CROTONE I sindaci della provincia di Crotone hanno deciso di non porgere l’altra guancia al commissario dell’Azienda sanitaria provinciale pitagorica, Antonio Brambilla. Anzi replicano duramente allo sgarbo istituzionale che Brambilla ha fatto nei loro confronti, pubblicando l’Atto aziendale prima ancora di discuterlo con loro che sono i legittimi rappresentanti dei cittadini del territorio. In sostanza il commissario, ieri, ha pubblicato sul sito ufficiale dell’Azienda l’Atto aziendale, infischiandosene della normativa che prevede prima una discussione delle proposte con la Conferenza provinciale dei sindaci. I primi cittadini conoscono appieno la situazione reale dei bisogni sanitari del territorio e avrebbero potuto anche avanzare delle proposte migliorative all’Atto redatto da Brambilla, che vive ed è residente a Milano. Brambilla ha pubblicato l’Atto e non ha, quindi, riconosciuto il ruolo dei sindaci. Non ha riconosciuto nemmeno le loro potenziali capacità in campo sanitario. Con la pubblicazione sul sito ufficiale dell’Asp, Brambilla potrebbe avere lanciato il messaggio che le sue proposte non sono soggette a cambiamento. Il commissario, nei giorni scorsi, si è anche rifiutato di ascoltare una delegazione della Farmacia ospedaliera. Addirittura li ha invitati ad andare via altrimenti avrebbe chiesto l’intervento dei carabinieri. La convocazione della Conferenza dei sindaci, che era stata fatta dal presidente, Vincenzo Voce, che è anche il sindaco della città capoluogo di provincia, quindi salta per una forte motivazione politica. Nel ritiro della convocazione c’è anche un preciso messaggio al presidente della giunta regionale calabrese, Roberto Occhiuto, che tra l’altro è anche il commissario della sanità in Calabria. Lo sgarbo istituzionale di Brambilla ha riguardato anche l’ordine provinciale dei medici. Anche con l’ordine era stato fissato un incontro per discutere dell’Atto aziendale. Il commissario ha fissato gli incontri per discutere dell’Atto e intanto lo ha pubblicato. La Conferenza dei sindaci era stata convocata per il prossimo 12 febbraio presso la sala del consiglio comunale di Crotone. Questa mattina il presidente-sindaco Voce ha annullato la convocazione. In una nota, Voce scrive: “Prendiamo atto, con disappunto, dell’adozione da parte del commissario pro tempore dell’Azienda sanitaria provinciale di Crotone dell’atto aziendale senza la condivisione con i sindaci del territorio. Come presidente della Conferenza dei sindaci dell’ASP di Crotone, interpretando il pensiero di tutti i colleghi, ritengo inopportuna questa mancanza di dialogo con chi rappresenta gli interessi del territorio riguardo una materia particolarmente importante quale la tutela della salute dei cittadini”. Voce non si limita ad annullare la convocazione della Conferenza dei sindaci, ma manda anche un segnale di rottura dei rapporti a Brambilla, quando scrive: “Ad ogni modo, anche in considerazione della imminente scadenza del mandato del commissario Brambilla e della prossima designazione da parte del Governatore Occhiuto di un nuovo legale rappresentante dell’Asp crotonese, ritengo che un confronto con il nuovo referente dell’ASP rispetto all’atto aziendale adottato sia quanto mai necessario ed opportuno. Non appena sarà reso noto il nome del nuovo referente provvederò a convocare la Conferenza dei Sindaci sull’argomento”. L’Atto aziendale redatto da Brambilla non ha trovato grande condivisione anche tra gli addetti ai lavori. A Crotone si contesta il mancato riconoscimento dell’autonomia (Unità operativa dipartimentale) a Diabetologia, il declassamento di Farmacia, l’accorpamento “contro natura” di Dermatologia e di Angiologia e lo sconvolgimento di servizi importanti per l’utenza quali il week surgery e il day surgery per alcuni tipi di intervento chirurgico. Si contesta anche la gestione di emergenza-urgenza. A questo proposito sono state sollevate critiche severe dal presidente della Provincia, Sergio Ferrari, che ha denunciato la mancanza dei medici nelle tre strutture sanitarie territoriali che si occupano di emergenza-urgenza di Crotone, Cirò Marina e Mesoraca.
A proposito della “Casa della Salute” di Mesoraca questa notte si è allagata, perché non sono stati fatti interventi di messa a norma del tetto. Evidentemente tra quello che si dice e quello che, poi, si realizza ci sono differenze enormi. Brambilla nell’elenco delle cose buone fatte con la sua gestione ci mette anche la casa della salute di Mesoraca che, da oggi, non è agibile e sono dovuti intervenire anche i vigili del fuoco. Alcuni sindaci parlano anche di un possibile ricorso all’Atto aziendale presentato da Brambilla nel corso di una cena di gala in un ristorante di Crotone. La cena ovviamente è stata pagata con i soldi presi dal bilancio di un’Azienda che non riesce a garantire alcuni servizi fondamentali all’utenza. I disservizi non sono riconducibili solo alla gestione di Brambilla (li ha ereditati), ma la cena pagata a 60 ospiti (è il numero indicato nella delibera dell’Asp) con i fondi pubblici, sì. (redazione@corrierecal.it)
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