Il fondo pensione entra nell’ISEE?

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Conto e carta

difficile da pignorare

 


Quando e come bisogna inserire nella DSU i versamenti nella previdenza integrativa, i capitali maturati e le rendite erogate.

Un nostro lettore ci pone una domanda importante: il fondo pensione rientra nell’ISEE?

L’indicatore della situazione economica equivalente – in breve, l’ISEE – è un valore fondamentale per stabilire la “ricchezza” reddituale e patrimoniale di un individuo e del suo nucleo familiare: da esso dipende l’accesso a numerose agevolazioni economiche, e in ogni caso bisogna sapere cosa riportare nella DSU (la dichiarazione sostitutiva unica) per evitare errori che potrebbero comportare gravi conseguenze.

Richiedi prestito online

Procedura celere

 

In linea generale, infatti, devono essere inseriti nella DSU tutti i rapporti finanziari (conti correnti, depositi, titoli azionari o di Stato, buoni postali fruttiferi, criptovalute, ecc.) posseduti dai membri del nucleo familiare, ma – come vedremo fra poco – la previdenza integrativa costituisce una forma

sui generis ed è sottoposta a regole particolari.

D’altronde la previdenza complementare è sempre più diffusa nel nostro Paese: è incentivata e promossa anche dagli accordi tra aziende e sindacati per l’accesso ai fondi e i versamenti godono di benefici fiscali, come la deduzione integrale dai redditi fino a 5.164,57 euro all’anno. Quindi il quesito che ci poniamo riguarda parecchi milioni di lavoratori che ricorrono a un fondo pensione e nel frattempo hanno anche bisogno di calcolare il proprio ISEE ogni anno.

Fondo pensione: va riportato nell’ISEE?

Per rispondere alla domanda di partenza bisogna distinguere tra la fase di accumulo nel fondo pensione e la fase di erogazione delle prestazioni.

In fase di accumulo – cioè, quando si stanno versando i contributi con la periodicità stabilita, ad esempio mensile o annuale – il valore del fondo pensione, compresi gli incrementi realizzati dal gestore nelle varie forme di investimento, è escluso dal cosiddetto «patrimonio mobiliare» che compone l’ISEE (oltre che, ovviamente, dai redditi, in quanto in tale fase non si sta ancora percependo nulla).

Invece quando si giunge alla fase di erogazione – cioè quando si riceve la rendita pensionistica integrativa – le somme percepite rientrano, a tutti gli effetti, tra i redditi considerati dall’ISEE, e dunque devono essere indicate nella DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica) da presentare all’INPS direttamente, con la funzionalità di calcolo dell’ISEE online, o tramite gli intermediari abilitati, come i Caf e i Patronati.

In estrema sintesi, durante la fase di accumulo il fondo pensione non influisce sull’ISEE e non deve essere dichiarato nella DSU. Invece durante la fase di erogazione le prestazioni ricevute in forma di rendita vitalizia devono essere riportate, in quanto vengono considerate nel calcolo dell’ISEE.

Requisiti per escludere il fondo pensione dall’ISEE

Attenzione: quanto detto sopra sull’esclusione dall’ISEE dei versamenti effettuati nel fondo pensione e sul valore accumulato con la rivalutazione periodica in base ai rendimenti conseguiti vale soltanto a condizione che l’investimento non sia riscattabile prima del raggiungimento dell’età pensionabile o, comunque, prima che sia trascorso un periodo minimo di 5 anni. Ciò è stato ribadito anche dall’INPS con riferimento ai cosiddetti fondi pensione “aperti” (risposta a Faq n. 17 del 27.08.2021).

Bisogna, pertanto, controllare attentamente, nel proprio contratto di sottoscrizione e adesione ad una forma di previdenza complementare, che sia espressamente prevista l’impossibilità di riscatto nei primi 5 anni. In caso negativo, i versamenti effettuati dovranno essere indicati nell’attestazione patrimoniale da presentare per il rilascio dell’ISEE.

Sconto crediti fiscali

Finanziamenti e contributi

 

Riscatto anticipato del fondo pensione

Il caso più frequente è, comunque, proprio quello del fondo pensione non riscattabile anticipatamente salvi casi particolari (perdita del lavoro, invalidità sopravvenuta, gravi malattie che comportano spese mediche ingenti): esso, pertanto, rientra nella regola di esclusione dall’ISEE durante la fase di accumulo del capitale mediante i versamenti periodici che confluiscono nella forma di previdenza complementare scelta.

Il riscatto anticipato del fondo pensione e dei relativi risultati di gestione non rientra nei redditi da inserire nella DSU, perché queste somme vengono assimilate al TFR, come ha chiarito l’INPS nella risposta a Faq n. 20 del 10.09.2015.

Come dichiarare il fondo pensione nell’ISEE

La rendita erogata dal fondo pensione deve essere inserita in DSU, per l’importo percepito nell’anno di riferimento, nel quadro FC4, intitolato «Redditi e trattamenti da dichiarare ai fini ISEE». Il dato è ricavabile dal prospetto fornito dal gestore del fondo, che è tenuto a rilasciare annualmente la CU, certificazione unica, delle somme erogate (anche ai fini della loro tassazione, seppur agevolata), contraddistinte dal codice AX .

Nei casi, come abbiamo visto meno frequenti, di fondi pensione riscattabili – e dunque assimilati alle altre forme di depositi e investimenti – l’importo dovrà essere indicato nel quadro FC2 della DSU, intitolato «Patrimonio mobiliare». Qui bisogna specificare anche il valore del fondo pensione al 31 dicembre del secondo anno precedente.

Sottolineiamo che, se il fondo pensione non è riscattabile prima della pensione o per almeno 5 anni, o se la somma spettante viene erogata in unica soluzione, quindi in forma di capitale anziché di rendita, l’importo non rientra nel calcolo dell’ISEE.

Informazioni utili per non sbagliare

Per non sbagliare la dichiarazione e i conteggi dell’ISEE, ti ricordiamo che anche per il fondo pensione valgono le regole generali, e in particolare queste:

  • i dati inseriti nella DSU si riferiscono al patrimonio posseduto al 31 dicembre del secondo anno precedente a quello di presentazione della dichiarazione (ad esempio, per l’ISEE 2025 si prende in considerazione il patrimonio – compreso il fondo pensione, se ne ricorrono i presupposti – detenuto al 31 dicembre 2023);
  • in ogni caso la situazione del nucleo familiare deve essere quella attuale, cioè la composizione della famiglia a carico deve essere quella esistente nel momento di presentazione della DSU (qui non vale la regola del biennio precedente);
  • l’attestazione ISEE è valida fino al 31 dicembre dell’anno in cui viene rilasciata, a prescindere dal giorno e dal mese in cui si presenta la DSU (ad esempio, una DSU presentata a gennaio 2025 elaborerà un ISEE valevole fino al 31 dicembre 2025, al pari di una DSU fatta ad ottobre dello stesso anno).

Per saperne di più

Potrebbero interessarti anche questi articoli:

Sconto crediti fiscali

Finanziamenti e contributi

 

Sostieni laleggepertutti.it

Non dare per scontata la nostra esistenza. Se puoi accedere gratuitamente a queste informazioni è perché ci sono uomini, non macchine, che lavorano per te ogni giorno. Le recenti crisi hanno tuttavia affossato l’editoria online. Anche noi, con grossi sacrifici, portiamo avanti questo progetto per garantire a tutti un’informazione giuridica indipendente e trasparente. Ti chiediamo un sostegno, una piccola donazione che ci consenta di andare avanti e non chiudere come stanno facendo già numerosi siti. Se ci troverai domani online sarà anche merito tuo.
Diventa sostenitore clicca qui



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link