Nominati i quattro nuovi segretari provinciali del Partito Democratico

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Presentati a Pescara i quattro prossimi nuovi segretari provinciali del Partito Democratico in Abruzzo. All’evento erano presenti fra gli altri il segretario regionale Daniele Marinelli, i quattro prossimi segretari provinciali di Pescara, Chieti, Teramo e L’Aquila Carmen Ranalli, Leo Marongiu, Robert Verrocchio e Stefano Albano e i consiglieri regionali del gruppo Pd Silvio Paolucci e Antonio Di Marco, il segretario regionale dei Giovani Democratici Saverio Gileno, la coordinatrice della segreteria regionale Anna Paolini, la responsabile Diritti della segreteria regionale Marielisa Serone D’Alò e altri componenti dei circoli e del gruppo dirigente.

Marinelli ha dichiarato:

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“Il presidente della Regione è degno luogotenente della presidente del consiglio/coniglio.Su propaganda, chiacchiere e bugie Meloni e Marsilio sono imbattibili, parlavano di sanità modello da esportare, prima di farci scoprire, subito dopo le elezioni, i 200 milioni di debiti collezionati da tutte e quattro le Asl governate da nomi scelti da loro. Ci dicono che mancano risorse per medici e servizi, ma poi si rifiutano di firmare la nostra proposta di legge per aumentare proprio quelle risorse. Parlano di sicurezza, ma poi il Governo nazionale sguarnisce le città inviando le forze dell’ordine a presidiare gli inutili e vuoti centri per migranti in Albania, mentre il governo regionale boccia i nostri emendamenti per aumentare i fondi per la sicurezza, a partire dalle città capoluogo e quelli per dare più fondi alla polizia locale. Parlano di infrastrutture ma non danno risposte su nulla: zero su porti e autostrade, infrastrutture strategiche che chi governa la Regione non reclama; zero sui grandi progetti finanziari dal Masterplan, che avrebbero potuto disegnare un Abruzzo più al passo coi tempi se non fossero finiti arenati in questi ultimi sei anni, come il lavoro dei consiglieri regionali ha appena messo in luce.

Lo dimostra l’ultima grande bugia, la pagliacciata del cantiere farlocco dell’aeroporto d’Abruzzo, un allungamento che era opera strategica per potenziare il nostro scalo, per questo lo aveva immaginato e finanziato il governo regionale di centrosinistra nel 2016, ma dopo aver buttato 8 anni, a un mese dalle elezioni della primavera scorsa, Marsilio imbraccia la pala e a favore di telecamera inaugura un cantiere che non c’è. I lavori di quell’allungamento cominciano solo molti mesi più tardi, quando l’aeroporto con la destra ha già perso oltre 25.000 passeggeri, i voli più strategici e la compagnia di bandiera, Ita, che per decisione del ministro Salvini con la

fusione con Luftansa vola via dall’Abruzzo, senza che Marsilio possa fare nulla. E un cantiere che doveva durare 120 gg, è ancora aperto. Dunque quella inaugurazione era una finzione degna della migliore macchina di propaganda: come è stato possibile alimentare questa pagliacciata nel perimetro di una delle infrastrutture strategiche più importanti della regione? Come si fa, in queste condizioni, a raggiungere l’obiettivo del milione di passeggeri che Marsilio aveva già pronosticato l’anno scorso? Forse è il caso di fare gli scongiuri. Come si fa, in ultimo, a parlare di turismo, se impianti sciistici come Passolanciano restano al palo e complessi sportivi e termali come Naiadi e Caramanico vengono fatti morire nonostante la loro storia? Se l’Abruzzo non ha voce per un intero comparto, quello industriale, che crisi dopo crisi sta togliendo il fiato alla nostra economia? Se si lascia senza acqua e senza fondi il settore primario, quello agricolo, che è una delle forze della nostra economia? Di fronte a tutto questo, il Pd e l’opposizione devono fare quadrato e organizzare l’alternativa. Con i nostri rappresentanti sui territori ci stiamo preparando e voglio augurare un sincero buon lavoro a tutte le segretarie e i segretari di circolo prescelti e ai nuovi o riconfermati segretarie e segretari provinciali che ufficializzeremo: ognuno metta il proprio impegno per tornare alla guida di una regione che ora è senza meta e con un futuro sempre più precario”.

Paolucci ha aggiunto:

“La destra non legifera, ma produce leggi-provvedimento, come la prima “milleomnibus” di quest’anno, da oggi cominceremo a chiamare per nome i provvedimenti normativi del governo regionale e siamo certi che anche il secondo provvedimento sarà una omnibus. Questa certezza c’è perché nella voce “ulteriori disposizioni” inserita dalla maggioranza nelle proposte che arrivano in Consiglio, l’ultima e la prima dell’anno era la milleproroghe approvata qualche giorno fa, in ogni occasione, commissione e consiglio regionale, inseriscono di tutto. In questa c’era l’aumento di stipendi dei direttori, peraltro con due emendamenti che fissavano retribuzioni diverse; c’era un emendamento sui rifiuti che prevedeva che alcune società andassero a gara e altre no; hanno trasformato gli agriturismi in attività commerciali in concorrenza con strutture dedicate all’accoglienza; la mancanza di gestione del personale della Protezione civile, per doverli far rientrare dopo due settimane, perché incapaci di fare le stabilizzazioni che noi avevamo proposto. A tutto questo serve uno stop, bisogna costruire un progetto alternativo che sia consapevole per noi e ben visibile all’esterno. Per questo il Pd si sta riorganizzando per costruire una coalizione larga con un’offerta forte e inclusiva e proposte a favore della comunità”.

Per la provinmcia di Pescara nominata Carmen Ranalli:

“Per quanto concerne la Provincia di Pescara per la federazione sarà fondamentale partire dalla ricostruzione di un legame importante con i territori, processo già avviato con i congressi che ci hanno visti impegnati in questi mesi. Circoli, iscritti e militanti devono tornare ad essere i principali protagonisti dell’agenda politica provinciale, il recupero della dimensione partecipativa deve essere un obiettivo costante per noi. Abbiamo grandi temi e sfide da affrontare con la necessaria sinergia sull’intero territorio provinciale: dalla Vestina alla Val Pescara fino all’Area urbana Pescara- Montesilvano-Spoltore, territori con morfologia ed esigenze differenti, ma meritevoli tutti di attenzione”.



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