Asp di Crotone, il centrodestra non fa sconti al commissario Brambilla

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 


CROTONE Il centrodestra non fa sconti al commissario dell’Azienda sanitaria provinciale di Crotone, Antonio Brambilla. Dopo il duro attacco dei giorni scorsi da parte del presidente della Provincia pitagorica, Sergio Ferrari, che è anche il vice segretario regionale di Forza Italia, oggi arriva la “stangata” della coordinatrice di Crotone di Fratelli d’Italia, Simona Ferraiana. Nei giorni scorsi Ferrari ha diffuso una con la quale denuncia la mancanza di medici nelle tre postazioni di medicina d’urgenza territoriale. Ferraiana, invece, interviene sullo sgarbo istituzionale fatto dal commissario dell’Asp nei confronti dei sindaci della provincia e dell’Ordine dei medici con “la pubblicazione sull’Albo pretorio del nuovo “Atto aziendale” e sulle numerose e penalizzanti criticità presenti nell’Atto redatto da Brambilla. Una scelta che “ha suscitato enorme e generale indignazione per il mancato, ancorché imprescindibile, preventivo coinvolgimento delle Istituzioni locali, siano esse Comune, Provincia, Organizzazioni sindacali di categoria”, scrive Ferraiana in una nota diffusa oggi. “L’indignazione è comune e condivisa, – aggiunge – ma vi è molto di più solo a studiarne l’architettura proposta”. Non ci sarebbe, quindi, solo il problema della mancanza di rispetto nei confronti delle istituzioni locali, medici e sindacati di categoria, perché non andrebbe bene nemmeno “l’architettura proposta” (contenuto Atto aziendale). Il problema è duplice perché “appare assai poco logica la pubblicazione di un Atto, così importante per la sanità territoriale, senza anticipazione alcuna alla necessaria “conferenza dei servizi” deputata a trasfondere le esigenze e le criticità del territorio”; e perché “ancor meno logica appare l’intera organizzazione della sanità che il Piano prospetta”. Entrando nel merito delle scelte fatte da Brambilla, Ferraiano evidenzia che è stato “premiato il settore amministrativo per il quale sono state individuate ben cinque U.O.C. (Unità Operative Complesse caratterizzate da piena autonomia organizzativa e gestionale) e quattro U.O.S. (Unità Operative Semplici, con limitata autonomia e subordinate alle strutture complesse)”. Storicamente il settore amministrativo è quello che riceve la massima attenzione da parte di coloro che pensano alla sanità come una fonte di voti. Magari potrebbe non essere così per le scelte fatte da Brambilla, ma il problema della penalizzazione dei sanitari, come evidenzia Farraina, è tangibile nell’Atto redatto dal commissario. Non a caso Ferraino esprime perplessità per le Uoc e le Uos che sono state assegnate agli amministrativi, quando scrive: “Inspiegabilmente, il settore sanitario appare invece fortemente svilito e ridotto di valore, con diversi reparti ospedalieri rimasti sguarniti persino di Unità Operative Semplici”. Un miracolo fatto a Crotone da un manager milanese. Continuando, Ferraina, scrive: “Ingiustificabile e distante dai bisogni dei cittadini, la proposta di eliminare la Struttura Aziendale di Farmacia Ospedaliera e quella di Farmacia Territoriale nonché di creare una U.O.C. di Politiche del Farmaco di cui non si comprende bene né l’ambito e né le funzioni”. E ancora: “Opinabile appare il declassamento della Diabetologia che da sempre ha dato nel territorio Crotonese eccellenti risposte, al pari del servizio di Angiologia e Dermatologia che verrebbero declassate a U.O.S. della Medicina interna”. “La Medicina Nucleare, chiusa da tempo – aggiunge – viene annoverata tra le U.O.C. così come la TIN viene indicata come U.O.S, seppur da tempo ormai non operativa in quanto ospedale Spoke (nei quali vengono assicurate solo le funzioni ospedaliere di base)”. Inasprendo la critica, la coordinatrice di FdI, scrive: “E’ difficile non chiedersi se il commissario conosca ed abbia avuto contatti reali con il nostro nosocomio. Non si comprendono, altresì, le modalità e i criteri di assegnazione delle U.O.S:  Per competenze specifiche?  Per numeri?  Per Utenza? Per risposte ai bisogni?”. Tra le scelte incomprensibili fatte da Brambilla, a parere di Ferraiana, ci sarebbe che riguarda Cardiologia, dove “di U.O.S. ne vengono assegnate addirittura tre”. Nella politica del premio per alcuni e la penalizzazione per altri incappa “l’Oncologia, ultra specialistica, pur rappresentando quest’ultima, per numeri e bacino d’utenza, un riferimento costante per l’intero territorio provinciale ed extra provinciale, tra l’altro considerato a rischio elevato per patologie neoplastiche”. “Appare, inoltre, – continua ad attaccare Ferraiana –  una scelta non condivisibile la creazione di un Super Dipartimento Ospedaliero in cui si accentrano poteri e si limita l’autonomia dei singoli dipartimenti, creando un miscuglio disomogeneo tra dipartimenti funzionali e strutturali”. A parere della rappresentante politica di FdI “ciò testimonia l’assoluta non attuabilità di questo “Atto Aziendale” che sembra essere stato redatto fuori dal nostro contesto sociale e sanitario, calato, forse, da regioni che godono di realtà ben diverse dalla nostra”. Tra l’atro “mancano le premesse affinché l’unico ospedale provinciale possa divenire attrattore di professionalità ulteriori rispetto a quelle già esistenti”. Il dito nella piaga: mancano i medici. Il dato è che quando si fanno i concorsi non ci sono partecipanti o quelli che fanno domanda non riescono a coprire tutti i posti disponibili, ma a Crotone si continua a premiare gli amministrativi.

Il Corriere della Calabria è anche su WhatsApp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale ed essere sempre aggiornato



Source link

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link