Primo cittadino e pediatra, racconta di sé e del percorso di risalita del suo paese da un baratro caratterizzato da «assurdità amministrative», tra progetti in corso e altri pronti a partire
Il sindaco Davide Zicchinella e la storia di un comune (Simeri) che sta rinascendo. Ma il primo cittadino non dimentica mai di essere prima di tutto un medico.
«La prima passione. Il medico dei bambini e degli ultimi. Ho dato maggiore significato alla mia professione, infatti, quando ho iniziato a partecipare, tre anni fa, alle missioni umanitarie in Africa. Nel Burkina Faso. Uno dei più poveri paesi del mondo».
Lei ha scritto: «Succedeva solo a Simeri Crichi». Di cosa si tratta?
«Un comune importante gestito per anni come se fosse l’ultimo comune della Calabria. Forse è il mio destino portare “assistenza” dove c’è bisogno. Anche se in questo caso si tratta di assistenza amministrativa».
Quali sono le «assurdità amministrative perpetrate per anni, alle spalle dei cittadini»? Diciamo la prima.
«Risultare morosi con la Regione Calabria pur pagando ed essere esclusi, per questo, dai finanziamenti regionali. Il motivo: perché non si era ratificato in Consiglio comunale il piano di rateizzazione, anno 2019, di un debito sulla Tari con la Regione».
E poi la seconda.
«Per la mancata approvazione di uno nuovo strumento urbanistico, non accogliere decine di richieste di insediamenti produttivi nella nostra area industriale. Con un doppio danno. Mancato incasso per la vendita dei lotti, mancata opportunità occupazionale per il territorio. Il tutto in una regione sempre in affanno come la Calabria».
Il bellissimo borgo antico di Simeri, grazie alla collaborazione con l’Università di Siena, è stato inserito all’interno di un importante progetto denominato Med2Mod, una nuova narrazione di una grande transizione.
«Abbiamo voluto dare una dimensione nazione ed europea al nostro enorme patrimonio storico, artistico e culturale. Il progetto di cui parla è infatti inserito in un circuito di studi e valorizzazione tra le più prestigiose università del Vecchio Continente. Nel borgo di Simeri e nel territorio circostante ci sono testimonianze di 5 millenni di presenza antropica. Un arco temporale che va dall’Età del Ferro, passando per civiltà greca, latina, bizantina, per arrivare ai giorni nostri».
Cosa significa che la nuova narrazione sarà multifattoriale e parziale?
«Le tre emergenze più significative del borgo antico di Simeri (castello, villaggio bizantino e monastero moderno) costituiscono i vertici di un triangolo ricco di storia che diventa il punto di partenza di un progetto più ampio degli assetti insediativi. Questi importanti siti vengono valorizzati non solo singolarmente, quindi, parzialmente, ma inseriti in un ideale viaggio che all’interno della crescita, costante ed omogenea nel tempo, della antica comunità. Una crescita sociale, storica, economica e politica. La comunità viene coinvolta in tutte le fasi del progetto e costruisce insieme al gruppo di ricerca un percorso per il dopo».
A poco più di un anno dall’insediamento a sindaco, è stata chiusa una trattativa per realizzare il primo tratto di lungomare della località marina di Simeri.
«Il comune di Simeri Crichi era l’unico comune della fascia Ionica catanzarese (forse calabrese tutta) a non avere un lungomare. Stiamo per colmare anche questo gap. Ma non attraverso cemento e consumo di suolo. Ma realizzando un progetto ecocompatibile oltre che sostenibile, che ben si integra con la natura integra e selvaggia della nostra costa».
Sindaco ma sempre medico, pediatra. Spesso anche nei paesi africani. «È assurdo che nel terzo millennio ci sia ancora chi nasca, viva e abbia come unico riparo una grotta o una capanna…quando gli va bene!». Questo il suo commento tornando dal Burkina Faso.
«Lo accennavo all’inizio. C’è ancora tanta disparità nel mondo. Ci sono posti come il Burkina Faso dove un bambino può morire per la mancanza di un presidio medico elementare del valore di pochi centesimi di euro come una boccetta di acqua ossigenata. Mentre nel mondo civilizzato spendiamo migliaia di euro per uno smartphone. Nella mia vita ho sempre cercato di dare il mio piccolo contributo per ridurre assurde disparità. In Calabria ed in Africa».
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