arrivi e presenze sul Gargano e in provincia di Foggia

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Nel 2015 l’obiettivo era di superare le 15 milioni di presenze nel decennio successivo. All’alba della nuova stagione turistica, si può affermare senza alcun timore di smentita che il traguardo è stato ampiamente raggiunto, con numeri anche superiori alle attese. Nel 2024 la Puglia ha sfondato il tetto delle 20 milioni di presenze turistiche (cioè, il numero di notti trascorse dai clienti nelle strutture ricettive), numeri importanti che certificano l’ottimo lavoro degli attori coinvolti grazie al quale l’attrattività della Puglia è stata trasformata in cose concrete, per citare il presidente Michele Emiliano.

Snocciolando i numeri dell’ultimo report presentato ieri alla Bit, è emerso come l’intero territorio regionale (seppur in maniera eterogenea) ha conseguito una crescita rispetto al 2023. Partendo dal dato regionale, sono aumentate sia le presenze (+9,7%) che gli arrivi (+10,6%). Ma è la tendenza relativa ai turisti stranieri a essere oltremodo incoraggiante: il 2024 ha visto il numero di stranieri superare abbondantemente quota 2 milioni, con un incremento del 22,6% per quel che concerne gli arrivi. Stessa crescita anche per le presenze turistiche, che dalle 5,83 milioni del 2023 sono schizzate oltre quota 7 milioni, per una crescita del flusso pari al 21,9%. Più contenuto, ma comunque concreto e visibile, l’aumento delle presenze e degli arrivi di turisti italiani. Nel 2024 le presenze hanno superato quota 13,6 milioni, gli arrivi hanno superato la soglia dei 3 milioni e mezzo.

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Nel report si osserva come nell’ultimo decennio gli arrivi internazionali siano triplicati, passando dai 730mila del 2015 ai 2,3 milioni del 2024. Le presenze degli stranieri sono cresciute del 166%. 

La sempre più crescente attrattività della Puglia si riverbera anche nei dati relativi ai passeggeri negli scali pugliesi. Il traffico negli aeroporti di Bari e Brindisi è in costante ascesa, dopo lo stop del 2020. Nella analisi, da due anni a questa parte, si aggiunge anche il dato dell’aeroporto Gino Lisa, dove nell’anno da poco terminato, il numero dei passeggeri è incrementato del 30% rispetto al 2023 (da 48972 a 62629). 

Il miglioramento dei dati resta evidente anche allargando l’analisi dei flussi ai singoli mesi. Gli arrivi mostrano una tendenza positiva durante tutto l’anno, con il picco a inizio primavera – in concomitanza con le feste pasquali – e un costante aumento nei mesi estivi. Nessun mese mostra una variazione negativa rispetto al medesimo periodo del 2023. Lo stesso dicasi per le presenze: gli incrementi più significativi si registrano nei mesi marzo (+23,2%), ottobre (+27,3%), novembre (+30,5%) e maggio (+21,5%). Luglio è l’unico mese con un incremento più contenuto (+4,6%). Segno evidente di una progressiva diversificazione dell’offerta turistica che rende attrattiva la Puglia anche al di fuori del periodo estivo.

Questo aspetto è evidente anche separando i dati dei turisti italiani con quelli stranieri. Per questi ultimi, il dato delle presenze fa registrare incrementi notevoli negli ultimi mesi dell’anno (+37% a dicembre, +33,6% a novembre e +34,9% ottobre). Le uniche contrazioni, nel raffronto con il 2023, si registrano nel dato degli arrivi dei turisti italiani relativi ai mesi di aprile (-5,1%) e luglio (-6,3%). In contraltare, al +26% di marzo e al +19,7 registrato a novembre.

L’andamento turistico nelle province

Partendo dagli arrivi, Bari e Taranto sono le province che, rispetto al 2023, hanno fatto registrare l’incremento più consistente. Nella città metropolitana la curva è cresciuta del 17,4%, a Taranto del 12,7%. Foggia è la provincia che è cresciuta di meno (+4%), ma va evidenziato il punto di partenza decisamente superiore alle altre province. Nel 2024 la Capitanata ha superato il milione di arrivi, rispetto al 2023 quando la cifra si fermo a 993.576. Anche per quel che concerne le presenze, la provincia di Foggia ha fatto registrare una crescita del 3,7%, avvicinandosi sempre di più a quota 5 milioni. In termini di presenze complessive resta Lecce la prima provincia con quasi 7 milioni.

La provincia di Foggia

Osservando l’andamento nei dodici mesi dell’anno, la Capitanata conferma buoni numeri e una crescita considerevole soprattutto nei primi mesi dell’anno. Come evidente anche in tutte le altre province, il terzo mese dell’anno ha portato una crescita degli arrivi (figlia anche del fatto che Pasqua si è festeggiata il 31 marzo), con una variazione positiva del 29,5%. Anche maggio è stato un mese particolarmente gettonato come attesta l’incremento di oltre 13600 arrivi (+21,5) rispetto al 2023. Interessante, infine, il +16,2% registrato nel mese di novembre con ben 4900 arrivi in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Rispetto all’anno precedente, la provincia di Foggia paga una flessione di arrivi nei soli mesi di luglio (-7,4%) e settembre (-8,2%).

Anche per quanto riguarda le presenze turistiche, la curva è in salita in maniera più o meno costante. Fanno eccezione alcuni mesi. Ad aprile, per esempio, si è registrata una lievissima flessione (0,3%) figlia anche della minore presenza di ponti festivi rispetto al 2023. Più marcata la differenza rilevata a settembre, mese in cui anche gli arrivi sono diminuiti. Un’altra variazione negativa, seppur inferiore all’1%, si rileva a novembre.

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In generale, va evidenziato un trend in netta crescita nei mesi un tempo considerati a minore vocazione turistica. Segno che anche la provincia di Foggia comincia ad attrarre turisti anche oltre la stagione estiva. Il boom di presenze si registra sempre nei mesi di giugno, luglio e agosto, con il picco raggiunto nel settimo mese dell’anno (quasi 1,5 di presenze). Nel 2024 il totale delle presenze registrate è stato di 4,59 milioni di presenze turistiche.

Come è prevedibile, è sempre Vieste è il motore trainante del turismo foggiano e non solo. Nel 2024 il dato degli arrivi è aumentato di circa 10mila unità. A seguire, resiste il turismo religioso di San Giovanni Rotondo con quasi 230mila arrivi. Sul gradino più basso del podio spicca Peschici. Anche il capoluogo fa registrare un incremento di arrivi, quasi diecimila in più rispetto al 2023. Nella top five resiste Rodi Garganico, malgrado una lieve riduzione degli arrivi (poco meno di 500 unità).

Per quel che concerne le comunità estere, resta la Germania il Paese che più affolla le località turistiche di Capitanata. Nel 2024 gli arrivi sono ulteriormente cresciuti, così come quelli della Polonia, seconda nazione più presente. A seguire, la Francia, gli Stati Uniti d’America e la Svizzera.

L’analisi dell’ultimo decennio evidenzia una crescita costante, seppur moderata sia degli arrivi che delle presenze. Dal 2015 al 2024 gli arrivi sono aumentati di circa 126mila unità, passando dai 906.688 del 2015 al milione superato nel 2024. 

Tendenza simile per le presenze: nel 2015 furono poco più di 4,3 milioni, lo scorso anno si è sfiorata quota 4,6 milioni. La Capitanata, come tutti gli altri territori, ha subito gli effetti dell’emergenza pandemica. La curva degli arrivi e delle presenze si abbassa notevolmente nel 2020 per poi cominciare una lenta risalita già a partire dal 2021. Una ripresa moderata e costante che nell’ultimo biennio ha ripristinato i valori del periodo pre-pandemico. Nel 2024 la Capitanata ha riportato il picco di arrivi e presenze del decennio. 

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I principali comuni turistici

Anche nel 2024 Vieste si è confermata la regina della Puglia: il comune garganico ha superato i 2,1 milioni di presenze facendo registrare una variazione positiva del 3%, stesso incremento percentuale ottenuto anche sugli arrivi.

Notevole la crescita di Bari che si attesta a 1,8 milioni di presenze, con un incremento del 28%. Sul podio si piazza anche Lecce, che precede Ugento grazie al +23% incassato nel dato delle presenze rispetto al 2023. Nella top ten la provincia di Lecce la fa da padrona, con ben 5 comuni (ai già citati si aggiungono Gallipoli, Otranto e Porto Cesareo. Per trovare un altro comune foggiano bisogna scendere al tredicesimo posto con Peschici e al quindicesimo con San Giovanni Rotondo. Nella graduatoria delle 25 principali località turistiche resistono anche Rodi Garganico e Mattinata. Su quest’ultimo comune, a fronte di una riduzione degli arrivi (-2%) nel 2024 si è registrato la più alta variazione positiva di presenze, cresciute addirittura del 35% (miglior incremento) rispetto all’anno precedente. 



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