Regione e sindacati insieme per accrescere le competenze digitali degli over 65

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Un’immagine della campagna di comunicazione “Connessi in buona compagnia”

Digitalizzazione e nuove tecnologie aiutano a comprimere le distanze e ad accorciare i tempi, semplificando la vita ai cittadini. Un’opportunità per tutti, ancor più interessante per chi vive in zone periferiche e interne, con la possibilità di svolgere pratiche comodamente seduti a casa o recandosi a sportelli di prossimità digitali attivati sul territorio. Nuove tecnologie che possono aiutare anche a monitorare da remoto la salute dei cittadini. 

Se la digitalizzazione già esiste, la sfida è non escludere da questa rivoluzione gli anziani, creando – o meglio, mettendo a sistema – reti che facilitino l’alfabetizzazione digitale e l’utilizzo delle nuove tecnologie e diano supporto anche a coloro che da soli non hanno strumenti e competenze per accedere ai vantaggi offerti dai servizi digitali. E proprio questo è lo scopo del protocollo siglato oggi dalla Regione Toscana e i sindacati regionali dei  pensionati Spi Cgil, Fnp Cisl e Uil pensionati, con cui insieme e con l’aiuto delle risorse del Pnrr, il piano nazionale di ripresa e resilienza, sarà proseguito il lavoro già avviato negli anni scorsi con il progetto “Connessi in buona compagnia”, che si è aggiudicato nel 2022 il premio per l’agenda digitale promosso dalla Presidenza del Consiglio , ritenuto tra i progetti più innovativi in Italia per l’alfabetizzazione digitale di chi ha più di sessantacinque anni o vive in comuni isolati.

“Le competenze digitali sono uno strumento fondamentale per garantire la partecipazione attiva dei cittadini  e favorire l’inclusione sociale” evidenzia il presidente della Toscana, Eugenio Giani.  “Il mondo di oggi – commenta – sempre più richiede competenze digiiali, a fronte dei servizi che crescono di giorno in giorno e che facilitano il dialogo con la pubblica amministrazione ma anche anche la cura della salute delle persone. La digitalizzazione è una svolta irreversibile e deve diventare patrimonio anche dei cittadini over 65: una frontiera da presidiare assieme ai sindacati dei pensionali, che oltre ad essere sindacati sono anche un elemento di presidio sociale sul territorio”. Sono fondamentali nello stimolare i cittadini a partecipare a questo processo di formazione, ma anche nell’individuare specifici biosgni da parte dell’utenza di riferimento. 

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“I sindacati dei pensionati sono sicuramente un partner importante. Attraverso loro puntiamo ad avvicinare gli over 65 ed organizzare iniziative di formazione e facilitazione e assistenza”  aggiunge l’assessore alle infrastrutture digitali e all’innovazione Stefano Ciuoffo.  “Questa iniziativa – prosegue l’assessore – mette a sistema una rete capillare, che copre oltre i due terzi dei Comuni toscani, composta non solo dai punti “Digitale facile” promossi dal Pnrr e che sono 169, ma anche dalle Botteghe della Salute e da Digital Mentis”. In tutto si tratta di oltre duecento lupgi diffusi siul territorio. “La transizione digitale – conclude Ciuoffo – è un’opportunità se diamo a tutti i cittadini gli strumenti per usare con consapevolezza questi strumenti. Chi resta fuori rischia altrimenti di diventare un cittadino incapace di esercitare i propri diritti”. 

“L’accessibilità e l’alfabettizzazione digitale delle persone anziane è una questione di diritti, di cittadinanza ed inclusione – evidenzia l’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini, non presente alla conferenza stampa  -. Diventa una chiave fondamentale di accesso ai servizi sanitari che, assieme alla nuova frontiera delle telemedicina, porterà la sanità sempre più vicina alle persone e ai territori”.  
 
Con il protocollo viene istituito un coordinamento stabile  in cui siederanno quattro rappresentanti della Regione e due per ciascun sindacato, dieci persone in tutto, che si riuniranno una volta al mese per monitorare l’andamento delle attività, individuare criticità e proporre soluzioni. 

Sono già state individuate dieci tappe per altrettanti incontri sul territorio in cui illustrare gli obiettivi dell’accordo e spiegare ad esempio come usare Spid, la carta sanitaria o la carta elettronica per accedere ai servizi digitali, come attivare questi strumenti di riconoscimento, ma anche offrire una panoramica sulla sanità digitale che sta crescendo o come riconoscere e difendersi da truffe informatiche. Si parlerà anche dell’intelligenza artificiale. 

Gli appuntamenti sul territorio diventeranno l’occasione anche per illustrare i kit di telemedicina che nei prossimi mesi saranno consegnati a pazienti e infermieri di comunità, utilizzabili da luglio quando sarà attiva la piattaforma unica regionale. Saranno messi a disposizione di chi soffre di patologie croniche come ad esempio diabete, scompenso cardiaco, broncopneumopatie o ostruttive, che in questo modo potranno automonitorarsi e inviare in automatico i propri parametri vitali a medici e specialisti che li potranno controllare in tempo reale e decidere se variare il piano terapeutico o di assistenza.  Più completa ed avanzata sarà la dotazione dell’infermiere di comunità, che potrà svolgere a domicilio, con  questo kit, una spirometria, un elettrocardiogramma diagnostico ma anche un’ecografia per il corretto posizionamento di cateteri venosi o sondini.  

I primi dieci incontri, uno per provincia, si svolgeranno entro maggio. Tre date sono già state definite:   a  Prato il 3 marzo, a Quarrata il 13 marzo e a Santa Fiora il 27 marzo.  Gli altri sette appuntamenti in calendario sono previsti a Fiesole, Anghiari, Sinalunga, Castagneto Carducci, Volterra, Castelnuovo Garfagnana e Montignoso. 

La voce dei sindacati dei pensionati 
“Questo protocollo tra i sindacati confederali dei pensionati e la Regione Toscana  – rimarca Alessio Gramolati per lo Spi Cgil – oltre all’evidente valore partecipativo  contiene punti di forza che vanno sottolineati. Offre ad esempio concrretamente alle persone gli strumenti individuati nei progetti “A casa in buona compagnia” e  “Connessi in buona compagnia” immaginati già anni fa per migliorare attraverso il digitale qualità e accesso dei servizi pubblici toscani. Mette a terra su questi temi gli investimenti previsti dal Pnrr anticipandone addirittura i tempi. Dà soluzioni concrete al bisogno di ridurre le disuguaglianze tra territori e cittadini, a partire dagli anziani, evitando che siano esclusi dalle nuove opportunità. Infine, sul piano dell’attualità politica, dimostra che si può rispondere a coloro che guardano al digitale come monopolio del controllo al servizio dei potenti, realizzando con la tecnologia digitale reti e infrastrutture pubbliche e democratiche al servizio dei bisogni di tutte e di tutti: aiutando prossimità e inclusione e offrendo innovazione “sociale”. Contro la “nuova internazionale dell’odio” noi proponiamo una ‘Toscana gentile’ e la nostra Regione oggi segna un punto e un primato in questa direzione”.

“Siamo convinti che la diffusione delle tecnologie digitali possa semplificare e facilitare l’accesso ai servizi, rendendoli sempre più vicini alle persone, ma con due avvertenze – evidenzia il segretario generale della Fnp Cisl Toscana, Viviano Bigazzi -. La prima è che la maggioranza della popolazione è costituita da generazioni non native digitali, da persone che possono avere difficoltà nell’accesso ai nuovi modelli di organizzazione dei servizi. Per questo, proprio nello spirito di ridurre il divario digitale, iniziative come quella di oggi sono importanti, perché consentono di supportare e aiutare le persone che incontrano maggiori difficoltà grazie alla promozione delle competenze digitali di base e all’accesso ai servizi di facilitazione digitale”.  “La seconda avvertenza, altrettanto importante ma non sempre tenuta nella dovuta considerazione – prosegue -, è che anche chi progetta e fornisce servizi attraverso piattaforme digitali dovrebbe fare uno sforzo, realizzando piattaforme semplici, intuitive e fruibili anche da parte di quegli utenti che, non essendo nativi digitali, hanno meno dimestichezza e fanno più fatica”.

“Il percorso di sinergia tra le organizzazioni sindacali dei pensionati e la Regione Toscana prosegue”, commenta Annalisa Nocentini, segretaria generale UIL Pensionati Toscana. “A fronte di una sempre maggiore digitalizzazione e della conformazione territoriale della Toscana, vasta e con territori che non sempre riescono ad avere servizi immediatamente accessibili, reputiamo questo protocollo e questa linea d’azione fondamentali per una maggiore accessibilità dei servizi, nell’ottica di una Toscana sempre più diffusa”. “Il ruolo del sindacato – conclude- sia sempre più centrale, accanto alle istituzioni, nel monitorare ed applicare questi importanti progetti per la comunità toscana”.

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