LE CONFRATERNITE ENOGASTRONOMICHE COME STRUMENTI PER LE DESTINAZIONI TURISTICHE.
È, questo, il tema sul quale si confronteranno esperti ed istituzioni, in occasione del debutto nella FICE della Confraternita degli Zafarani Cruschi, alle ore 10 di domani, sabato 8 febbraio a Palazzo Razetti, nel centro storico di Altomonte.
Così come evidenzia il Rapporto sul turismo enogastronomico italiano 2024 per i turisti europei, il cibo commenta il Priore della Confraternita Michele Barbieri è una presenza stabile, insieme a natura e cultura, tra le esperienze più desiderate. Nel breve periodo (ottobre 2024 – marzo 2025), queste proposte pesano rispettivamente per il 15,3% (enogastronomia), 16,6% (natura) e 14,7% (cultura).
Si tratta di un bacino di mercato ampio, potenzialmente di oltre 60 milioni, di cui 20,6 solo per l’enogastronomia, con numeri stabili rispetto al 2023.
Numeri che riflettono e sono conseguenza della crescita delle ricerche sul web di informazioni e suggerimenti sui viaggi enogastronomici: basti pensare che, rispetto al 2023, le ricerche sul web della parola COOKING TOURISM da parte degli inglesi sono aumentate del 250% mentre per BEST CITIES FOR FOOD IN THE WORLD del 143%1.
Patrocinato dall’Amministrazione Comunale di Altomonte e promosso in collaborazione con l’Associazione Italiana Coltivatori (AIC) e Officine delle Idee, all’evento, dopo gli indirizzi di saluto del Sindaco Gianpietro Coppola, coordinati dal comunicatore strategico Lenin Montesanto, interverranno il presidente della FICE e delegato alla relazione con le confraternite del Nord Ovest e del Centro Sud Marco Porzio, il Gran Priore della Confraternita degli Zafarani Cruschi del Pollino Enzo Barbieri, Elisabetta Santoianni, presidente provinciale dell’Associazione Italiana Coltivatori Cosenza Elisabetta Santoianni, il Priore della Confraternita Michele Barbieri, Ottavio Cavalcanti, già ordinario di Storia delle tradizioni popolari all’Università della Calabria, del coordinatore territoriale della Calabria per l’Accademia Italiana della Cucina Sarino Branda.
Saranno ad Altomonte già da venerdì 7 per prendere parte alla grande festa del giorno successivo. Dalla Lombardia parteciperanno Il Magistero dei Bruscitti di Busto Arsizio in provincia di Varese e la Confraternita enogastronomica bresciana della Grappa, vini e antichi sapori di Brescia; dal Piemonte L’Ordine dell’Amarena e del Nebbiolo di Sizzano e la Confraternita del Gorgonzola di Cameri di Fara Novarese (Novara).
La Sicilia sarà rappresentata dalla Enohobby Club Confraternita Panormita di Palermo; la Puglia, invece, dalla Confraternita del Pampascione salentino di Alezio, in provincia di Lecce e dalla Confraternita del Capocollo di Martina Franca, in provincia di Taranto.
Per la Calabria saranno presenti la Confraternita della Pignata di Cariati, l’Accademia Internazionale del Bergamotto di Reggio Calabria, la Confraternita del Baccalà di Cosenza, la Confraternita della Frittola calabrese – La Quadara di San Fili, quella del Bergamotto e del cibo di Reggio Calabria e la Confraternita della Frittola reggina di Reggio Calabria.
Alle ore 12 è prevista la visita al Museo Civico e la passeggiata nella Città d’Arte; alle ore 13 l’aperitivo nel Chiostro dei Monaci Domenicani a base di Zafarani Cruschi del Pollino fritti a vista dall’agrichef Enzo Barbieri e Gran Priore della Confraternita.
Seguirà il convivo nell’oasi di pace e relax Barbieri.
Qui saranno presentati i Giovani Ambasciatori degli Zafarani Cruschi, sarà siglato il gemellaggio con la Confraternita della Frittola Calabrese La Quadara.
Piatti della tradizione preparati con prodotti di stagione. Sul buffet la Famiglia Barbieri porterà, insieme agli zafarani cruschi, la schicculiata al baccalà, la Tamarrata, la Zuppa Contadina Muttateddra con cotiche, cicoria, fagioli e zafarani crusch, i coriandoli di cotiche in terrina, la coppa di testa con scapece di melanzane, la tradizione dei pani scavati: peperoni e uova, broccoli uova e salsiccia, peperoni e patate; le polpette di melanzane, le frittelle di cipolline selvatiche, le cipolline selvatiche a rosetta; il fritto di baccalà e salvia; i rascatieddri della tradizione accompagnati da trucioli di ricotta salata e peperoncino alla fiamma; il soffritto di maiale e verza saltata in padella; la grigliata mista di salsiccia e pancetta; i dolcini della tradizione Barbieri, le chiacchiere con panna, accompagnati dal vino Passito.
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