L’esposto dei servizi segreti contro il procuratore capo di Roma

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Il Dipartimento delle informazioni per la sicurezza (DIS), cioè i servizi segreti italiani, ha presentato un esposto contro il procuratore capo di Roma Francesco Lo Voi, accusato di aver diffuso documenti riservati su Gaetano Caputi, capo di gabinetto della presidente del Consiglio Giorgia Meloni. L’esposto è stato presentato alla procura di Perugia, competente per i procedimenti che coinvolgono i magistrati romani.

È una notizia rilevante perché capita piuttosto di rado che i servizi segreti si espongano in questo modo contro una procura, e soprattutto perché Lo Voi è in parte coinvolto nel caso aperto dopo la liberazione di Njeim Osama Elmasry, noto anche come Almasri, il capo della polizia giudiziaria della Libia.

Martedì 28 gennaio la presidente del Consiglio Giorgia Meloni aveva detto di essere indagata per favoreggiamento e peculato e aveva attribuito la responsabilità dell’indagine a Lo Voi, che aveva già indagato il ministro Matteo Salvini per il caso Open Arms. Molti giornali ipotizzano che l’esposto del DIS, un dipartimento della presidenza del Consiglio, sia un modo per attaccare Lo Voi.

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– Leggi anche: Breve guida ai servizi segreti italiani

L’esposto è relativo a una denuncia presentata un anno fa da Gaetano Caputi contro il quotidiano Domani, che aveva pubblicato un’inchiesta sui suoi affari. La procura di Roma aprì un’indagine per rivelazione di segreto per via delle informazioni contenute negli articoli. Durante gli accertamenti, gli investigatori si imbatterono in tre accessi al conto di Caputi fatti nel 2023 da agenti dell’AISI, l’Agenzia informazioni e sicurezza interna, sulla banca dati dell’Agenzia delle Entrate.

Nel giugno scorso il procuratore capo Lo Voi scrisse quindi all’allora direttrice del DIS, Elisabetta Belloni, per chiedere i nomi degli agenti e il motivo degli accessi. Il DIS rispose alla procura mandando un documento di dieci pagine firmato dal direttore dell’AISI con un chiaro avviso legato alla riservatezza di quelle informazioni.

Nonostante l’indicazione alla riservatezza, quel documento fu incluso nel fascicolo consegnato agli avvocati di quattro giornalisti di Domani, indagati. Il giornale pubblicò quindi le informazioni riservate.

Nell’esposto, il DIS accusa la procura di Roma di aver violato la legge 124 del 2007 che all’articolo 42 comma 8 dice: «Qualora l’autorità giudiziaria ordini l’esibizione di documenti classificati per i quali non sia opposto il segreto di Stato, gli atti sono consegnati all’autorità giudiziaria richiedente, che ne cura la conservazione con modalità che ne tutelino la riservatezza, garantendo il diritto delle parti nel procedimento a prenderne visione senza estrarne copia». Su Domani, tuttavia, fu pubblicato il documento integrale, cosa che dimostrerebbe la consegna agli avvocati di una copia.

– Leggi anche: Il governo non ha chiarito i dubbi sul caso Almasri

Negli ultimi giorni diversi esponenti del governo, tra cui la stessa Meloni, avevano attaccato Lo Voi per la gestione delle denunce relative al caso Almasri. Almasri era stato arrestato il 19 gennaio scorso dalla Digos di Torino su mandato della Corte penale internazionale (CPI) per crimini contro l’umanità, poi rilasciato e rimpatriato con un volo di stato due giorni dopo. La vicenda fa ancora discutere perché finora il governo non è riuscito a chiarire i dubbi sulla gestione del caso.

Meloni aveva annunciato di essere indagata per favoreggiamento e peculato attribuendo l’indagine al procuratore capo Lo Voi. In realtà la presidente del Consiglio aveva ricevuto l’avviso di apertura delle indagini da parte del cosiddetto tribunale dei ministri, che aveva ricevuto un fascicolo dalla procura di Roma.

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La procura aveva inviato gli atti al tribunale dei ministri dopo una denuncia presentata dall’avvocato Luigi Li Gotti: nel fascicolo ci sono solo le due pagine dell’esposto di Li Gotti, che contengono frammenti di articoli di giornale sulla liberazione di Almasri. Nell’annunciare l’indagine nei suoi confronti, Meloni aveva definito Lo Voi il procuratore del «del fallimentare processo a Matteo Salvini per sequestro di persona».



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