Nelle materie Stem (acronimo anglosassone che sta per science, technology, engineering e mathematics) circa il 50% dei giovani pugliesi risulta indietro, “inadeguato”, secondo la ricerca di Open polis, basata sui dati estrapolati da AlmaLaurea, che evidenzia anche una forte discrepanza di genere. Le ragazze sono meno preparate dei colleghi maschi.
I numeri
A preoccupare sono in particolare i dati, ricavati nel 2023 dai test Invalsi su studenti di terza media e dall’Istat, che riguardano le competenze numeriche: si va dal 50% di ragazze inadeguate (43,5 % i maschi) in provincia di Bari al 60% nella provincia di Foggia (55,4 per i maschi). La media tra maschie e femmine è del 46,7% in provincia di Bari, del 48,7% nella Bat, del 52,9% in provincia di Brindisi, del 57,9% nel Foggiano, 43,9% in provincia di Lecce e del 52,4% nel Tarantino. I ragazzi se la vedono meglio, ma di poco. La fotografia delle competenze numeriche tra gli studenti pugliesi non è certo brillante.
E non va bene nel resto d’Italia con percentuali che, tra le regioni, oscillano tra il 30 e il 60% di studenti “inadeguati”. “Per comprendere quanto questo fenomeno sia radicato nel nostro Paese – spiega Open Polis – possiamo prendere come riferimento i dati legati all’apprendimento della matematica rilevati a livello provinciale attraverso i test Invalsi e pubblicati dall’istituto di statistica nell’ambito degli indicatori sul benessere equo e sostenibile. I dati più recenti, risalenti al 2023, ci dicono che in quell’anno in Italia il 44,2% degli alunni di terza media non aveva raggiunto un livello di competenza numerica adeguato rispetto al proprio grado di istruzione. Un dato, peraltro, in aumento di 0,6 punti percentuali rispetto all’anno precedente.
Già in terza media si iniziano a vedere le differenze
Le ragazze con competenze numeriche non sufficienti infatti sono il 46,9% (+1,1 punti percentuali rispetto al 2022) mentre tra i maschi la quota – comunque elevata – scende al 41,5% (-0,1)”. Sulle differenze di genere pesano – secondo gli autori dello studio – le influenze familiari: «Su questa tendenza incidono molto le aspettative sociali e dei genitori, con due conseguenze dirette. La prima è che le ragazze sono portate a vedersi meno dei maschi nel ricoprire professioni in ambito Stem. La seconda è che tendono ad avere meno fiducia nelle proprie capacità nelle discipline scientifiche, con un impatto diretto sul livello di apprendimento in queste materie».
Eppure l’importanza delle materie Stem non è da sottovalutare: «Tuttavia, sebbene tali discipline siano ampiamente riconosciute come fondamentali in società dove il ruolo della tecnologia è sempre più preponderante, in molti paesi non si è ancora raggiunta una parità di genere in questi ambiti. Sia in termini di percorsi di studio ma anche occupazionali». Una tendenza che si riscontra anche nel nostro Paese. «I più recenti dati AlmaLaurea, relativi al 2023, confermano infatti come ci sia una netta prevalenza dei laureati rispetto alle laureate in questi settori. Il divario maggiore si registra nell’area dell’informatica e delle tecnologie Ict (Information and communications technology). Purtroppo ancora oggi gli stereotipi di genere e le aspettative incidono profondamente sulle scelte accademiche delle ragazze. A partire dal contesto familiare dove, come ricostruito in passato dalle analisi Ocse, i genitori hanno aspettative maggiori verso i figli maschi, rispetto alle femmine, per intraprendere carriere in ambito scientifico. Un’impostazione che viene interiorizzata dalle stesse ragazze: anche le studentesse con ottimi risultati professionali hanno minori aspettative professionali dei coetanei maschi. Le discipline scientifiche sono quelle che in linea generale offrono i percorsi di carriera più retribuiti e con maggiore stabilità.
Le strategie della Puglia
La Regione Puglia dimostra da tempo la sua attenzione alla formazione degli studenti e delle studentesse nella materie Stem con un occhio particolare al superamento dei divari di genere. Nell’aprile del 2024 si è concluso il progetto Progetto Scuole in Ste@m con un evento alla Fiera del Levante di Bari. L’evento ha visto come protagonisti circa 600 alunni appartenenti a 16 Reti di Scuole pugliesi, beneficiarie dei contributi regionali. Gli studenti e le studentesse, accompagnati dai docenti, hanno presentato gli esiti delle progettualità elaborate e realizzate nel corso di circa un anno di attività. Uno stimolo per valorizzare gli studenti pugliesi ad approcciarsi alle materie Stem, un terreno dove non eccellono.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link