società del gruppo Fincantieri presieduta da Claudio Andrea Gemme (ora nominato nuovo ad di Anas). È il più grande e all’avanguardia al mondo: potrà ospitare contemporaneamente fino a tre navi di nuova generazione e a ridotto impatto ambientale, come le ammiraglie a gas naturale liquefatto (Gnl) di Msc Crociere. I numeri sono impressionanti: il terminal di Msc Crociere potrà movimentare oltre 36mila passeggeri al giorno ed è dotato di tutte le più moderne tecnologie per la connessione, le procedure di imbarco e lo smistamento dei bagagli. Con Fincantieri Infrastrutture, proprio su questo fronte ha collaborato anche un’altra azienda italiana, Leonardo. Ma il tricolore in questa infrastruttura avveniristica sventola anche per altri motivi. Pierfrancesco Vago, presidente esecutivo di Msc Crociere, già in sede di presentazione del progetto, ebbe modo di sottolineare «la proficua collaborazione per questa iniziativa con Fincantieri ed altri primari attori economici del “Sistema Italia” come IntesaSanpaolo, Cassa Depositi e Prestiti, Sace e Simest».

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Con la spinta degli investimenti l’Italia cresce più dei big Ue

Insomma, una realizzazione che rende onore al “saper fare” e alle capacità ingegneristiche italiane nel mondo, chiamate a cimentarsi sul mercato crocieristico americano. E bisogna anche dire che la crescita di Msc Crociere oltre l’Atlantico negli ultimi è stata inarrestabile. Tappe fondamentali come l’acquisizione in esclusiva per 99 anni di Ocean Caiy, l’isola dei Caraibi a poche ore di navigazione da Miami e la partenza delle crociere dal porto di New York, sono ormai realtà solidificate che da sole muovono fiumi di crocieristi ogni anno. L’isola, ceduta dal governo delle Bahamas, era utilizzata come miniera per ricavare sabbia. Il Gruppo Msc l’ha completamente bonificata, e oggi è un piccolo paradiso dove Msc Foundation è riuscita anche a far rifiorire i coralli nei fondali. Dal design iconico, e progettato dal pluripremiato studio internazionale di architettura Arquitectonica, il nuovo terminal ha un corpo centrale multilivello alto quattro piani ed è dotato di soluzioni innovative ed «ecologicamente» avanzate, tra cui la possibilità di alimentare le navi direttamente da terra con la corrente elettrica, riducendo così ulteriormente le emissioni durante la sosta in porto delle unità. Oltre a strutture all’avanguardia per i servizi forniti ai passeggeri, il nuovo terminal disporrà di numerose aree per uffici, di un parcheggio multipiano per 2.400 veicoli ed è servito da un nuovo collegamento stradale. Il progetto si completa con due moderne ed efficienti banchine, lunghe complessivamente circa 750 metri. Una terza banchina sarà costruita dalla contea di Miami-Dade. 

Il progetto

Il progetto è stato completato con la realizzazione della relativa infrastruttura costiera, incluse le stazioni di approvvigionamento idrico ed elettrico. La nuova infrastruttura crocieristica, come dicevamo, è costata 400 milioni di euro e rappresenta uno degli investimenti più importanti effettuati in anni recenti negli Stati Uniti da multinazionali a «matrice italiana» come il Gruppo Msc, in partnership con eccellenze italiane come Fincantieri, numero uno al mondo nel campo della cantieristica. Entrambi tra i più qualificati ambasciatori del «Made in Italy». Il rapporto tra Msc e Fincantieri si è progressivamente consolidato nell’ultimo decennio, durante il quale la Divisione crociere di Msc ha ordinato a Fincantieri ben dieci navi – quattro per il brand Msc Crociere, tutte in esercizio, e sei per il brand Explora Journeys – per un valore complessivo che supera i 7 miliardi di euro e con una ricaduta complessiva sull’economia italiana pari a più di 30 miliardi di euro. Il gruppo Msc è dunque non solo uno dei principali clienti del cantiere italiano, ma anche uno dei più importanti investitori nella Penisola, dove effettua ogni anno spese dirette per 3,5 miliardi di euro e conta circa 15mila dipendenti, con una ricaduta occupazionale superiore a 50mila addetti. 

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