Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella coglie un’occasione molto speciale per mandare un messaggio all’Europa: “In un mondo caratterizzato da crescenti tensioni e conflitti, dall’abbandono della cooperazione come elemento fondante della vita internazionale, Slovenia e Italia hanno saputo dimostrare che è possibile scegliere la via della cooperazione. Nella tragedia della Seconda guerra mondiale, un sopravvissuto ad Auschwitz, Roman Kent, ha osservato: ‘Non vogliamo che il nostro passato sia il futuro dei nostri figli’. Con questo spirito abbiamo affrontato le pagine del Dopoguerra, per scriverne una nuova e nulla può far tornare indietro la storia che abbiamo scritto e scriviamo insieme”.
E’ una parte del suo intervento alla cerimonia di inaugurazione della ‘Prima Capitale europea della cultura transfrontaliera GO 2025!’. Oggi il capo dello Stato, insieme alla presidente della Repubblica slovena Nataša Pirc Musar, è in Piazza Transalpina, la piazza divisa tra i comuni di Gorizia e Nuova Gorica.
“Lavorando fianco a fianco nelle Istituzioni europee si è consolidata la fiducia reciproca e vi è maturato senso di appartenenza e di una ulteriore identità: la comune identità europea. Le differenze, le incomprensioni, hanno lasciato il posto a fattori che uniscono. Questo esprime il grande valore storico dell’Unione europea. Una cultura con tante preziose peculiarità nazionali, con più lingue, ma comune quella che, insieme, quest’anno le due città celebreranno. Nova Gorica e Gorizia ambiscono celebrare la cultura dei confini”.
Nel percorso di Italia e Slovenia nel Dopoguerra “due elementi hanno fornito un contributo determinante: la comune appartenenza all’Unione europea e la cultura condivisa dai nostri popoli. Con l’ingresso della Slovenia nell’Unione Europea, venti anni orsono, i nostri Paesi si sono ricongiunti in un percorso condiviso: e la Repubblica Italiana è stata lieta di poter sostenere e accompagnare il processo di adesione, affinché i due popoli si ritrovassero a contribuire a un destino comune”, ha detto Mattarella.
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella accolto a Villa Pilpolze dalla Presidente della Repubblica di Slovenia Natasa Pirc Musa, in occasione dell’inaugurazione della “Prima Capitale europea della cultura transfrontaliera GO 2025!, 08 febbraio 2025 (ansa)
Il programma della giornata
La cerimonia di apertura ha preso avvio alle 10 con la partenza dalla stazione di Gorizia del corteo diretto ai giardini pubblici, durante il quale si sono esibiti bande musicali e gruppi folcloristici del territorio.
Il primo momento istituzionale alle 11.15, quando i due sindaci, Samo Turel di Nova Gorica e Rodolfo Ziberna di Gorizia, sono intervenuti in piazza Vittoria al termine della scampanata congiunta a festa delle chiese di Gorizia.
Alle 13.15 la seconda sfilata, da piazza Vittoria: 400 tra atleti, studenti e artisti hanno sospinto la Sfera di giornali di Michelangelo Pistoletto – una rielaborazione della Scultura da passeggio dell’artista piemontese, realizzata per l’occasione con il coinvolgimento degli studenti del Liceo artistico Max Fabiani – fino al valico San Gabriele, dove la passeranno in consegna ai vicini sloveni, che la porteranno davanti al municipio di Nova Gorica: qui la sfera viene illuminata come il tripode olimpico della pace.
Alle 16 l’inaugurazione ufficiale della Capitale della cultura, con i discorsi in piazza Transalpina della Presidente della Repubblica Slovena Nataša Pirc Musar e del suo omologo italiano Sergio Mattarella.
In serata, alle 19 scatterà l’illuminazione scenografica del Castello di Gorizia, e nelle due città sarà il momento delle esibizioni musicali: a Gorizia si esibiranno Remo Anzovino, Tish, e i 40 Fingers. A Nova Gorica, dalle 20.30, il gruppo MRFY. In piazza Transalpina, invece , è previsto il DJ set con Daddy G dei Massive Attack e Andy Smith dei Portishead.
Tutta la giornata inaugurale viene seguita dalla TGR del Friuli Venezia Giulia sul sito: la diretta della solenne cerimonia con i due presidenti della Repubblica alle 15.45 su Rai 3 bis (canale 810), mentre alle 23.55 su Rai 3 a diffusione nazionale verrà trasmesso lo speciale dal titolo ‘Storia di confine’.
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