“Un sogno essere qui. C’è tanta qualità in difesa, li rispetto molto”

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Roma 6 febbraio 2025 – È terminato il mercato di gennaio la Lazio comincia a far conoscere i suoi volti nuovi dopo le rispettive presentazioni social. Nella giornata di oggi nel centro tecnico di Formello si è tenuta una conferenza stampa durata quasi un’ora divisa in quattro capitoli, per presentare tutti i nuovi arrivati di questa sessione di calciomercato invernale. Gli ingaggi sono stati presentati in ordine di arrivo in biancoceleste. Così dopo Ibrahimovic e Belahyane è arrivato il turno di Oliver Provstgaard, ragazzo danese classe 2003 arrivato per 4 milioni di euro dal Vejle, squadra della sua città natale.   

Esattamente come i suoi predecessori, anche la presentazione del danese è stata anticipata dalle parole del direttore sportivo Angelo Fabiani: “Io lo chiamo Oliver, è un ragazzo che seguivamo da tempo. Abbiamo fatto – prosegue il ds – un’operazione sulla falsariga di Mandas, anticipando i tempi di inserimento all’interno del club e dello spogliatoio. Così che in questi mesi, a prescindere dal suo utilizzo in campo, possa prendere contatto con il mondo Lazio, imparando anche la lingua. È un giocatore, secondo me, importante, ha delle doti innate, una stazza fisica imponente. È un grosso colpitore di testa, la sua statura non deve ingannare, è anche rapido sui primi passi. È un calciatore che non potrà fare altro se non un ottimo percorso alla Lazio. Lo abbiamo preso a titolo definitivo non a caso. Gli facciamo l’in bocca al lupo e lo lasciamo alle vostre torture (scherza, ndr)”.

Dalla Danimarca, per altro in una squadra non di primissima fascia, alla Lazio. Calcisticamente parlando un cambio di livello molto elevato, per questo ci si chiede se il giocatore si senta pronto e cosa si aspetti da questa avventura. “Sicuramente è un grande passo, ma per il mio viaggio, la mi esperienza, mi sentivo pronto per farlo. Ero il capitano del Vejle anche se giovanissimo. Affronto questa sfida con pazienza e umiltà, voglio conoscere la Serie A e la Lazio, imparare da tutto questo. È un grande salto, ma fa parte del percorso per diventare un grande giocatore”.

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Il giocatore è saltato alla ribalta sui social per i tifosi laziali, per un suo video con la maglia biancoceleste di suo padre. Ecco il racconto dell’aneddoto da parte del giocatore. “Mio padre aveva molte magliette da calcio. C’è un giorno in Danimarca dove ogni giocatore indossa una maglia di una squadra da calcio per fare solidarietà verso la ricerca sul cancro. La maglia della Lazio l’ho scelta io, mi ha detto che l’ha comprata quando la Lazio ha vinto lo scudetto per l’ultima volta. Per questa storia è diventata una delle mie squadre preferite. Per me è un sogno essere qui e diventarne oggi un giocatore”.

Provstgaard raggiunge il connazionale Isaksen in maglia biancoceleste e gli si chiede se i due abbiano già parlato tra loro per facilitare il suo inserimento in squadra. Oltre a questo si è chiesto al ragazzo classe 2003 dove pensa di poter migliorare a livello tattico. “Ho parlato con Isaksen, mi ha detto molte cose positive dell’Italia e specialmente di Roma. Sto tanto con lui e mi sta aiutando molto anche a trovare un appartamento. Mi ha parlato della Serie A e mi ha detto che c’è una grande differenza tra i due campionati. È un campionato dove c’è più fisico e tattica, mi ha dato già alcuni consigli. Dovrò lavorare molto su alcuni aspetti soprattutto tattici”.

La difesa è uno dei reparti con più giocatori di esperienza e il giocatore ha avuto una grande impressione dei suoi compagni di reparto. “C’è tanta competizione, ci sono tanti giocatori importanti, specialmente nel mio reparto. Mi hanno accolto al meglio, sono giocatori d’esperienza. Hanno voglia di insegnarmi e mi stanno aiutando molto a integrarmi, sono sempre sorridenti con me. Anche oggi Gigot mi ha aiutato molto perché in allenamento eravamo nella stessa squadra. Mi sembra di essere qui da molto tempo, ho grande rispetto per loro e amo lavorare con giocatori forti per imparare cose nuovi”.

Nel recente passato sono stati tanti i giocatori danesi, specialmente in difesa, che si sono imposti su altri colleghi. Ragazzo dal fisico impressionante, ampiamente oltre il metro e novanta di altezza, Provstgaard si considera un difensore moderno. “La mia altezza? Al club sono registrato alto 1,94 cm, ma nel passaporto sono 1,96 cm. Mia madre mi dice spesso che sono cresciuto. La Danimarca ha tanti centrali molto forti. Io cerco di imparare da loro, mi sento un difensore moderno a cui piace impostare il gioco da dietro. Mi sento forte fisicamente e posso crescere tanto”.

Nonostante il fisico importante, c’è ancora spazio per un ulteriore salto in alto a livello atletico e si chiede al giocatore quanto si senta di dover ancora crescere per adattarsi al campionato italiano. “Sono venuto qui con la consapevolezza di dover diventare ancora forte fisicamente e già in Danimarca ci stavo lavorando. Qui in Serie A sento di dover migliorare livello di forza, sono giovane e dovrò essere paziente, so di non essere perfetto. Devo strutturarmi a livello muscolare per affrontare al meglio gli attaccanti in Serie A“.

Ragazzo giovane atteso forse a un salto nel buio per il blasone e la grandezza della chance per lui: “È un grande passo per la mia carriera. Lo capisco. Sono molto felice di essere qui, è la prima volta a Roma per me e sono felice di restarci. Affronto quest’avventura con ottimismo, voglio crescere giorno dopo giorno. Sono giovane, ma devo imparare la lingua e conoscere al meglio i miei compagni. Devo crescere anche fuori dal campo e sentendomi bene nell’ambiente potrò giocare con più fiducia. Spero di diventare un giocatore importante per la Lazio“.

In Danimarca il campionato è fermo da dicembre, per questo si chiede al giocatore come si senta fisicamente in attesa di questa avventura: “Il campionato era fermo in Danimarca, ma sto molto bene fisicamente e mi sento in grande condizione. Sono pronto per giocare e sono convinto di essere arrivato al momento giusto. Mi sono allenato per mesi e ho giocato per mesi. Ovviamente non abbiamo giocato partite di campionato di recente, ma abbiamo giocato amichevoli per stare bene fisicamente. Mi sono allenato più in questo mese rispetto a quanto fatto durante la stagione, sono in un’ottima condizione e penso di essere arrivato nel momento migliore qui alla Lazio. Ho fatto un’ottima preparazione in Danimarca e sono pronto per scendere in campo”.

L’ultima domanda chiede a Provstgaard quale sia il suo approccio a una squadra con così tanti tifosi com’è la Lazio. “È vero che la passione dei tifosi può portare pressione. Credo che i tifosi spingono i giocatori per giocare al meglio e i tifosi fanno rendere meglio la squadra. Più tifosi ci sono e meglio è, avere così tanti tifosi e così tanta passione come c’è qui alla Lazio è solo un bene. I tifosi sono molto passionali e non vedo l’ora di giocare. Quando vinci ti danno tanto, quando perdi invece ti supportano sempre”.

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