PRESENTATE LE INIZIATIVE DI BENESSERE PSICOFISICO PER 120.000 STUDENTI E STUDENTESSE
Presso il Salone del Rettorato dell’Università di Torino, è stato presentato alla stampa SAMBA, il progetto di promozione del benessere psicofisico e contrasto ai fenomeni di disagio psicologico ed emotivo della popolazione studentesca universitaria. L’iniziativa, promossa dal Ministero dell’Università e Ricerca (MUR), è coordinata dall’Università di Torino in collaborazione con Politecnico di Torino, Università di Pollenzo, Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, Conservatorio Statale di musica Giuseppe Verdi di Torino e Istituto Musicale pareggiato della Valle d’Aosta.
Sono intervenuti Stefano Geuna, Rettore dell’Università di Torino, Stefano Corgnati, Rettore del Politecnico di Torino, Nicola Perullo, Rettore dell’Università di Pollenzo, Laura Valle, Vicedirettrice dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, Francesco Pennarola, Direttore del Conservatorio Statale di musica Giuseppe Verdi di Torino, Marinella Tarenghi, Direttrice dell’Istituto Musicale pareggiato della Valle d’Aosta e Daniela Converso, Direttrice del Dipartimento di Psicologia dell’Università di Torino e referente del Progetto SAMBA.
Creare un ambiente di apprendimento e una cultura organizzativa che promuovano la salute, il benessere e la sostenibilità, attraverso l’implementazione, la sperimentazione e il trasferimento di approcci innovativi, è alla base di SAMBA. Il progetto ha l’obiettivo di ampliare la conoscenza dei comportamenti di salute, dei fattori di rischio e di protezione, nonché delle condizioni di benessere psicologico e della qualità della vita universitaria, ponendo inoltre attenzione agli studenti fuori sede e agli studenti stranieri, che sono risultati più a rischio dal punto di vista dell’adattamento delle relazioni sociali. In particolare, le attività previste dall’iniziativa prevedono: supporto psicologico individuale e di gruppo, supporto per studenti e studentesse con difficoltà nello studio, interventi per fronteggiare e gestire l’ansia e migliorare le strategie di coping, per il contrasto alle dipendenze e ai comportamenti dannosi per la salute, per promuovere gli stili di vita salutari attraverso la partecipazione a laboratori che avranno al centro il cibo e l’alimentazione, o che si avvarranno dell’ausilio dell’arte e della musica per alimentare il benessere. Ampio spazio è dedicato anche alle attività motorie (il programma di wellness & training prevede gruppi di cammino, pilates, yoga, rinforzo muscolare), a partire dalla possibilità di ottenere gratuitamente il certificato per lo svolgimento delle attività non agonistiche, e dalla valutazione delle capacità fisiche.
Il progetto, che coinvolge una platea di circa 120.000 studenti e studentesse, è stato finanziato dal MUR con un budget totale di più di 2.500.000 euro compresa la parte di incentivo delle discipline sportive.
In una prima fase verrà effettuata uno screening dello stato di salute psicofisica e dei fattori di rischio e di protezione per promuovere la conoscenza e l’utilizzo da parte della popolazione studentesca dei servizi già esistenti nei diversi Atenei e AFAM (Alta formazione artistica, musicale e coreutica) dedicati alla promozione della salute psico-fisica e al contrasto del disagio psicologico. In un secondo momento verranno rafforzati tali servizi, consolidati i servizi di supporto dedicati agli studenti stranieri, i servizi rivolti specificamente alla popolazione studentesca di area sanitaria e attivati percorsi che abbiano, per i fuori sede, una valenza aggiuntiva rispetto agli obiettivi comuni a tutta la popolazione studentesca nel favorire i processi di socializzazione e di adattamento.
Verranno poi sviluppate nuove e innovative attività di supporto del benessere e di contrasto del disagio, con caratteristiche di prevenzione primaria e promozione della salute psicofisica, degli stili di vita salutari, del contrasto e della prevenzione dei comportamenti a rischio, in particolare delle diverse forme di dipendenza che possono essere sviluppate tra i giovani adulti. Il progetto intende quindi operare in un’ottica di ricerca-intervento, di prevenzione primaria e secondaria nell’ambito delle dipendenze patologiche comuni e più facilmente riconoscibili nella popolazione universitaria di riferimento (ad esempio tabagismo, internet e techno addiction). Tutte le attività proposte hanno una funzione di prevenzione primaria e promozione della salute e, in quanto tali, sono indirizzate allo sviluppo di comportamenti salutari e proattivi in grado di allontanare dalle dipendenze patologiche o di alimentare la consapevolezza della pericolosità dei comportamenti intrapresi.
“Il progetto SAMBA – spiega Daniela Converso, referente del progetto e direttrice del Dipartimento di Psicologia dell’Università di Torino – rappresenta un’opportunità di consolidamento e sviluppo dei servizi che, come Atenei e AFAM piemontesi, vengono offerti alla popolazione studentesca per promuovere il benessere psicologico e contrastare le forme di disagio che tipicamente possono presentarsi nella fascia d’età tra i 20 e i 25 anni, e che sono stati probabilmente enfatizzati dal periodo pandemico. Problemi che hanno anche a che fare con l’adattamento a contesti e relazioni nuovi, all’incertezza che questo comporta e alla pressione data da scadenze ed esami. I punti di forza del progetto sono a mio avviso almeno due: da un lato l’intensificazione e la diversificazione delle iniziative già in essere, mirate alla gestione delle fragilità dell’apprendimento, delle difficoltà emotive e dell’ansia, con formule più tradizionali e fino all’utilizzo della realtà virtuale, con interventi individuali e di gruppo; in secondo luogo – e questo costituisce l’elemento forse più innovativo – la messa in comune di competenze e strumenti da parte dei diversi partner, valorizzando la tecnologia, la cura della attività motoria, l’arte, la musica e la cultura del buon cibo, con e oltre gli interventi di tipo psicosociale. Si tratta di un progetto davvero complesso, che permetterà anche di fotografare lo stato di salute di questa popolazione, a cui speriamo possa seguire una stabilizzazione dei finanziamenti che renda permanenti le attività sperimentate”.
“Il benessere delle persone negli ambienti di studio – dichiara Stefano Geuna, Rettore dell’Università di Torino – è un obiettivo al quale gli Atenei riconoscono da tempo assoluta priorità. Sappiamo bene che le aspettative in questo senso sono cambiate, giustamente sono cresciute, e che soddisfare i nuovi bisogni di supporto non è solo un preciso dovere istituzionale, ma anche il miglior modo per favorire l’apprendimento e la crescita culturale e relazionale di ciascuno. Promuovere azioni efficaci in grado di incidere sul benessere personale implica oggi ridefinire l’idea stessa di benessere, per considerare non solo gli aspetti – comunque fondamentali – legati alla salute psico-fisica, ma anche la qualità delle attività connesse alla socializzazione e al vivere in modo corretto i luoghi e le occasioni di condivisione. Sono perciò molto soddisfatto che l’Università di Torino abbia assunto un ruolo di leadership nel coordinamento di un progetto così importante, perché investire sul benessere individuale delle e dei giovani significa investire sul futuro prossimo della nostra società”.
“Il progetto SAMBA – chiarisce Stefano Corgnati, Rettore del Politecnico di Torino – è parte integrante del percorso che il Politecnico di Torino ha intrapreso per supportare il benessere psicofisico della nostra comunità accademica, un tema prioritario di questo mandato rettorale e su cui concentrare il nostro impegno per far sì che la nostra Università sia uno spazio sicuro, inclusivo e piacevole in cui studiare e lavorare. Il progetto ci permette di ampliare la varietà delle attività che abbiamo messo in campo, sia per rafforzare i servizi già esistenti, sia per sperimentarne di nuovi e in modo più ampio. Una particolare attenzione sarà inoltre dedicata, nei nostri piani di sviluppo, all’inserimento della pratica sportiva come elemento chiave di salute e benessere per l’intera comunità. Inoltre, la collaborazione con i due Atenei e gli istituti partner di progetto offre a tutti noi la possibilità di mettere in campo un supporto reale e scambio di buone pratiche. Un supporto che non deve solo limitarsi alla vita all’interno dell’Ateneo, ma che sia in grado di fornire un bagaglio di strumenti che i nostri e le nostre studenti sapranno utilizzare anche in ambiti diversi da quelli legati allo studio e alla carriera universitaria”.
“Oggi molti studenti – per tante ragioni – vivono situazioni di disagio psicologico, lo sappiamo bene tutti noi che abbiamo a che fare con le giovani generazioni – commenta Nicola Perullo, Rettore dell’Università di Pollenzo -. L’Università di Pollenzo vive una situazione piuttosto peculiare: la sua comunità studentesca è estremamente eterogenea, con una forte presenza di studenti e studentesse internazionali. Inoltre, quasi tutti/e fuori sede, si trovano a vivere in una piccola realtà di provincia, un contesto che, da un lato, favorisce una forte coesione, ma dall’altro può generare stress e disagi emotivi legati alla necessità di adattamento e socializzazione. A questo si aggiunge l’esigenza di gestire in autonomia tempi e spazi per lo studio e la preparazione degli esami. Offrire alla comunità studentesca degli atenei piemontesi la possibilità di partecipare a laboratori in cui l’esperienza culinaria diventi un motore attivo di inclusione, arricchimento personale e relazionale, nonché di comprensione delle dinamiche che plasmano la vita quotidiana negli anni dello studio, rappresenterà un’opportunità importante e, ci auguriamo, preziosa”.
“L’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino – sostiene Laura Valle, Vicedirettrice dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino – è lieta di prendere parte al progetto Pro-ben / SAMBA, un’iniziativa di grande rilevanza che si concentra sul benessere degli studenti, integrando cultura, arte, movimento e creatività. L’Accademia è convinta che l’espressione artistica sia un elemento fondamentale per il raggiungimento di questi obiettivi e, pertanto, è orgogliosa nel potervi contribuire attivamente. Attraverso un ricco programma di workshop ed incontri gli studenti avranno l’opportunità di scoprire nuove forme di espressione e di crescita personale in un ambiente inclusivo e stimolante. Tra le attività previste: workshop artistici e creativi, progettati per sviluppare l’autoconsapevolezza e le competenze trasversali, attività di storytelling visivo e laboratori fotografici, workshop tra musica e arte per consolidare il rapporto tra espressività ed emozioni, laboratori esperienziali come La Wunderkammer partecipata per dare vita ad un viaggio tra identità e meraviglia, esplorando il valore simbolico degli oggetti e delle storie personali. Infine, non mancheranno attività per migliorare le abilità di studio e acquisire strumenti utili per affrontare al meglio la carriera accademica”.
“lo stress dell’atto performativo, i conflitti interiori generati dallo scontro tra forte passione e consapevolezza della precarietà del lavoro: queste sono alcune delle preoccupazioni che possono accompagnare studenti e studentesse di un Conservatorio nel loro percorso – aggiunge Francesco Pennarola, Direttore del Direttore del Conservatorio Statale di musica Giuseppe Verdi di Torino -. In realtà è la vita accademica tutta ad essere sempre più complessa, perché ampia e variegata è la comunità che la abita. SAMBA nasce per questo, per contribuire a portare armonia anche oltre il pentagramma!”
“L’istituto Musicale Pareggiato della Valle d’Aosta – afferma Marinella Tarenghi, Direttrice dell’Istituto Musicale pareggiato della Valle d’Aosta – ha aderito da subito con entusiasmo al progetto interistituzionale SAMBA, in quanto da sempre ha manifestato un’attenzione particolare alla cura del benessere psico-fisico dei propri studenti. Oltre al servizio di counseling psicologico, l’attività laboratoriale prevede la realizzazione di cortometraggi co-condotti da psicologi ed esperti dei linguaggi artistici, nei quali gli studenti saranno attori e fruitori, con un approccio multidisciplinare che mira a promuovere un equilibrio psicofisico più stabile e consapevole, potenziando le risorse individuali e collettive”.
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