Popolare di Sondrio schizza sopra il prezzo offerto da Bper nell’ops. L’ad Papa: mossa non ostile. Ecco cosa ne pensano gli analisti

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L’ops di Bper su PopSondrio? L’Ad Papa a Class CNBC: “Nessun ruolo da Unipol, ma è stato avvertito”

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Come le altre offerte pubbliche lanciate negli ultimi mesi sulle banche quotate a Piazza Affari, anche l’ops di Bper su Popolare di Sondrio è a sconto sui valori di borsa. All’indomani della presentazione dell’offerta da 4,3 miliardi, venerdì 7 febbraio le azioni Popolare di Sondrio alle ore 11:20 salivano del 5,6% a 9,8 euro, mentre i titoli Bper cadevano del 7% a 6,4 euro. 

Lo sconto implicito

A questi valori l’offerta valorizza le azioni Sondrio 9,5 euro, con uno sconto di oltre il 4% rispetto all’attuale di prezzo di borsa, anche se il titolo Bper aveva guadagnato l’82,18% nell’ultimo anno e il +6,19% nell’ultimo mese. Il comportamento dei titoli ricorda comunque quanto già avvenuto nelle ultime offerte pubbliche in Piazza Affari, quasi a tutti oggi a sconto rispetto ai valori di borsa delle target.

Le danze si sono aperte a novembre, prima con l’opa da 1,6 miliardi di Banco Bpm su Anima e poi con l’ops da 10,1 miliardi di Unicredit sullo stesso Banco. Il nuovo anno è stato inaugurato dal blitz di Banca Ifis che ha messo sul piatto un’offerta di scambio da quasi 300 milioni per Illimity, l’istituto digitale fondato da Corrado Passera. Ma il piatto forte è arrivato venerdì 24 gennaio con l’ops da 13,3 miliardi che il Montepaschi ha lanciato su Mediobanca.

I dettagli dell’offerta Bper

L’offerta, arrivata nella serata di giovedì 6, come rende noto la stessa Bper, «è finalizzata ad acquisire almeno una partecipazione superiore al 50% del capitale sociale» che consentirà di esercitare il controllo. In ogni caso, l’istituto modenese guidato da Gianni Franco Papa si riserva di rinunciare parzialmente a tale condizione purché la partecipazione acquisita, all’esito dell’offerta, sia superiore al 35% del capitale sociale dell’emittente. Se si superasse il 90% l’obiettivo è delistare l’istituto valtellinese.

Papa, parlando con gli analisti, ha definito l’ops «non concordata ma non ostile. Siamo molto entusiasti di questa combinazione che ha un forte razionale strategico e industriale. È un momento cruciale nel sistema bancario italiano e siamo convinti che dobbiamo proteggere e difendere i nostri territori con una business combination tra banche con simile dna e valori. Se non ci fossimo mossi noi su Sondrio, l’avrebbe fatto qualcun altro», ha spiegato il banchiere ex Unicredit che ha aggiunto: Consideriamo Sondrio un partner ideale.  È un’operazione che facciamo in amicizia e sarà positiva per tutti gli stakehoder».

Il banchiere ha sottolineato il «carattere fortemente industriale e non finanziario» del deal, definito come «un’operazione che crea valore. L’aggregazione coniuga due banche che condividono la stessa storia, venendo dal mondo delle popolari, con una forte attenzione alle esigenze dei territori, perché noi siamo una banca a presenza nazionale ma con un forte radicamento territoriale», ha spiegato Papa.

Riguardo poi al rapporto con gli altri soci di Bper il ceo ha dichiarato: «Non abbiamo sentito Unipol, ma riteniamo che l’ops sia un’operazione molto positiva per tutti gli stakeholder tra cui anche Unipol. Non sono un dipendente di Unipol, l’operazione è nata in questa banca. Ne ho parlato con il presidente a fine novembre – ha concluso Papa – ho ritenuto che fosse arrivato il momento per noi di muoverci, considerati i movimenti sul mercato».

E sulle discussioni con la target il banchiere di Bper ha precisato: «Sicuramente dialogheremo con i colleghi e il cda della Sondrio. Speriamo di trovare un accordo. La nostra politica è parlare con tutti, anche con i colleghi della Sondrio. Ieri a seguito dell’approvazione del cda dell’ops abbiamo contatto l’ad Mario Pedranzini a cui abbiamo esplicitato quanto deciso dal cda».

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La risposta di Sondrio: offerta non concordata

Nel pomeriggio di venerdì 7 è arrivata la risposta della Popolare di Sondrio all’ops: l’ops promossa da Bper «non è stata in alcun modo sollecitata, né preventivamente concordata». La banca guidata da Pedranzini ha convocato il cda martedì 11 febbraio, «per avviare le attività di propria competenza nell’interesse di tutti gli azionisti e gli stakeholder».

Gli obiettivi industriali

«La business combination – spiega la nota – consoliderà la posizione del nuovo gruppo quale uno dei principali operatori bancari in Italia, con una forte presenza nelle regioni a maggior sviluppo economico d’Italia per la creazione di un gruppo più forte e più resiliente a servizio di famiglie, clienti private, pmi e clienti corporate crescita significativa della nuova realtà bancaria per effetto di sinergie di ricavo e di costo, facilitate da una complementarietà di business, di franchise e delle reti distributive».

E finanziari

Bper prevede una «significativa creazione di valore per gli azionisti con un’elevata redditività (rote atteso prossimo al 15%) e una forte solidità patrimoniale (cet1 ratio atteso superiore al 15%), con un pay-out ratio medio del 75%, in significativo miglioramento per gli azionisti della Popolare di Sondrio incremento dell’utile per azione, con utile netto atteso al 2027 maggiore di 2 miliardi, inclusivo di sinergie l’operazione si integra pienamente nel piano industriale e ne rappresenta un’accelerazione opportuna, soprattutto nel contesto di cambiamento in corso nel mercato bancario-finanziario». Bper ha convocato un’assemblea degli azionisti per il 18 aprile per emettere le azioni a servizio dell’ops.

Gli advisor che stanno seguendo l’operazione sono Chiomenti per la parte legale, Mediobanca, Goldman Sachs e Barclays per la parte finanziaria e infine Equita Sim come intermediario incaricato del coordinamento della raccolta delle adesioni.

I giudizi degli analisti

Per Equita (raccomandazione hold su Sondrio con prezzo obiettivo alzato del 7% a 9,5 euro e giudizio buy con target price a 6,9 euro su Bper) «l’operazione, caratterizzata da un basso rischio di esecuzione, abbia una forte valenza industriale in quanto permetterà di consolidare il posizionamento della combined entity nel Nord Italia (in particolar modo in Lombardia, dove stimiamo una quota di mercato aggregata in termini di flilali pari al 14%), fare più efficacemente leva sulle fabbriche prodotto (in particolar modo a sostegno della componente commissionale) e condividere le best practices di entrambi i soggetti coinvolti», conclude Equita.

Secondo Jefferies «l’unione di queste due banche ha senso strategico, con Bper che si espande in aree geograficamente interessanti in cui Sondrio è presente (principalmente il Nord Italia, l’area di Roma e la Svizzera), specialmente nell’attuale contesto di rapida consolidazione del settore.

Deutsche Bank conferma la raccomandazione hold e il prezzo obiettivo a 6,4 euro su Bper. «Con una mossa inattesa in termini di tempistica, Bper ha annunciato un’offerta di scambio per Sondrio», sottolineano gli analisti, che calcolano che i termini dell’operazione valorizzano Sondrio a 10 volte il PE 2025 e a 1,1 volta il P/TE 2025.

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Secondo gli esperti dell’istituto tedesco «il deal ha un forte razionale strategico per Bper, con un rischio di esecuzione relativamente basso, data la complementarietà dei business: le sinergie e il contributo agli utili implicito da Sondrio sembrano essere stati stimati prudentemente. Quindi, consideriamo la nostra stima preliminare di diluizione dell’eps del 3% nel 2027 come potenzialmente lo scenario peggiore per gli azionisti di Bper».

Intesa Sanpaolo evidenzia che Bper e Sondrio condividono partnership nelle fabbriche prodotto in diversi settori: asset management (Arca Fondi), bancassicurazione (Arca Vita e Arca Assicurazioni) e leasing (Alba Leasing). 

La lettera di Pedranzini

Nel tardo pomeriggio di venerdì 7 la Popolare di Sondrio ha diffuso la lettera che Pedranzini ha mandato ai propri dipendenti. 

«Cari collaboratrici e collaboratori – esordisce il documento – ieri sera, dopo la conference call con gli analisti con cui abbiamo comunicato i risultati di preconsuntivo migliori nella storia della Banca, è giunta la notizia del lancio di una ops di Bper su Banca Popolare di Sondrio. Si tratta di un’operazione non concordata. Il mercato oggi ha reagito apprezzando ulteriormente il nostro titolo e penalizzando quello di Bper».

«Il cda – prosegue la lettera – si riunirà nei prossimi giorni per esaminarla ed esprimere le proprie valutazioni, allo scopo di tutelare gli interessi di tutti gli stakeholder, in primis gli azionisti e i dipendenti. Il nostro personale è il primo valore di questa azienda e gli ottimi risultati ne sono la testimonianza. Grazie alle qualificate competenze di tutte e tutti Voi e al Vostro lodevole impegno continueremo a garantire alla clientela l’eccellenza dei nostri servizi, guardando con fiducia e determinazione agli obiettivi che abbiamo davanti e al futuro del nostro gruppo, pure facendo leva sul nuovo piano industriale in preparazione. Nel rinnovare il mio apprezzamento per il Vostro buon operato, rafforziamo la dedizione e il fervore che ci caratterizzano nel perseguire assieme gli obiettivi della nostra banca». (riproduzione riservata)

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