Bit, ‘Le strade piu’ belle d’Italia’ incontra il turismo delle radici

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Alla BIT di Milano oggi pomeriggio è stato presentato ufficialmente “Le Strade più Belle d’Italia”, un ambizioso progetto promosso da Italy Discovery in collaborazione con Countryside e I Borghi più Belli d’Italia. L’iniziativa, co-finanziata dal Ministero del Turismo con il supporto della Regione Lombardia e di Anci – Associazione nazionale comuni italiani -, si propone di rivoluzionare il concetto di viaggio, dando vita a un nuovo prodotto turistico che valorizzi il paesaggio come esperienza in sé, oltre le tradizionali destinazioni. Fino a oggi il turismo si è concentrato su città d’arte, borghi e mete iconiche. Con “Le Strade più Belle d’Italia”, nasce una nuova prospettiva: il viaggio stesso diventa protagonista, trasformando il turista in un esploratore del paesaggio. L’obiettivo è tracciare itinerari che esaltino la bellezza, la storia e la cultura del territorio, offrendo esperienze coinvolgenti e sostenibili. Durante la presentazione è stato svelato il primo percorso scelto per inaugurare questo progetto: un itinerario che, partendo da Lovere, attraversa la Val Camonica e giunge fino a Teglio, nel cuore della Valtellina. Un viaggio tra montagne, borghi storici e sapori autentici, che idealmente ci accompagnerà verso le Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina 2026. L’evento è stato moderato da Fabrizio Santori, promotore di Italy Discovery, e arricchito dagli interventi di figure di spicco del mondo del turismo e della cultura. Dopo la proiezione di un video illustrativo curato dalla giornalista Anna Maria Girelli Consolaro, sono intervenuti numerosi ospiti istituzionali e rappresentanti del settore.

«Il 2024 è stato un anno d’oro per il turismo italiano, in particolare per la Lombardia» – ha affermato con entusiasmo l’Assessore al Turismo, Moda e Marketing territoriale della Regione Lombardia, Barbara Mazzali – Ma non dobbiamo fermarci alle mete più note. È fondamentale valorizzare anche i nostri ‘territori periferici’, custodi di tesori autentici che meritano di essere scoperti». Barbara Casagrande, Segretario Generale del Ministero del Turismo, ha ribadito il valore strategico di un’iniziativa capace di coniugare sviluppo turistico, rispetto per l’ambiente e promozione del territorio. Roberto Perticone, presidente di Italy Discovery, ha evidenziato il ruolo della strada italiana come custode di storia, arte e tradizioni, oltre che come leva di crescita economica. Giovanni Maria De Vita, consigliere di Ambasciata e responsabile del Progetto “Turismo delle Radici” presso la Direzione Generale Italiani all’Estero del Ministero Affari Esteri e Cooperazione Internazionale , ha posto l’attenzione sul legame tra viaggi e memoria, sottolineando l’importanza di questi percorsi per le comunità italiane all’estero, che possono riscoprire le proprie radici attraverso itinerari carichi di storia: «Il turismo dei cammini e delle strade è, al pari del turismo delle radici, lento ed è proprio quello che porta le persone a relazionarsi con i territori, a vivere e scoprire le piccole realtà. Ottanta milioni di persone nel mondo che hanno origini italiane sentono il desiderio di riconnettersi con i luoghi delle loro origini. Tutti loro vorrebbero rivedere le località di cui hanno sempre sentito parlare dai nonni, dai genitori. Il turismo delle radici e delle strade non prevede la costruzione di grandissimi alberghi ma mira a preservare il patrimonio immobiliare, delle tradizioni, delle culture e dello stile che gli italiani all’estero vogliono scoprire” ha detto De Vita. “Tutto questo lo facciamo in collaborazione con le Regioni e i piccoli Comuni come è avvenuto lo scorso anno quando abbiamo lanciato un bando che ha riscosso tanto successo. Hanno partecipato più di ottocento Comuni  italiani che hanno organizzato non soltanto degli eventi dedicati al turismo delle radici ma hanno aperto i loro archivi e poi hanno coinvolto le piccole imprese del territorio per far conoscere i prodotti e le specialità locali».

Massimo Mariotti ha invece evidenziato il potenziale economico della rete degli italiani nel mondo, una risorsa commerciale naturale per il turismo. Anche il ruolo degli enti locali è stato al centro del dibattito: Vincenzo Santoro, responsabile Anci per cultura, turismo e agricoltura, ha sottolineato il contributo fondamentale delle istituzioni territoriali nel realizzare un progetto che coinvolga regioni, province, comuni e aree montane. Simona Tedesco, direttore di Dove, ha rimarcato il ruolo dei media nel raccontare e promuovere queste iniziative, rendendole attrattive per un pubblico sempre più vasto. Le conclusioni sono state affidate a Loubna El Bhara, vicepresidente di Italy Discovery, che ha presentato la piattaforma digitale dedicata al progetto. Un portale interattivo pensato per il turismo nazionale e internazionale, che permetterà di esplorare virtualmente i percorsi, fornendo contenuti multimediali e informazioni dettagliate su itinerari, punti di interesse e servizi disponibili lungo il cammino.

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(TDR Ans )

 

(© 9Colonne – citare la fonte)



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