Fa correre indietro nel tempo, a una delle canzoni più belle e significative di Francesco Guccini ma, nello stesso tempo, ne dimostra l’estrema attualità: è l’immagine di una mamma che tiene per mano il suo bambino davanti alle ruspe che stanno distruggendo centinaia di alberi e cancellando i resti della storia di uno dei siti archeologici più importanti d’Abruzzo scoperto durante gli scavi per la realizzazione della centrale Snam di Case Pente a Sulmona. “La nostra battaglia non cesserà un attimo di esistere, nemmeno quando sarà realizzata la centrale”, hanno ripetuto gli oltre 150 attivisti provenienti da ogni parte della regione, da L’Aquila da Pescara, ma anche dal Lazio dalle Marche e dall’Umbria, intervenuti questa mattina alla manifestazione di protesta che si è tenuta davanti al cantiere della Snam. A margine, un notevole dispiegamento di forze di polizia a presidio di tutti i varchi di accesso al cantiere, ha controllato che tutto si svolgesse nel rispetto della legge e senza incidenti. Una presenza superflua che poteva essere benissimo dirottata altrove vista l’esiguità del personale a disposizione nelle varie caserme o in Comune, magari nel controllo del territorio o su altri fronti molto più preoccupanti, come i furti negli appartamenti o le truffe agli anziani fenomeni che stanno minando sempre di più il nostro territorio. La manifestazione infatti si è svolta nella massima tranquillità con i vari interventi che si sono succeduti, con i quali è stata ribadita l’inutilità di un’opera “illegale”, la più grande infrastruttura fossile italiana degli ultimi 20 anni.
“Un’opera dannosa, perché peggiorerà la crisi climatica aggravandone gli effetti distruttivi, devasterà l’ambiente – hanno detto – sarà un pesante detrattore per i nostri beni archeologici e culturali e impoverirà ulteriormente l’economia delle aree interne”. E proprio sulla scoperta del sito archeologico che si è soffermato il portavoce dei Comitati cittadini per l’ambiente, Mario Pizzola sottolineandone l’importanza storica e archeologica senza che la Sovrintendenza abbia fatto nulla per preservarlo. Pizzola ha poi evidenziato lo sperpero di denaro che la centrale Snam sta comportando: “Sperperare 2 miliardi e 500 milioni di euro (pagati tramite le bollette dei cittadini e i fondi del Pnrr) è un crimine economico e sociale. Destiniamo questi finanziamenti allo sviluppo delle fonti energetiche pulite e rinnovabili, alle comunità energetiche, alla riconversione ecologica dell’economia, alla messa in sicurezza del territorio”. Un passaggio PIZZOLA lo ha fatto anche sulle prossime elezioni amministrative che si svolgeranno a Sulmona e sulle modalità con le quali è stato scelto il candidato sindaco del centrodestra, individuato dai vertici regionali dei partiti che governano l’Abruzzo. “Lo chiamano suggerimento”, ha detto PIZZOLA, con evidente sarcasmo.“Non voglio entrare nella dinamica delle elezioni ma non credo, aldilà della persona di Tirabassi, che questo possa essere un metodo che possa essere condiviso e accettato. Noi non siamo sudditi di nessuno né della SNAM, né dei politici che vengono a Sulmona per dettare le loro regole e le loro scelte. Noi non svendiamo questo territorio e continueremo la nostra lotta fino alla fine, anche durante la costruzione e dopo la costruzione”.
Dopo Pizzola hanno preso la parola i vari rappresentanti delle associazioni ambientaliste e dei comitati di Marche e Umbria sostenendo che “ si tratta di un’opera dannosa, perché peggiorerà la crisi climatica aggravandone gli effetti distruttivi, devasterà l’ambiente. E poi la pericolosità sismica: “perché il tracciato si sovrappone alle faglie sismiche del nostro territorio aumentando i rischi per l’incolumità dei cittadini”. Tra gli interventi anche quello dell’ambientalista Giovanni Damiani che si è soffermato a parlare della velocizzazione della ferrovia Pescara Roma e dei danni che procurerebbe all’ambiente e alle falde acquifere del Monte Morrone con la prevista galleria di 11 chilometri che oltre a distruggere l’eco sistema e migliaia di alberi, metterebbe a rischio anche il bacino di acqua più grande d’Abruzzo. E tutto questo per un guadagno di tempo sul tratto Pescara – Sulmona, di soli 10 minuti.
Post Views: 1.560
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link