il comune di Amaseno scende in campo con misure e prevenzione – NEWS Amaseno

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Continua a preoccupare il proliferare di piccioni ad Amaseno e non solo, perchè ci sono altri comuni letteralmente invasi. Alle continue lamentele dei cittadini che sottolineano problemi legati non solo al decoro ma anche per la salute a causa del guano che si trova lungo diversi vicoli e sui davanzali delle abitazioni, l’amministrazione comunale sta cercando di trovare una soluzione efficace. Lo sta facendo coinvolgendo l’Ambito Territoriale Caccia FR 2 per programmare un’eventuale riduzione della popolazione di volatili ormai stanziale e sproporzionata alla normale convivenza con l’uomo, soprattutto in un periodo in cui non poche sono le situazioni di allerta legate all’aviaria. Non solo i cittadini dell’urbe, però, subiscono i disagi causati dal soprannumero di piccioni, in questo caso soprattutto per le loro deiezioni. A dover far i conti con questi uccelli, infatti, sono anche le aziende agricole disseminate sul territorio, dove i piccioni andrebbero a mangiare, attratti dalle semine e dai cereali per l’allevamento bufalino. Un grosso danno per le colture e le scorte alimentari ma anche un pericoloso rischio di contaminazione dei mangimi per i capi di bestiame, ricordiamo che una volta contaminati vanno smaltiti, eliminati e non possono essere utilizzati, insomma i piccioni potrebbero condizionare l’intera filiera. E’ successo proprio qualche anno fa che un allevatore di zona ha dovuto eleminare quintali di mangime rovinato dal guano di piccione per un danno economico superiore ai diecimila euro. Dopo l’ultimo incontro con l’amministrazione guidata da Ernesto Gerardi con alcuni responsabili dell’Atc, si è così deciso di monitorare più dettagliatamente il problema, mettendo a disposizione di comuni cittadini ma anche dei titolari di aziende agricole un apposito “modulo di segnalazione della presenza ricorrente e problematica di colombi o piccioni di città”. Gli interessati potranno così segnalare direttamente all’ATC frusinate problemi di igiene e/o decoro urbano; potenziali criticità per la sanità pubblica;  produzione danneggiata/compromessa sia in campo sia nei siti di stoccaggio/trasformazione; attrezzature/infrastrutture danneggiate o soggette ad inquinamento biologico da guano. Non sono previsti indennizzi, dal momento che la segnalazione è finalizzata a fornire all’ATC FR2 informazioni sulle problematiche legate alla presenza dei piccioni soprattutto sul comparto agricolo al fine di attivare azioni gestionali di controllo previa autorizzazione della Regione Lazio. Molti cittadini al centro storico, autonomamente hanno provveduto a mettere reti e naftalina sui davanzali e sulle finestre di edifici disabitati, in modo tale da allontanare questi ospiti indesiderati, in questo modo la questione non si risolve ma migliora notevolmente come in via del Gatto e via del Fato dove i proprietari hanno deciso di intervenire per cercare di lenire l’annoso problema. La letteratura in proposito parla di numerosi rimedi, tipo i diffusori, oppure l’uso di poiane e falchi addestrati, o l’esposizione di oggetti argentati che creano riverbero, oppure mettere sui davanzali potenti olii essenziali. Sta di fatto che la zona del museo (ad alto flusso turistico) è stata letteralmente presa d’assalto da questi fastidiosi uccelli, non molto tempo fa venivano mangiati arrosto oppure cotti in brodo, per Pellegrino Artusi ne L’arte di Mangiar Bene il tortello imbottito di carne di piccione è una vera bontà come del resto il piccione arrosto allo spiedo ripieno di una bella fetta di carne di vitella da latte ed ovviamente ingrediente essenziale per il brodino della salute. La tormentata storia di questo uccello è veramente molto curiosa, da postino “piccione viaggiatore” a cibo prelibato, per finire poi ad essere una fastidiosa presenza, che brutto destino.

articolo scritto con la collaborazione del dott. Gabriele Bravo, esperto zootecnica e nutrizione animale

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La prima giornalista donna della Valle dell’Amaseno, tra le province di Frosinone e Latina, iscritta all’ordine nazionale dei giornalisti (pubblicisti) Lazio – dal 1996, laureata in lettere moderne nel 1996 e scienze dell’educazione nel 2010 presso l’ateneo di Cassino, Frosinone. Insegnante di lettere presso IPSSEOA di Ceccano. Ha lavorato in giornali nazionali come Il Tempo ed Il Messaggero (redazioni di Frosinone) Ciociara Oggi e l’Inchiesta di Cassino. Ha pubblicato un saggio di storia locale sul Busto di San Tommaso Veringerio, edito da CiociariaTurismo e finanziato dall’amministrazione provinciale di Frosinone. Dopo l’acquisto autonomo ed il restauro a proprie spese di stabili antichi, nel centro storico di Amaseno, ha creato locazioni idonee per tutte le possibilità economiche a pochi passi dalla collegiata gotica di Santa Maria in Amaseno in provincia di Frosinone. Presso l’IIS Ceccano FR ha svolto per sei anni un progetto laboratorio di giornalismo e comunicazione con gli studenti. Oltre che di Amaseno News è stata direttore dei giornali: La Voce di Villa (edito è stampato dal comune di Villa Santo Stefano) InformAmaseno (pubblicato dal comune di Amaseno) e La Voce di San Giovanni (paese in provincia di Frosinone). Direttore di questo giornale on line dal titolo di testata AmasenoNews registrato in tribunale a Frosinone il 27 febbraio 2014, numero 123/14.



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