Troupe Storie Italiane raggiunta da spari a Cosenza/ Video, “Sentiti tre sibili, qualcosa ci ha sfiorato”

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Storie Italiane ha aperto stamattina con la notizia della troupe del talk di Rai Uno aggredita ieri a Cosenza. Vito Francesco Paglia, il cameraman e un altro giornalista, sono stati fortunatamente solo fiorati da tre colpi di fucile, nel tentativo di andare ad intervistare il padre biologico di due bimbi, nell’ambito del caso dei presunti maltrattamenti verso due piccoli in quel di Cosenza, entrambi ricoverati in ospedale con delle gravi ferite. La troupe ha ovviamente allertato i carabinieri che poco dopo sono arrivati sul posto e hanno effettuato tutte le verifiche del caso.



Vito Francesco Paglia ha preso la parola raccontando nel dettaglio l’accaduto: “Erano le 13:44 quando siamo andati a citofonare al padre biologico di questi bimbi maltrattati, non è indagato ma si è visto sospendere la responsabilità genitoriale. Abbiamo suonato ma non ci hanno risposto e allora ce ne siamo andati ma quando ce ne stavamo andando abbiamo sentito dei sibili. Grazie all’intervento dei carabinieri di Paola ci siamo riparati dietro un muretto. I carabinieri sono intervenuti immediatamente, hanno accertato che si trattava di fucili ad aria compressa con dei pallini che comunque potevano ferire noi e dei colleghi di Mediaset presenti. La cosa che ci ha ferito è stata il fatto che ad una domanda hanno risposto con degli spari”.

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TROUPE STORIE ITALIANE AGGREDITA A COSENZA: “ABBIAMO FATTO DENUNCIA”

E ancora: “Noi abbiamo fatto denuncia contro ignoti perchè non abbiamo capito chi ha sparato visto che noi ce ne stavamo andando senza ottenere risposta, ma a quel punto siamo stati presi di mira. Tutto questo ci fa molto strano visto che gli indagati si erano resi disponibili a raccontare la loro versione dei fatti, il loro stato d’animo, per approfondire questa notizia dei maltrattamenti dei bimbi di tre e due anni, ricoverati a Cosenza. Ricevere dall’unica persona non iscritta nel registro degli indagati una risposta dalla sua abitazione, ci ha ovviamente scosso. Questo non significa che noi non continueremo a fare il nostro lavoro come sempre”.



Quello che ha rischiato di più della troupe di Storie Italiane è stato Stefano Currò, quello che porta “lo zainetto”, sfiorato da un colpo all’altezza del braccio. “All’inizio abbiamo pensato ad un insetto, ma poi sono arrivati tre colpi, non ci siamo resi conti subito di cosa stesse succedendo. Poi ci siamo riparati e Stefano ha detto di aver sentito qualcosa che lo sfiorava al braccio, se lo avesse colpito agli occhi o alla testa, oggi di cosa staremmo parlando? Non sarebbe stato un colpo mortale ma probabilmente non avrebbero potuto più lavorare con tranquillità e salute”. Riccardo, altro ragazzo della troupe, ha aggiunto: “Stiamo tutti bene, per fortuna nessuno si è fatto male ma sono stati attimi di paura, Nessuno capiva da dove arrivava il colpo e cosa fosse, poi quando abbiamo capito ci siamo riparati ma ci sono stati momenti di paura. I carabinieri ci hanno tranquillizzati arrivando subito”.

TROUPE STORIE ITALIANE AGGREDITA A COSENZA: TROVATO UN FUCILE

Ma in quanti hanno sparato? Paglia ha fatto sapere che all’interno dell’abitazione c’erano tre persone e non è chiaro chi abbia sparato, ma un fucile è stato sequestrato dai carabinieri: “Non si risponde con dei colpi di fucili – aggiunge l’inviato – si risponde con la verità o con un no comment. Spesso facciamo le domande scomode ma c’è sempre un limite con cui si può rispondere e mai con la violenza, e questa è una cosa che fa male”.

Eleonora Daniele aggiunge: “La cosa paradossale è che noi eravamo lì a difesa di questa persona, pensavamo che il padre biologico esprimesse delle richieste, un appello per i bimbi”. Ma come stanno i due bambini di Cosenza? “Stanno sicuramente meglio – ha spiegato ancora Paglia – ma oggi accadrà una cosa fondamentale, visto che il CTU, medico legale nominato dalla procura, esaminerà i bimbi per stabilire se i segni che ci sono possono essere legati a percosse, quindi maltrattamenti, oppure se si sia trattato di numerosi incidenti dichiarati alla pediatra con tanto di accesso al pronto soccorso. Oggi si capirà la verità, oggi si metterà un primo tassello per capire cosa è accaduto a questi bimbi”. Qui il video dell’aggressione alla troupe di Storie Italiane.



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