Karim Aga Khan IV e la nascita di Costa Smeralda

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Un viaggio alla scoperta di questa terra meravigliosa

Karim. L’Aga Khan. È stato lui a inventare la Costa Smeralda. Gli dobbiamo molto: ha creato un nuovo modo di fare turismo, rispettando l’ambiente e la natura, costruendo un paradiso dove c’erano solo rocce e un mare meraviglioso.

Brillante studente di Harward, bellissimo, il nonno lo sceglie come suo successore, preferendolo al padre, e diventa Imam dei musulmani Ismaliti Nizariti. Sono gli anni ’50 e in quegli anni inizia il suo progetto più ambizioso, la Costa Smeralda. Ancora oggi è na delle mete più esclusive e frequentate del Mediterraneo, un paradiso terrestre che accoglie da più di 60 anni il jet set internazionale. In questa striscia di costa, situata nella porzione nord-orientale dell’isola, lunga poco più di 50 chilometri, tra acque cristalline, spiagge incontaminate e grandi porzioni di macchia mediterranea si trovano alcuni tra gli hotel più lussuosi al mondo, ma non è sempre stato così, una volta questo territorio era uno dei meno popolati della Sardegna, una zona povera in cui la vita scorreva lenta tra pascoli e natura.

Addentriamoci insieme in un viaggio alla scoperta della storia della Costa Smeralda.

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John Duncan Miller, lo sbarco in paradiso

Alla fine degli anni Cinquanta, John Duncan Miller, importante finanziere inglese, si spinse con la propria barca verso le coste della Sardegna nord-orientale, all’epoca conosciuta come Monti di Mola, trovando ad attenderlo un paradiso terrestre. Al suo ritorno a Londra, Miller inizia a parlarne ad amici e conoscenti, invitandoli a visitare quella zona incantevole e selvaggia, un angolo di Caraibi così vicino al Vecchio Continente. Tra i conoscenti di Miller c’è anche il principe Karim Aga Khan, imam dei musulmani Ismaliti Nizariti, l’uomo che insieme ad altri facoltosi darà vita a ciò che oggi conosciamo come Costa Smeralda.

Aga Khan, primo sguardo nel futuro

Poco tempo dopo, il principe Aga Khan deicide di visitare il luogo. “Arrivai a Porto Cervo con quattro o cinque amici, su una barca di dodici metri. Non c’era niente. Fu la prima volta che vidi la Costa Smeralda durante l’estate. Volevo vedere un piccolo terreno che avevo comprato”, afferma in una delle prime interviste alla stampa italiana. La sua idea è molto chiara, vuole acquistare i terreni che si snodano tra insenature e macchia mediterranea in questa regione e trasformarlo in un paradiso turistico del lusso. In questa zona, ancora conosciuta con il nome di Monti di Mola non ci sono strade, acque e luce elettrica, ma con l’inizio della compravendita dei terreni, fino a qual momento di proprietà di poche famiglie della zona, inizia il processo di cambiamento di questa porzione di isola.

14 marzo 1962, la nascita del Consorzio

Il 14 marzo 1962 ad Olbia, Aga Khan, Miller, Patrick Guinnes, Felix Bigio, Andrè Ardoin e René Podbielski diedero vita al Consorzio Costa Smeralda, che dichiara l’acquisizione di 1800 ettari di terreno tra Liscia di Vacca, Porto Cervo, Cala di Volpe e Capriccioli, con l’obbiettivo di controllare e governare lo sviluppo urbanistico, architettonico e territoriale della regione e contrastare ogni tipo di speculazione edilizia. Inoltre, nello stesso periodo nacque il Comitato di Architettura, in cui Aga Khan invitò alcuni dei migliori architetti dell’epoca: Luigi Vietti, Jacques Couëlle, Michele Busiri Vici e Antonio Simon Mossa. Il progetto era ambizioso, ma la prima pietra era ormai posata.

Rispetto e Futuro, i due pilastri del progetto

I due pilastri su cui il progetto del Consorzio si basava erano, il Rispetto per la natura e i luoghi ed il Futuro, verso cui volevano proiettare quella regione ancora poco conosciuta. I lavori iniziarono subito e si concentrano inizialmente sulla costruzione di strade, rete elettrica e acqua, poi sulla costruzione di strutture uniche, affidate alle sapienti mani degli architetti del Comitato. Tra le prime costruzioni ad essere ultimate c’è l’Hotel Cala di Volpe, realizzato da Jacques Couelle e tutt’oggi uno dei luoghi iconici della Costa Smeralda, ma anche la città di Porto Cervo, centro nevralgico della zona. Porto Cervo situata in un’insenatura riparata dai venti, nasce dal progetto di Luigi Vietti e viene ultimata nel 1964. Il piano urbanistico ambizioso di Aga Khan viaggia a vele spiegate e vede la realizzazione di molte ville e hotel, tra cui non possiamo non citare l’Hotel Cervo e l’Hotel Ramazzino. Inoltre, venne riaperto ed ampliato anche l’aeroporto di Olbia, che venne rinominato per l’occasione Olbia-Costa Smeralda e venne fondata la compagnia aerea Alisarda. Tutto ciò avvenne seguendo precise linee guida fornite dal Consorzio, che miravano al rispetto dell’ambiente e a mantenere un’identità ben precisa del luogo, che non si discostasse troppo dalla sua natura mediterranea e dalla storia sarda, come testimoniano i materiali e i colori utilizzati nella costruzione degli edifici.

Costa Smeralda e Vip, un binomio vincente

Sin dal principio, la Costa Smeralda divenne un centro d’attrazione per il jet set internazionale, trasformandosi in poco tempo nel buen retiro dell’alta società e dei VIP. Il lusso e l’esclusività resero questa destinazione una delle più gettonate e in pochi anni il porto di Porto Cervo divenne uno dei più conosciuti del Mediterraneo, mentre lo Yacht Club Costa Smeralda cresceva in prestigio e fama. Dai primi anni ’70 in poi, la Costa Smeralda divenne il palcoscenico dei personaggi più famosi al mondo, e le sue spiagge venivano solcate da capi di Stato, top model, attori e rockstar di tutto il mondo. Questo angolo di paradiso era diventato in pochi anni il centro del lusso, il sogno di Aga Khan si era avverato e questo piccolo “enclave d’élite” navigava a vele spiegate verso il futuro.

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La Costa Smeralda oggi

Tra il 1995 e il 2003 il principe Aga Khan decise di cedere le sue quote di maggioranza alla Colony Capital, società americana presieduta dal’imprenditore Tom Barrack, il quale a sua volta, nel 2012, cedette le proprie quote all’emiro del Qatar Hamad bin Khalifa al-Thani, fondatore tra le tante cose dell’emittente televisiva Al Jazeera e proprietario di Harrods. Oggi, a 63 anni dalla sua nascita, la Costa Smeralda continua ad essere una delle destinazioni più esclusive e uniche al mondo, un luogo di pace, lusso e tradizione.



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